49. All of me

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Mi stava dando le spalle, il suo volto era immerso a guardare il panorama al di fuori della finestra. Io ero paralizzata.

«Io non capisco come fai» iniziò a dire Lucas. «Insomma, non riesco ad arrabbiarmi veramente con te. Mai. Hai pure la capacità di farmi riflettere e pensare continuamente a te, ridicolo vero?» scoppiò in una risata nervosa. Non l'avevo mai visto così. «Non sono un bugiardo, semplicemente non mi hai dato modo di spiegarti ciò che ti crea dubbio, come con Elise. Non pensavo fossi così gelosa di lei» stavo per rispondergli ma riprese subito a parlare «Non mi definisco nemmeno scostante come tu hai detto prima ma è anche vero che non capisco nulla da quando tu hai voluto entrare nella mia vita. La cosa buffa è che ti credevo una ragazzina viziata e senza nulla che gli mancasse a inizio anno, ti odiavo sai? Volevo essere tuo amico per poi tradirti in un certo senso e invece l'ho presa io in quel posto perché subito dopo ho capito che non potevo farti nulla. Tu mi piacevi, e mi piaci anche adesso. È un incubo per me che tu non possa essere mia. Mi son già dichiarato una volta e non è servito a niente, come pensi che mi sia sentito? So che mi vuoi ma che non lo ammetti a te stessa per questo immagino che negherai il tutto un'altra volta» concluse.

«L'altra volta dicesti che ti innamorasti di me dal primo momento» gli risposi, ricordavo bene le sue parole.

«È una lunga storia Layla» rispose e si voltò. «Quella che indossi è la mia felpa? Quella di quel giorno? Ecco perché non la trovavo...» arrossii come un peperone. Era vero, era proprio la sua felpa. Dopo Natale l'avevo lasciata a casa e quel pomeriggio l'avevo ripresa e indossata.

«Hai ragione. Io faccio fatica a prendere delle scelte, perché ho timore di sbagliare e la vita è solo una. Il fatto è con te ci sono sempre segreti e io non capisco mai se posso fidarmi di te e delle mie emozioni. Ho paura, paura che mettere a nudo ciò che provo mi faccia apparire debole e questo la mia mente non me lo permette.» feci una breve pausa. «È dura per me ammetterlo ma hai ragione: non vivo la mia vita come da adolescente ma come adulto e forse è vero che è uno spreco ma la realtà è che sono stata costretta fin da piccola a crescere in fretta e tutto ciò non ha fatto altro che costringermi a cercare in tutti i modi di costruirmi le mie sicurezze, nascondere le mie emozioni e colmare con qualsiasi cosa quel vuoto d'amore genitoriale che mi manca» abbassai lo sguardo, come se mi volessi nascondere dopo la mia confessione non ancora terminata. «Sai, hai ragione pure sul fatto che io ti voglio bene. Non ho mai voluto ammetterlo a me stessa in primis perché inizialmente tu non eri il mio tipo di ragazzo e nemmeno io il tuo ma nonostante cercassi di occultarlo, tu sei sempre stato in grado di farmi emozionare nel bene e nel male. In secondo piano, capirai che il momento della tua dichiarazione non fu il migliore, soprattutto perché mi ero appena lasciata con Steve. La cosa buffa, se si può dir così è che io soffrivo maggiormente per aver visto te e Connie a letto insieme che per esser stata lasciata. Ero convinta anche che io non ti sarei mai bastata. La realtà è che ultimamente non ho fatto altro che pensare, soffrire e voler stare con te e ancora oggi nemmeno io riesco ad esser arrabbiata con te per ciò che mi hai detto anzi, ho paura, paura di perderti» confessai, non riuscendolo più a guardare negli occhi per la vergogna.

«Sono pronto ad aprirti il mio cuore, a raccontarti tutto di me se è questo che vuoi. Promettimi però che non mi lascerai, che non avrò più paura di perderti come in quest'ultimo mese.» furono le parole che mi sussurrò mentre mi stava abbracciando fortemente, come se avesse paura che io scappassi. Le mie lacrime improvvise bagnarono la sua maglietta azzurra. Aspettavo da tanto tempo questo momento, mi erano mancati i suoi abbracci.

 Aspettavo da tanto tempo questo momento, mi erano mancati i suoi abbracci

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«Scusami, non dovrei piangere. È stupido» affermai, con la voce strozzata.

«Shht» mi zittì. Sembrava indeciso sul da farsi. Mi guardò intensamente, quasi impaziente, mise una mano sulla mia guancia per poi baciarmi. In cuor mio, non desideravo altro. Io e lui, insieme.

 «È arrivato il momento che tu veda il mio regalo di compleanno» disse, scostandosi

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«È arrivato il momento che tu veda il mio regalo di compleanno» disse, scostandosi.

«A me basta questo, che esista un "noi" e che vivremo qualcosa di bello e non un cumulo di sofferenza» era vero, non volevo altro che i suoi abbracci, baci, lui.

«Ti assicuro che d'ora in poi farò l'impossibile per renderti felice» Quale regalo migliore di quelle parole? È vero che bisogna dare credito ai fatti e non ad esse, ma in quel momento mi sentivo al settimo cielo, per non dire di più.

«Ora seguimi» mi afferrò dolcemente la mano ed andammo nella mia stanza. Non c'era il letto come aveva detto Kim, bensì un pianoforte. Non capivo.

«Questo è per te» mi disse in maniera dolce, dandomi un leggero bacio sulla guancia. Si sedette e iniziò a suonare e cantare "All of me" di John Legend. Non sapevo che lui fosse in grado di suonare il piano, tantomeno cantare così bene...bè c'era stata quella volta nel locale ma era diverso. Mi stava dedicando la canzone d'amore più bella che ci fosse ed io mi sentivo il cuore esplodere, per quanto mi sentissi amata. È una sensazione bellissima, che mai avevo provato se non quando ci eravamo baciati.

***

«Buongiorno amore» pronunciò Lucas, abbracciandomi alle mie spalle. Era così dolce, premuroso...non sembrava nemmeno lui.

«Ho preparato la colazione» sorrisi

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«Ho preparato la colazione» sorrisi. La sera precedente, dopo che lui aveva cantato per me «All of me» ci eravamo abbracciati promettendoci di stare insieme, e di cercare di aiutarci sempre l'un con l'altro. Non ci eravamo promessi amore eterno, sarebbe stato stupido ma speravamo che la nostra felicità durasse a lungo.

«Io ti adoro»

«Da quando sei così tenero?» ironizzai

«Da quando nella mia vita ci sei tu.» ci baciammo nuovamente.

Sembrava tutto così perfetto, così bello...io e lui insieme e niente che apparentemente potesse dividerci. Non avremmo mai potuto immaginare cosa sarebbe successo successivamente.

🍀🍀🍀

Buongiorno!!
Allora, a distanza di mesi ecco il nuovo capitolo. È passato un casino di tempo lo so, ironicamente questo capitolo era già concluso a luglio, esattamente il giorno dopo che avevo postato il 48. Solo che non mi convinceva, quindi ho voluto aspettare un po' solo che poi è iniziata la scuola e ho finito col tempo libero😅
So che non vi interessa tutto ciò ma spero ci sia ancora qualcuno che seguirà la storia
Un saluto e buon weekend a tutti💋

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 17, 2016 ⏰

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I need someone who needs me (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora