26. Coppia ufficiale

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Io e Lucas ci trovammo in un luogo appartato per parlare. Lo avevo contattato io.

«Ho avuto modo di parlare con Connie, mi ha spiegato della vostra relazione e devo dire che tu le dovresti dare una seconda possibilità»

«Tu sei fuori di testa, non sai ciò che mi chiedi»

«No, semplicemente ti consiglio di provar a vedere come vanno le cose e poi agirai di conseguenza»

«Tu veramente non ci stai con la testa...ti ha chiesto lei di venire? Non hai di meglio da fare? É meglio se questo discorso lo chiudiamo qui. D'ora in poi parleremo solo per questioni serie, come per la squadra perché vedo che per il resto sei una perdita di tempo»

Se ne andò. Quelle parole dette in maniera così dura mi ferirono più di un qualsiasi dolore fisico. Sentivo un forte nodo alla gola, faceva male saper che io stessa ero la causa del dolore che provavo internamente. Nel pomeriggio incontrai Elise, per parlare un po'. Gli raccontai tutto l'accaduto e lei riassunse la storia con una sola parola:

«Sei stupida»

«Ora ti ci metti anche tu...»

«Non puoi continuare a farti mettere i piedi in testa dagli altri. Sembri tanto tosta ma quando si tratta di questioni delicate fuggi. La vita non funziona così»

Non potei far altro che darle ragione. Non potevo negare l'evidenza.

«Ci proverò» conclusi

«Vedremo» mi rispose. Cambiai discorso.

«Ti va di uscire assieme sabato sera? Ho bisogno di distrarmi» proposi

«Mi spiace, ma ho già altri impegni»

«Okay...» avrei tanto voluto passare del tempo con lei ma evidentemente non era possibile. Avevo sempre la sfortuna dalla mia parte. Sbuffai ed andai in biblioteca a fare i compiti.

«Ciao Layla!» un viso sorridente spuntò da uno scaffale.

«Ciao...»

«Qualcosa non va?»

«No no...»

«Vieni a fare un giro? Tanto non stavi comunque studiando, o mi sbaglio?»

«Hai ragione, come fai a conoscermi così bene?» chiesi

«É stato facile intuirlo, comunque vieni?» mi porse la sua mano. La afferrai e mi alzai dalla sedia, incamminandomi con lui. Andammo al solito posto, il bosco, sembra essere diventato il nostro luogo. Ci bloccammo alla vista di Lucas e Connie. Le loro labbra erano unite, si sposavano a meraviglia.

«Ti prego andiamocene» sussurrai a Steve. Ciò che avevo visto era la prova del fatto che lui mi aveva ascoltato. Era ufficiale: loro due stavano insieme.

I need someone who needs me (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora