Capitolo 11

45 11 2
                                    

Non so cosa fare...istintivamente rispondo.
《P-pronto J-Jake?》
《Hei, sono Luke un amico di Jake...le mie più profonde condoglianze》.
Rimango delusa a quella risposta, pensavo che il corpo non fosse stato quello di Jake e che fosse stato tutto un malinteso ma invece no e sono costretta a ringraziare anche se le lacrime minacciano di scendere ancora e ancora.
《Grazie, allora tu sai tutta la vicenda?》
Chiedo con un briciolo di speranza nella voce, anche se sò già la risposta.
《Sì》 ho sentito bene o era solo la mia immaginazione?
A quanto pare ho sentito bene perchè questo ignoto Luke continua a parlare...
《Sì, so qualcosa ed anche molto importante ma senza un familiare non possiamo andare dalla polizia》.
Neanche il tempo di parlare che già ero nella macchina di mio padre per andare verso l'indirizzo che Luke mi ha detto. Le lacrime escono ma la rabbia è più forte e nonostante io non abbia la patente qui con me, vado velocissimo, senza fare attenzione ai cartelli stradali e ai semafori, Jake ora conta più di qualsiasi altra cosa.
Una volta arrivata a destinazione, con le lacrime che non sono riuscita a far cessare durante il traggitto, busso al campanello;
《Hei, tu devi essere Nicole》 mi accoglie quello che penso sia Luke, si vede che ha un sorriso forzato.
《Ehm...Sì, sono io》continuo con una lacrima che mi riga il volto.
《Ti prego entra》
La casa è accogliente, piccola ma accogliente.
《So che deve essere stato difficile, Jake mi parlava molto di te》.
Mi limito ad annuire poichè se avessi aperto bocca il rubinetto si sarebbe aperto di nuovo.
Mi porge un bicchiere d'acqua per farmi tranquillizzare.
Una volta finito di bere, le lacrime si  bloccano e prendo il coraggio di chiedere:
《Allora tu sai qualcosa?》Si vede che sono preoccupata e spero che lui se ne sia accorto così che almeno usi un po' di delicatezza senza spararmi la notizia addosso, anche se niente potrà spiazzarmi peggio di qualche ora fà con la notizia di Jake.
《Si, ti prego accomodati, non voglio che tu svenga subito》Risponde con una risata nervosa.
Mi accomodo e lui incomincia questo discorsetto che non so se ho voglia di scoprire.
《So che rimarrai scossa da questa notizia ma tu e tutta la tua famiglia avete il diritto di sapere...》
Continua ti prego
Dice tutto ciò cercando di essere calmo ma non è molto bravo a recitare.
《Ti prego continua》
Ho voglia di sapere... di sapere tutto.
《Non è stato un suicidio, è stato ucciso!》 Disse tutto d'un fiato e rabbia, confusione ed un'immensa tristezza si fecero spazio dentro di me.
《Chi è stato?》 Chiedo con i pugni stretti, tra un singhiozzo e l'altro.
《Una ragazza, era stata respinta da un po' da Jake...》
Non capisco, così decido senza dubbio di chiedere.
《Spiegati meglio》 Dico autoritaria, o meglio è quello che cerco di essere, peccato per la mia voce che mi tradisce ogni volta che ho bisogno di lei.
《In poche parole, non era voluto andare a letto con lei...》 aggiunge dopo qualche momento di falsa riflessione.
《Ma il giorno dopo aveva accolto nel suo letto la migliore amica di questa ragazza》 Non sembrava così mio cugino l'ultima volta che l'ho incontrato, ma lo devo difendere indipendentemente da ciò che mi sia persa in questo poco tempo.
《Non mi sembra un motivo adatto per uccidere una persona!》 Non ce la faccio più, la rabbia vuole uscire, devo espormi, basta calma.
《Si è sempre saputo che Jake è stata una persona un po' Don Giovanni, come si osa dire, ma con Tara era diverso...》 dice con occhi sognanti ma io non ci ho capito un bel niente.
《Chi è Tara?》
《Tara era la miglior amica dell'omicida, quella che non ha mai dovuto insistere per stare con Jake, una ragazza diversa dalle altre, senza chili di trucco e silicone ovunque, e ammetto che se Jake non fosse stato così cotto di lei, ci avrei fatto un pensierino, ma ora lei è in coma, l'omicida, ha buttato sotto lei, facendola entrare in coma, subito dopo della morte di Jake》
Non ci credo, è morto, il mio cuginetto adorato è morto, innoquamente, per colpa di una pazza, ed ora l'unica testimone che abbiamo  è in coma sempre per colpa della solita pazza assassina.
《Ora dov'è questa stronza?》 Dico con tono duro, questa volta davvero arrabbiata.
《Non si sa, è sempre in giro per il campus ma io essendo l'unico a sapere tutto, oltre a fermarla per strada non posso fare altro》.
《Dobbiamo denunciarla, ma non abbiamo testimoni》 Aggiungo dopo lui, ma la voce, al secondo periodo si spezza, e con mia grande sorpresa, le lacrime iniziano a scendere.
《Hei, non ti preoccupare, il testimone c'è, dobbiamo solo aspettare che si svegli》
Mi riappacifico a quest'affermazione ma se non si svegliasse mai? Se la morte fosse giuta anche per lei?
Il suono irritante del telefono di Luke inizia a suonare rivelando il nome...
Sconosciuto

InfinityDove le storie prendono vita. Scoprilo ora