Capitolo 21

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Mi giro e dietro di me trovo Adam, non può essere.
Tiro un ceffone a Robert ed inizio a correre verso Adam con le lacrime che ormai scendono libere.
Svolta a destra e lo perdo di vista.
Giro a vuoto per un paio di minuti, fin quando non mi arrendo e mi accascio sotto un albero nel parco.
Una chioma bionda ormai conosciuta si fa presente alla mia destra e mi richiama, cercando di distrarmi da quella musica che ormai mi rimbomba nella testa da un po': Questo non me lo dovevi fare
《Hei, Nicole, va tutto bene?》 È Luke.
Mi giro e appena incrocio i suoi occhi scoppio in un pianto liberatorio, in momenti come questi avrei fatto affidamento su qualcuno che in questo momento non può, e non potrà mai più essere presente nella mia vita.
Luke mi attira a sè con fare protettivo e mi abbraccia, lasciando ogni tanto qualche bacio sui capelli.
Anche senza le parole io e Luke ci capiamo all'istante, come se ci conoscessimo da sempre, quando invece é solo una settimana.
Lascio spazio ai singhiozzi e al posto di parlare nego semplicemente con il capo, so che in momenti come questi dalla mia bocca potrebbero uscire parole di cui mi pentirei.
Dopo la mia negazione mi attira semplicemente più vicina a sè, in modo da eliminare ogni distanza che c'era tra di noi. Gli stringo la felpa dell' Hollywood College senza dare importanza alle lacrime salate che gliela sporcano.
Dopo tempo mi riesco a calmare e mi sistemo di fronte a lui, immagino che in questo momento somiglio ad uno zombie, ma lui non ci fa caso e mi sorride.
《Robert mi ha baciata e Adam ci ha visti》 Dico tutto d'un fiato dopo qualche attimo passato a bearmi del suo sorriso.
Luke fa una faccia stranita, lui non conosce Robert, infatti non tarda a domandarmi di lui:
《Chi è Robert?》 Domanda confuso.
《È il ragazzo con cui uscivo a maggio》 .
Dico sbuffando, non riesco ancora a credere al gesto INUTILE compiuto dal mio ex.
Simon mi ha dimenticato subito, si è già rifatto una vita, ora esce con una certa Emanuela, è nuova a scuola,è italiana viene da Napoli, spero un giorno di poter tornare in quella città, ci andai da piccola ma non ricordo granchè, so solo che non è come la descrivono in molti: non è una città che "fa schifo", piena di spazzatura o altro...ha tanti di quegli aspetti positivi incompresi che la rendono fantastica.
Ricordo che ci andai quando ero davvero piccolina e i miei genitori mi portarono prima a vedere il castello: il Maschio Angioino e poi a teatro, mi sembrava di essere una principessa e credetemi, io amavo le principesse.
Spero di poter conoscere questa ragazza al più presto, è vero, Simon mi ha fatto soffrire, ma io gli ho voluto un bene dell'anima e anche lui me ne voleva, è una persona stupenda e ne merita una altrettanto fantastica.
Come può Robert dire che io gli mandavo occhiatine, se non lo penso mai?
Certe persone sono come la Terra, a meno che tu non scavi a fondo il terreno, non scoprirai mai cosa si nasconde sull'altro polo, ed io non ho viaggiato con Robert.
Luke evidentemente la pensa come me, dato che conferma ciò che stavo pensando anche io.
《E perchè lo ha fatto? Per quello che so io tu lo hai dimenticato, insomma, non me ne hai mai parlato e ciò significa che non ha tanta importanza》

Ha del tutto ragione...non ha importanza lui, ha importanza Adam; come può lasciarmi qui senza neanche volere una spiegazione?
《Il fatto è che...Adam ci ha visti, ed ora è scappato, non lo riesco a trovare》.
Annuisce comprensivo e dopo attimi di silenzio aggiunge:
《Allora andiamo, non perderti d'animo, lo troveremo noi, insieme》
Mi alzo sorridendo per la disponibilità di questo ragazzo.
《Grazie》 Sussurro asciugandomi le lacrime con la manica della camicetta.
Mi sorride e mi da un bacino sul capo, come a dirmi 'io ci sono quando vuoi'.
Poggia il suo braccio attorno al mio collo, ma non come fanno i ragazzi che si credono popolari, più come un  padre che abbraccia la figlia, come un bimbo coccola un peluche.
Ci aggiriamo tra i vari alberi del parco, che ormai era diventato il nostro posto, il posto che qualche ora prima era stato il migliore di sempre.
Adam mi ha regalato momenti fantastici, ma mi ha fatto, e mi fa tutt'ora soffrire, anche quando la colpa non è la sua.
Dopo un poco scorgiamo una testa riccia dietro una quercia, Luke si avvicina e dopo aver visto cosa stesse accadendo dietro quell'albero cerca di allontanarmi.
《Nicole andiamo, qui non c'è, ho già visto io》 Qui capisco che Luke non sa recitare.
Mi prende una mano e cerca dolcemente di trascinarmi dal lato opposto a quel maestoso albero secolare.
Mi libero dalla sua presa e mi avvicino alla quercia.
Quando ormai la visuale é chiara, non posso fare altro che scappare in prenda al panico.
La scena che mi si è posta davanti poco fa è stata una delle peggiori al mondo.
Adam che si baciava con Naomi.
Quando li ho visti insieme le lacrime hanno chiesto l'accesso e nonostante io cercassi di bloccarle, loro fanno di testa loro. Adam non se ne è fregato, ha staccato  le labbra da Naomi per qualche secondo in modo da ricevere un contatto con i miei occhi, dopo quei pochi attimi, nei quali c'era odio e tristezza da entrambe le parti, ha riattaccato le sue labbra a quelle di Naomi, la quale, durante quegli sguardi tra me e Adam mi ha sorriso soddisfatta.
Correndo ripercorro con la mente tutti i momenti passati con Adam, che, pur essendo stati pochi, hanno provocato in me emozioni che in 17 anni di vita non sono mai stata capace di provare.
Luke mi insegue e mi blocca quando stavo, inconsciamente, per essere buttata sotto da una macchina.
Quando lo guardo nei suoi occhi profondi, per la seconda volta oggi, mi butto tra le sue braccia, lui mi stringe più forte a sè e mi appoggia al suo petto.
Ci appoggiamo così ad un albero e in pochi attimi mi addormento.
Al mio risveglio trovo Luke, che in questa dormita mi ha fatto da coperta, a guardarmi sorridente.
Sussurro un 《Grazie》
Lui mi tende le mani per aiutarmi ad alzare.
Ormai erano le 8 di sera, mi dispiace aver infastidito Luke ma lui non sembra fregarsene.
Ci siamo allontanati molto, quindi per tornare a casa usiamo la macchina di Luke. Una volta saliti inzio a sentire le mie canzoni, quelle tristi, perchè se sentissi cazonzoni felici in questo momento mi deprimerei ancora di più.
Arrivati a casa saluto tutti e vado in camera mia. Non mangio da stamattina ma non ho fame, non ho intenzione di fare i compiti, magari domani mattina, ma non ora.
Mia madre sembra un po' preoccupata ma dovrebbe sapere che non avrà nessuna informazione da parte mia, e spero neanche da qualcun'altro.
Accendo lo stereo e faccio partire Made in the a.m.
If i tried
I know it would feels like
Infinity.
Queste sono le parole che mi si ripetono in testa, le parole che mi portarono alla felicità assoluta.
Adam mi ha stravolto la vita.
Io ero una di quelle che si potrebbero chiamare figlie modello ed ora sono una specie di bad girl con i ragazzi attorno e che non ha voglia di studiare.
La gente pensa che questa ormai sia io, ma io sono sempre la stessa Nicole, solo vestita meglio.
Prendo il telefono che non usavo da questa mattina e mi trovo due messaggi:
Robby, Amore mio.
Devo assolutamente cambiare il nome di Adam nella mia rubrica.
Apro prima quello di Robby:
'Ciao Nicole, dopo domani verrò a Sun Valley per stare con i miei genitori fino a dopo Natale, che ne dici se ci vediamo?'
È un'ottima idea, soprattutto se voglio dimenticare Adam, non so neanche più cosa siamo, di certo non amici.
Rispondo con un: 'Certo, poi ci organizziamo' .
Apro il messaggio di Adam e il mio cuore va in frantumi, per la millesima volta da quando lo conosco.

My space💓
Hi guys. Grazie per le visualizzazioni, ormai è una routine, crescete sempre di più e spero che continuerete così.
Vi prego di lasciare un voto ed un commento se vi piace il capitolo ed il libro in generale.
Love u.
Dalila💓💎

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