Capitolo 36

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《Nonna!》Urla Bea saltandole addosso.
La casa è esattamente come la ricordavo, piena di decori sulle possenti scale di marmo sulla destra, ghirlande di agrifoglio in ogni dove, e parenti raggruppati.
Mentre Bea finisce con il salutare la nonna, raggiungo il resto della famiglia.
Le zie, una dopo l'altra, con i rispettivi mariti, poi la nonna, che come sempre mi ricorda che sono cresciuta e mi sono fatta grande, usando la solita battutina dell'annaffiare, poi vado da Fede, la abbraccio come non facevo da tempo.
《Nì》 Mi saluta.
《Fede》 Le sorrido.
《Avrai modo di raccontarmi tutti i gossip durante queste due settimane》 Sorride maligna, non è mai stata priva di curiosità, è una vera ficcanaso, ma è la parte bella del suo carattere, vuole sapere tutto, ma se quel tutto comprende qualcosa di spiacevole, lei sa come tirarti su il morale.
Luke segue i miei genitori salutando tutti, fin quando non arrivano a noi.
《Fede, come ti sei fatta grande!! -Esulta mia madre- Lui è Luke, il ragazzo di cui vi abbiamo parlato tanto, prenderà parte alla solita vostra routine... 》
Ride lei, probabilmente ripensando agli anni passati.
Al ricordo mi unisco alla risata, coinvolgendo anche Fede.
《Allora benvenuto》 Gli sorride lei.
Luke ricambia il sorriso.
Mi ero quasi dimenticata di Jason e Matthew, che spuntano dalle scale raggiungendoci.
《Le valigie sono già sopra insieme alle nostre》
《Grazie》 Rispondiamo in coro io e Luke.
《Voi due siete inquietanti》 Ride Matthew, coinvolgendo anche noi.
《Ragazzi vi lascio un po' a voi, a dopo》Saluta mia mamma, raggiungendo mio padre in camera loro.
《Sali, ti faccio vedere la stanza》Dico a Luke tirandolo per la felpa verso il piano di sopra.
Mi segue guardando stupefatto tutta la casa. Mia nonna ha sempre avuto stile, sia nell'arredamento, che nel vestire quando esce di casa, ma quando è in casa, o in a famiglia è molto semplice, con un semplice maglione e un pantalone.
Arrivati fuori all'ultima porta del corridoio, spingo la maniglia mostrandogli la stanza.
È bianca e azzurra, con un grande balcone che dà sulla piccola fontana del curatissimo giardino.
Ci sono 3 letti a castello su un lato, mensole piene di oggetti nostri, foto e ricordi di famiglia sulla parete con il balcone, la porta del bagno e una scrivania sull'altra parete e quadri con nostre foto sull'ultima. Al centro c'è un grande tappeto con un tavolino e diverse poltroncine.
Si guarda intorno con area affascinata, la camera è davvero grande.
《Wow》 È tutto ciò che esce dalla sua bocca.
Il resto dei ragazzi ci raggiungono, ridendo alla reazione di Luke.
《Bella eh? -fa Jason andando a gettarsi su quello che di solito è il suo letto, ricevendo da parte di Luke un segno d'assenso col capo- allora, di solito io dormo qui sotto, sopra Matt, Fede e Nicole nell'altro e Bea.... bhè, lei finiva sempre in camera di zia e zio, ma ora scegli tu dove dormire, tanto, ti avverto già da ora, non dormiremo più di tanto》 Conclude ridendo.
Ridiamo con lui.
Luke raggiunge uno dei tanti letti e si arrende alla stanchezza. Un volo di 12 ore non è proprio il massimo. In un attimo è già nel mondo dei sogni, con ancora i vestiti e le scarpe.
Mentre tutti si fanno i fatti propri, io prendo il telefono e inizio a messaggiare con Adam.
'Dalla nonna un casino come sempre ; )'
La risposta non tarda ad arrivare:
'Con quel cretin di Jason anche?'
Rido pensando a cosa si possano essere scritti. Conoscendo entrambi, posso intuire l'intelligenza della conversazione.
'Anche con lui'
'Divertiti'
Sorrido, perchè nonostante la distanza, nonostane ci manchiamo a vicenda, lui pensa a me e al fatto che devo godermi le vacanze.
'Certo ♡'
Dopo un attimo mi arriva una chiamata, ovviamente da lui.
《Ehi》
《Parlare al telefono è più piacevole, non trovi?》Domanda, immagino il suo sorriso in questo momento.
《Molto》Esco fuori all'immenso balcone.
《Come và lì al freddo?》
《Bene, siamo arrivati da poco e Luke è già crollato》 Rido sporgendomi per guardare l'immaggine appisolata di Luke.
《Non avevo dubbi》Ride anche lui. 《Hai dormito durante il viaggio?》Domanda poi lui.
《No, non riesco mai a dormire in casi come questi》
《Allora vai a riposare anche tu》
Ora che ci penso da lui è l'una del mattino, anche lui dovrebbe dormire.
La preoccupazione prende il sopravvento in me, ma ho l'impressione che non stia facendo nulla, in caso me lo sentirei.
《Non dovresti dormire anche tu? È l'una di notte, perchè sei sveglio?》
《Ho sentito il suono del telefono e mi sono svegliato, tu vieni prima di tutto》.
Sorrido, felice del fatto che una parte di me avesse ragione.
《Allora andiamo a dormire un po' entrambi, ti amo》
《Notte piccola, ti amo》
Mi butto sul letto e mi addormento.

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