Mi portò nel bosco. Il cielo era fantastico, le stelle risplendevano. Uno spettacolo mozzafiato. Gli ero grata per avermi portata lì.
«Riesci a vedere le costellazioni?» mi domandò.
«Se devo esser sincera no» lui scoppiò a ridere. Aveva una risata così contagiosa che risi anch'io a mia volta. Prese la mia mano e la indicò verso la costellazione «Vista!» esclamai soddisfatta.
Iniziammo a fare a gara a chi vedeva più costellazioni e, ovviamente, vinse lui. Mi divertii molto. Non ricordavo da quanto non ridevo così.
«Visto che ho vinto voglio un premio» affermò trionfante
«E va bene...dopotutto eran queste le regole...dimmi pure» acconsentii, dato che era palese che non potevo rifiutarmi, avevamo stipulato un patto.
«Un bacio»
Arrossii. Se lo poteva scordare però. Mi avvicinai e gli diedi un semplice bacio sulla guancia, in risposta lui mi fulminò con lo sguardo. Scoppiai a ridere. «Non va bene?» ironizzai
«Certamente non era quello che mi aspettavo» il suo volto si corrucciò, e finse di essere offeso.
«Dai, meglio andare che se tardiamo ancora un po' domani non ci alza nulla» Lui mi sorrise e annuì, mi prese la mano e mi accompagnò nella mia stanza. Ci salutammo e gli promisi di uscire ancora assieme.
Il giorno seguente mi svegliai presto, avevo puntato la sveglia ancora per le 6:00. Volevo fare una corsetta mattutina come il giorno precedente e se la fortuna avesse girato dalla mia parte, avrei rivisto Lucas. Non mi aveva inviato alcun messaggio. Evidentemente ero insignificante per lui. Speravo di rivederlo per saper finalmente se mi avrebbe fatto entrare nella squadra. Indossai la tuta ed uscii. Negli spogliatoi non c'era. Iniziai a correre e, nel fare il giro dell'istituto, lo vidi.
«Anche oggi corri per dimenticare?» mi chiese.
«No, per passione» risposi col respiro affannato. Mancavano circa 600 metri e avremmo terminato il giro.
«Chi arriva prima agli spogliatoi vince una bibita gratis»
Avevo tantissima sete dunque non mi tirai indietro. Entrambi aumentammo il passo in uno scatto nel quale era difficile capire chi avrebbe vinto. Arrivò lui per primo. Respirai ansimante: non mi sentivo più le gambe. Starnutii. Ero sudata e la temperatura esterna di 3º non era d'aiuto.
«Sarà meglio che io vada a lavarmi, la bibita te la pago più tardi. Va bene una coca-cola?»
«Aspetta un secondo» andò negli spogliatoi e successivamente tornò con la sua felpa color verde smeraldo.
«Tienila o ti ammalerai» mi porse la sua felpa. Era molto grande e calda. Aveva un profumo buonissimo.
«Grazie...non dovevi» gli dissi in risposta, poi mi ricordai della domanda che dovevo fargli «A proposito ti devo ancora domandare quella cosa...» mi fermò.
«Me la dici dopo, se ora non ci sbrighiamo facciamo tardi a lezione; e poi si sa che voi donne siete lente a prepararvi»
Non potei controbattergli quindi andai a farmi una doccia e mi preparai per le lezioni.A scuola non accadde nulla di particolare. Sempre la solita storia. In quella mattinata però non mi era capitato di essere in classe con Lucas in nessun corso. "O é assente o é proprio sfortuna" pensai. In mensa finalmente lo trovai. Ovviamente non era solo. Questa volta però non m'interessava. Volevo una risposta e non avrei aspettato altro tempo.
«Lucas sai che ti devo dire una cosa...mi serve che tu mi dia una risposta ora» gli affermai con tono autoritario.
«E non puoi aspettare? Ti ho detto che ti avrei scritto io» i suoi amici gli lanciarono qualche occhiata complice pensando in maniera perversa, tra i quali c'era anche Steve che era rimasto perplesso, spaesato ma non è lo desse a vedere chissà quanto.
«Mi sembra di esser stata chiara: adesso o mai più» risposi, spiazzandolo. Mi ero giocata il tutto per tutto. Se avesse detto di no non avrei avuto la possibilità di fare atletica e, se devo esser sincera, ci tenevo molto. Si alzò e uscimmo insieme dalla mensa: era scocciato, gli si leggeva in volto.
«Cosa devi dirmi di così importante?» Nel suo tono di voce sentivo una distaccatura maggiore, sicuramente era perché l'avevo disturbato.
«Desidererei entrare nella squadra di atletica. Avrei bisogno solo che tutti i membri della squadra ne fossero d'accordo, soprattutto tu»
Pov. Lucas
«Non se ne parla» risposi a Layla, ci mancava che facesse parte della nostra squadra, dopo quello che mi aveva chiesto Steve.
Se avessi accettato sarebbe stata la fine.🎀🎀🎀
Nota autrice: Visto che ho postato il capitolo dopo molto tempo, ho deciso di farlo un po' più lungo. Spero vi sia piaciuto.
Mi farebbe molto piacere se commentaste, è molto importante per me sapere cosa pensate❤️
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I need someone who needs me (#Wattys2016)
Teen FictionEveline é una ragazza che ha appena compiuto diciott'anni in preda ai problemi adolescenziali. Quando ha un dubbio o ha bisogno di un consiglio si affida a Layla, una donna di maggiore età che puntualmente la aiuta raccontandogli ogni volta parte de...