Capitolo 18

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Vi sembrerà strano, sì, ho ri-memorizzato il numero di Adam.
Faccio partire il messaggio e questo è ciò che sento:
《Hei, Nicole...ti prego, mi dispiace tantissimo, ho fatto una gran cazzata, ma ho intenzione di rimediare. Ti prego, dammene la possibilità.-Mi accorgo che ha appena pianto, ha la voce bassa, ogni tanto interrotta da un singhiozzo- per favore, io....IO TI AMO NICOLE-urla infine, e non posso fare a meno di piangere insieme a lui- ti prego Nicole, vediamoci appena torni, ho bisogno di parlarti, fammi sapere quando tornerai. Piccola, mi manchi. Il messaggio è terminato》. La voce metallica termina il messaggio, quando io ormai sono già scoppiata a piangere.

Sono piegata in due nel parcheggio della stazione dei carabinieri, Robby è vicino a me, appena ha saputo da Luke che avevamo finito si era precipitato qui, ma non può fare niente. Prova a tirarmi su di morale, ma non ci riesce. Dietro ogni sua carezza, ogni suo bacio, abbraccio, o semplice sguardo io vedo lui. L'unica persona che, in quei pochi giorni, mi è riuscita a capire, io vedo Adam. Il ragazzo dai profondi occhi verdi che mi ha stregato sin dall'inizio, che ha accettato di condividere il mio amore con gli one direction, e anche l'unico a non prenderli in giro.

L'unico che con i suoi baci mi trasmetteva amore, vero amore, io lo perdonerò sempre, qualunque cosa accada.
Domani torno a S.V. e ci sarà il funerale oggi pomeriggio stesso. Devo dirlo ad Adam, ma prima devo parlare con Robby. I miei sono già in macchina che mi aspettano.
《Robby, oggi vieni da Luke, ti devo parlare》. Dico una volta abbastanza calma da aprire bocca.
Annuisce e mi sorride.
Gli schiocco un bacio a stampo e vado da Luke.
In tutto questo Luke ha assistito alla scena, e per il modo in cui mi ha guardato, secondo me ha capito tutto.
Mi avvicino a lui e lo abbraccio, uno di quegli abbracci liberatori, che un tempo appartenevano a Jake.
Pensare che sta sera lo saluterò per l'ultima volta mi rattrista molto...speravo che questo momento non arrivasse mai, speravo che a questo punto io non ci sarei stata più, io sarei già dovuta morire, ma quella stronza di Sierra ha anticipato il tutto. Io non ho assistito a niente in sua presenza, ma non ne ho la minima intenzione.
《Nicole, era lui vero?》 Sussurra al mio orecchio con voce preoccupata.
Annuisco con le lacrime che continuano a scendere, senza sosta.
《Non ti preoccupare che si risolverà tutto》
Lo stringo più forte a me, e quando lo stacco per guardarlo negli occhi, un sorriso si dipinge sul suo volto. Uno di quei sorrisi che ti esprimono sincerità, sicurezza, calore, rassicurazione.
Dopo questo discorso di sguardi, ci avviamo alla sua macchina, solo io e lui, lontani dai genitori.
Saliti in macchina il silenzio si fa vivo. Metto le mie cuffiette e inizio a sentire gli angeli cantare.
Little things e le sue parole entrano nel mio cervello. Ho sempre adorato questa canzone, mi fa sentire amata.
I know you've never love
The sound of your voice on tape
You never want
To know how much you weith
You still have to squeeze into your jeans
But you're perfect to me.
《Nicole...vuoi dirmi cosa ti ha detto?》
Sospiro e tolgo le auricolari dalle orecchie.
《Ha detto piangendo che gli manco, che vuole vedermi appena torno, e che ha intenzione di rimediare tutto, ha fatto una cazzata...e lui lo sa》.
Alla fine compio una piccola risata isterica, probabilmente sostituita alle lacrime, ormai terminate.
《Cosa hai intenzione di fare con Robby?》
Ecco, a questa domanda non sono pronta, non ho idea di cosa dirgli, so solo che così non può andare avanti, è un amico, simpatico, dolce, ma non posso dire che lo amo...il mio cuore è appartenuto ad una sola persona, e probabilmente non me lo ha ancora restituito.
《Sinceramente non lo so per certo, so solo che non può andare avanti così》.
Annuisce e accosta, ormai fuori casa.
La mattinata passa veloce, ed è ora di prepararsi per il funerale.
Indosso un vestito fino al ginocchio nero a maniche lunghe, con sopra un cappotto anch'esso del medesimo colore.
Non faccio un trucco molto pesante, solo una passata di rossetto nude, un filo di eyeliner, il tutto completato da una passata di mascara.
Scendo di sotto, ed essendo l'unica già pronta, mi metto a pensare.
Cosa dirò a Robby? Adam era sincero?
Non so se crederlo, ma in ogni caso lo amo, e non posso continuare a stare con Robby. Ci soffriremmo entrambi, e non posso fare questo.
Vengo interrotta dall'arrivo di Robby, non c'era momento migliore di questo.
《Nicole, mi dovevi parlare?》
Annuisco. Si accomoda vicino a me e tiro un sospiro profondo.
《Inizio con lo scusarmi, sì, perchè...io non posso andare avanti cos...》
Mi interrompe.
《Hei, non ti preoccupare, ho capito, non fa nulla, io ci sarò sempre per te...come amico》
Sorrido e lo abbraccio.
《Grazie, non so cosa farei senza di te》.
《E senza le mie belle battutine》Aggiunge poi.
Ridiamo insieme, e la causa è sempre una delle solite battute ignoranti, ma che fanno ridere proprio per questo.
Luke arriva da dietro Robby e mi fa segno di stare in silenzio, io porto una mano davanti la bocca per non ridere quando...
《Kiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii》 Urla Luke facendo il verso del gatto inferocito.
Io scoppio a ridere mentre Robby cade a terra. Si rialza e inzia una guerra tra cane e gatto. 《Grrrrrrrrrrr》
《Kiiiiiiiiiiiiiiii》
《Grrrrrrrrrrr》
《Kiiiiiiiiiiiiiiii》
In tutto questo io rimango a ridere, fin quando non veniamo interrotti dalla flebile voce di Bea.
《Perché state facendo a gara a chi è più stupido?》 Chiede grattandosi la testa, con intenzioni serie.
La domanda è seguita da una risata generale.
Robby prende in braccio Bea.
《Piccola, devi sapere che in ognuno di noi c'è un piccolo animale, in me c'è un cagnolino, in Luke c'è un micio pronto a partorire, in Nicole c'è un piccolo e dolce panda mentre in tee...
Possiamo trovare un tigrotto!》
Bea ride ed inizia a partecipare alla gara con il verso della tigre.
È impressionante come la tristezza del funerale si sia trasformata in questa piccola gara di stupidità.
Se Jake fosse stato qui sarebbe stato stupendo...avrebbe partecipato a questi piccoli momenti di pazzia tra di noi, ci saremmo divertiti tantissimo. Mi dispiace così tanto che ora non sia più con noi...e mi fa arrabbiare ancora di più il fatto che non sia stata una morte naturale, ma l'omicidio di una maniaca gelosa dell'"amica".
Scendono i miei genitori seguiti da quelli di Jake.
Tutti in silenzio usciamo di casa, sempre nelle stesse disposizioni:
Io, Luke e Robby in una macchina e i genitori con Bea nell'altra.
Il viaggio passa silenzioso, consapevoli di quello a cui stiamo andando incontro, fin quando Luke non spezza il silenzio:
《Allora...Nicole, a quanto ho capito avete risolto?》 Si vede che è imbarazzato nel chiederlo, ma ormai l'ho conosciuto e so che il suo tasso di curiosità è altissimo.
Neanche il tempo di rispondere, che lo fa Robby al posto mio:
《Siamo solo ottimi amici, e ci va bene così》 Mi sorride girandosi dal posto del passeggero e io ricambio con affetto.
Arrivati in chiesa la messa inizia.
Sono tra le braccia di Luke a piangere con Robby che mi massaggia le spalle, è la posizione più scomoda del mondo, ma tra queste braccia mi sento al sicuro, è come se fossero le braccia di Jake, che da lassù mi abbraccia.
E' l'ora del mio discorso, per quanto possa essere un discorso...direi più un mucchietto di parole mischiate tra un singhiozzo e l'altro.
《Jake forse lo conoscevo meglio di tutti voi, e vi assicuro che se sul mondo esisteva una persona perfetta, senza difetti, quello era lui.
Mi ha protetto nei momenti di difficoltà, quando mi sentivo male, anche quando semplicemente avevo la febbre, lui era la mia cura, c'era sempre. Ricordo quando una volta alle scuole medie una mia amica mi insultò, lui lo venne a sapere e chiese di farmi uscire alla professoressa, lui mi guardò bene negli occhi e mi abbracciò, dopo andò dalla vicepreside a riferire il tutto, e a quella mia compagna venne messa una nota. Questo solo per farvi capire quanto Jake ci tenesse a tutti noi. Diceva di potere avere tutte le ragazza del mondo, ma l'unica che voleva ero io. Da piccoli mi prendeva in braccio e faceva finta di salvare la principessa dal drago cattivo, con tanto di spada, mantello ed elmetto. E pensare di non poterlo più avere, di non poter più ricevere un abbraccio da lui, uno di quegli abbracci che ti facevano sentire al sicuro, protetta, mi fa stare davvero male, anche non potere più ricevere uno di quegli sguardi d'intesa, quando dovevamo fare uno scherzo a qualcuno, o di non poter più ricevere un suo messaggio che ti augura la buonanotte o il buongiorno fa stare male. Ma l'unica cosa di cui noi dobbiamo tener conto è che lassù, in cielo, in quel suo caldo cuore d'oro, ci sarà un posto per ognuno di noi, come in tutti noi, una parte di cuore è sua》. Chiudo così il discorso, fatto tra lacrime, singhiozzi e quelle risatine isteriche che mi uscivano quando ripensavo ai momenti di noi due insieme.
Vado ad abbracciare i miei familiari e poi corro di nuovo da Luke e Robby.
Mi abbracciano stretta a loro e ricomincio a lacrimare, bagnando la camicia di Robby che non sembra importarsene, dato che mi stringe sempre più forte. Fingo che queste braccia siano di Jake e mi risento meglio, ovviamente in parte, perché so che quelle braccia non le potrò più riavere indietro.
Finita la messa è l'ora di andare a casa e di partecipare alla sepoltura alla quale non ho voglia di assistere, so che mi sentirei male, quindi meglio non rischiare. Non me la sento e Luke rimarrà con me, l'ho pregato di andare, ma come me ha paura, paura di scoppiare da un momento all'altro e di far scattare il finimondo.
Ho voglia di chiamare Adam, ma anche molta paura.
Decido così di inviargli un messaggio:
'Hei, sto tornando a casa. Sta sera ci sarà la sepoltura, ma penso di rimanere a casa, non me la sento'

Guardo Luke al posto del guidatore, ha deciso di venire per un paio di giorni a Sun Valley e di perdere una settimana di corsi. Non prenderà un albergo, i miei lo hanno pregato di stare da noi per ricambiare il favore ed anche perché a parere loro 'Luke è proprio un bravo ragazzo'. Su questo sicuro non ci sono dubbi, è un vero amico.
La risposta da parte di Adam non tarda ad arrivare:
'Okay, mi dispiace tanto per la cazzata fatta, che ne dici di vederci domani mattina? Ci incontriamo al parchetto vicino casa tua'
'Va bene'
' Ti amo piccola' Gli risponderei a mia volta ma non posso.
Luke mi guarda con occhi sognanti, deve essersi accorto del sorriso da ebete che mi è cresciuto sul volto.
《Avete risolto?》 Ed ecco che la curiosità ritorna.
《Ci vediamo domani mattina al parco vicino casa》.
Annuisce e sorride.
《Ti dispiace se faccio una telefonata?》 Domando infine. Devo chiamare Hellen, non ci sentiamo da una settimana.
《No, fai pure》
Gli sorrido e la chiamo.
《Pronto?》
《Hei, Hellen, sono Nicole, come va?》
《A me bene, a te?》
《Benino, sto tornando a casa, è appena finito il funerale》.
《Scusa se non sono potuta venire ma mio padre ha la macchina rotta》.
《Non preoccuparti, ora devo lasciarti》.
《Va bene, ciao Nicole》.
《Ciao Hellen》.

Arrivati a casa mi butto sul letto e, senza cenare nè cambiarmi mi addormento.
Il giorno dopo mi sveglio alle 9:00, entro nella doccia e ci resto per circa una mezz'oretta.
Mi metto il mio paio di converse bianche, un paio di shorts di jeans ed un top corto bianco di cotone con del pizzo sul fondo.
Leggo un messaggio da Adam:
'Oggi alle 10:30 al parchetto?' sorrido senza motivo...o forse un motivo c'è?
'Va bene'
Mi avvicino alla camera che per questa settimana sarà di Luke e mi accorgo che sta ancora ronfando.
Decido di andare giù a prendere la panna spry... semplicemente  per dargli il buongiorno.
Presa la panna salgo al piano di sopra e cautamente apro la porta, facendo più attenzione possibile mi avvicino e presa la mira...SPRUZZO.
《OH CAZZO》 Si sveglia così e poi inizia a ridere insieme a me.
《Buongiorno》 Ridiamo insieme.
《Non ti sporco perché so dove devi andare, per ora ritieniti salva.》
Ridacchio e lo aspetto sul suo letto mentre si va a lavare. Appena esce andiamo a fare colazione.
Oggi preparo i pancakes, il piatto preferito di tutta la famiglia, dato che dormono ancora tutti, è sabato, è lecito.
Quando tutti si svegliano mangiamo i pancake senza proferire parola, tutti con le bocche piene.
Fatta ora mi lavo i denti, mascara, correttore ed esco di casa.
Sono abbastanza agitata, e se mi farà soffrire ancora? Solo una cosa è certa: io lo amo e devo provarci, se va male pasienza.
Quando mi avvicino al parchetto trovo Adam seduto su una panchina.
Ai piedi di questa c'è una scritta fatta con petali di rose:
dove c'è scritto INFINITY...

My space💓
Hi guys, spero che la storia vi stia piacendo.
Lasciate un voto ed un commentino facendomi sapere se il capitolo vi piace.

BYE, DALILA :) 💓

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