Capitolo 1

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E' sempre la solita storia. L'ansia fa parte di me. Domani è il primo giorno del mio quarto anno alla Sun Valley High School. E' mattino, mi sono appena svegliata, con la dolce suoneria del mio telefono, è un po' vecchiotto ma preferisco spendere i miei soldi per altre scemità. Come prima cosa metto a posto la stanza. Sarà la mia ultima giornata di routine estiva. Dopo aver rifatto il letto metto a posto i pochi vestiti che holasciato in giro la sera prima, poi vado in bagno e faccio velocemente una doccia calda anche se so che non servirà a tanto dato lo stato in cui mi trovo momentaneamente. Finita la doccia, scendo in cucina e trovo mia madre seduta sul divano a vedere una delle sue solite telenovelas accoccolata a papà. A volte quando ero piccola pensavo se avessi mai  avuto anch'io, come la mamma, un uomo che mi avesse amato più della sua vita, un uomo che mi avesse amato per quello che sarei stata, e non perché ero ricca o fisicamente attraente. L'unica mia consolazione sono i romanzi. Ho un fidanzato ma  ho anche tanti libri che mi accompagnano nella crescita e mi aiutano a sognare, mi immagino come posano essere felici quelle coppie che nonostante tutto vanno d'accordo sempre, mentre io ho spesso divergenze.

Li saluto con un bacio sulla guancia e mi preparo la colazione. Quest'oggi avevo proprio bisogno di qualcosa di fresco, così ho optato per uno yogurt e un thé freddo. Ho già  programmato tutta la giornata: dopo colazione avrei controllato di aver fatto tutti i compiti per il giorno seguente e non solo, avevo già studiato per i corsi del mese successivo. Dopo, se mi fosse rimasto tempo, avrei messo su la mia playlist degli One Direcion  poi sarei andata a pranzare. Nel pomeriggio  sarei andata in piscina e dopo a casa, pronta a preparare il necessario per il giorno seguente.

Dopo aver finito di fare colazione,  vado sopra e faccio come da programma.

In piscina è il solito, solo con meno persone, saranno tutti intenti a finire i compiti per le vacanze. Io li ho finiti tutti al terminare del mese di giugno. Ora si sta facendo buio ed è meglio se torni a casa o i miei si inizieranno a preoccupare e d'altronde sarei in ritardo con il programma se non partissi ora da qui.  A casa sempre la solita storia: mia sorella  vuole entrare in camera mia ma io glielo impedisco, non so cosa ci trovi di tanto bello nelle camere altrui. A me la mia piace più di qualsiasi altra camera al mondo perché qui ho passato i momenti più belli e più brutti nella storia di tutta la mia esistenza. Ha le pareti bianche, il letto matrimoniale , tutti i cuscini perfettamente in ordine di colore azzurro, verde, giallo, rosa al di sopra di esso, una grande scrivania con sopra il mio computer, il telefono, un porta penne ed un block notes, dove tengo tutti i miei appunti ed i miei programmi. Il tappeto è azzurro e sopra c'è una di quelle poltrone nelle quali si sprofonda, i mobili sono tutti bianchi con accessori aggiunti da me al di sopra, di tutti i colori; insomma una perfetta camera in stile moderno. Anche la sua camera però non è male (per la sua età): è tutta rosa con casette di Barbie ovunque, di tutte le forme e dimensioni. Il letto è singolo e tutto pieno di peluche e bambole. 

Jake come da manuale mi invia qualche messaggio di incoraggiamento e la buonanotte, io lo ringrazio e gli auguro lo stesso. Ormai lui è al secondo anno di college. La sua nuova scuola si trova nel quartiere di Hollywood così non ci vado spesso, solo qualche volta all'anno ma come suol dire mia nonna, la tecnologia è avanzata e possiamo sentirci con facilità.

E' ormai arrivata la sera ed è ora di preparare l'occorrente per domani. Infilo un quaderno, il diario e l'astuccio all'interno della mia Armani e qualcosa con cui decorare l'interno del nuovo armadietto, più un completo di riserva, qualche romanzo da rileggere durante gli spacchi tra una lezione e un'altra e i soldi per il pranzo. Come outfit ho scelto la mia gonna preferita fino al ginocchio bianca con sopra una camicetta azzurra e un gilet bianco. Non resta che aspettare domani e sperare che vada tutto bene

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