«Mi piace molto!» esclamai sorridente osservando l'intero appartamento. Aprendo la porta d'ingresso si finiva subito nel salone principale: era spazioso e comprendeva un bellissimo e dall'aspetto comodo divano color panna che aveva difronte un televisore al plasma. Sopra il televisore vi erano alcuni ripiani vuoti dove già ci vedevo varie ricette di cucina e libri di tutti i generi. La sala era collegata alla cucina che si trovava leggermente più a sinistra: era molto bella e moderna: vedendo la faccia di Kim si capiva che non la entusiasmava molto il suo colore rosa pallido ma a me non dispiaceva affatto. Le due camere da letto erano le uniche stanze vuote e senza nulla. Erano abbastanza spaziose (sicuramente più della mia del dormitorio, ed inoltre ne avevo una singola!) e immaginavo già come arredare la mia. Poster, scaffali, libri, stereo...l'idea di personalizzare quell'area dell'appartamento mi eccitava tanto. Il proprietario dell'abitazione che ci aveva accompagnate ci diede un foglio con le spese complessive che avremmo dovuto sostenere mensilmente. Ci mettemmo d'accordo sul fatto che, in serata, lo avremmo contattato per dirgli se lo avremmo affittato o no.
«Spero di ricevere tra uno, massimo due giorni l'auto dai miei genitori perché a piedi con l'autobus poi diventerebbe lunga la strada» affermai, mentre ci stavamo dirigendo verso l'Outlaws.
«Come mai proprio domani?»
«"Regalo di compleanno"» dissi, con un sottile filo di voce. «Cosa facciamo con l'appartamento? Firmiamo le carte per l'affitto?»
«Non cambiare argomento eh» mi sorrise beffarda «Decidi tu. Sai che a me piace: ho detto al proprietario che ci avremmo pensato perché magari ne devi parlare coi tuoi o altro»
«Non sono una bambina e non ho bisogno del permesso di nessuno, se ero dubbiosa all'inizio beh...non so nemmeno io il perché»
«Ahahah tu si che non sei normale. Chiamo allora e dico di sì? Sappi che però domani dobbiamo andare ad acquistare il necessario per le nostre stanze» mi disse chiaramente divertita in volto.
«Certo, fortunatamente domani è domenica e non ho impegni» affermai.
«È triste però dover passare il sabato sera a lavorare...»
«Teoricamente saremmo libere dalle 10:30» controbattei.
«Allora io e te stasera ci svagheremo!»
«Cosa? Che centro io con tutto ciò?» risposi sorpesa, allibita. Non ero il tipo da discoteca: troppa gente, troppo alcol, troppa musica inascoltabile, troppo tutto.
«Capirai che non posso andare in giro per locali sola e ho bisogno di un'amica...chi meglio di te? Possiamo fare che dopo il lavoro andiamo a casa mia e ci cambiamo: tranquilla ti presto i miei vestiti e poi si va in un night club. Ho già in mente quale»
«Frena la fantasia! Non ti ho ancora detto che verrò»
«Su su non puoi rifiutare inoltre sarà un modo per festeggiare le tue ultime ore da diciottenne. Appena arriviamo chiediamo anche a Travis, di certo non rifiuterà con due ragazze belle come noi»
«Sei molto modesta» dissi in maniera ironica e lei scoppiò a ridere. «E in ogni caso non c'è bisogno di preoccuparsi per il mio compleanno, non mi è mai interessato festeggiarlo e non vorrei fare eccezioni»
«Modesta no, vedo solo la realtà per come è e sì che faremo eccezioni, puoi giurarci!»
«Sei incorreggibile ahaha» risposi. Kim a mio parere vedeva la vita in maniera troppo positiva, però era in grado di far sorridere le persone con poco. Nel mio caso, riusciva alla perfezione ad alleggerire i miei pensieri facendomi ridere e vedere tutto più colorato.
«Siamo arrivate, è ora di lavorare. Dunque siamo d'accordo sul fatto che si esce stasera, giusto?» mi chiese, nonostante il tono della sua voce facesse capire che più che una domanda quella era un'affermazione.
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I need someone who needs me (#Wattys2016)
Подростковая литератураEveline é una ragazza che ha appena compiuto diciott'anni in preda ai problemi adolescenziali. Quando ha un dubbio o ha bisogno di un consiglio si affida a Layla, una donna di maggiore età che puntualmente la aiuta raccontandogli ogni volta parte de...