Capitolo 37

13 2 0
                                    

Finalmente la vigilia di Natale.
Oggi è uno dei giorni più belli di tutto l'anno. Mi è sempre piaciuto il Natale, ma ancor più della festività in sè, lo stare in famiglia, l'andare a messa il giorno dopo con il miglior completo che si possiede, il pranzo dopo la messa e, ovviamente, gli scherzi della mattina.
Siamo svegli da 10 minuti,  architettando lo scherzo di questa mattina: abbiamo optato, o meglio ho optato, per delle gelatine trasparenti da mettere all'interno delle rispettive pantofole, sta volta l'ho preparato ieri sera, in modo da non fare casino come è successo qualche giorno fà.
《Stesso schema di sempre, io Jason e Nicole e Luke, Fede e Bea, ok?》 Domanda Matthew.
Annuiamo tutti e aspettiamo che torni dal piano di sotto, dato che è andato a prendere le gelatine.
Al suo ritorno ognuno va nelle rispettive stanze, sempre le stesse.
Prima la stanza di zio Paul e poi zia Trisha.
Una volta finito scendiamo a preparare la colazione per tutti, giusto per farsi perdonare.
Le reazioni sono sempre state le stesse: parenti arrabbiati per i primi 10 minuti, noi ridiamo, la nonna ride con noi e il resto delle persone arrabbiate si calmano, iniziando a ridere con noi.
Chiudiamo tutte le porte che ci separano dalla zona notte e prepariamo gli ingredienti.
《Farinaaaaa!》Urla sottovoce Jason lanciandola sull'isola al centro della stanza.
《Latteeeeee》Lo segue Matthew lanciando la busta di latte vicino alla farina.
《Mirtilliii》Continua Luke, seguendo la stessa azione.
Mi giro verso Bea e noto che guarda un po' tutti con uno sguardo... maligno? Non saprei definirlo, le mani dietro la schiena, immagino nascondendo qualcosa.
《UOVAAAAAA!》Urla lei ad alta voce lanciandole... e splash, tuorlo e albume ovunque, addosso a noi, sull'isola, pavimento, frigo, e ogni cosa i trovi a circa un metro di distanza dalla zona colpita.
《Beaa!》Urliamo esausti tutti in coro.
Lei ride, seguita poi da noi.
È una peste.
Jason prende la farina e ce la butta addosso, un po' ad ognuno, e da qui inizia una specie di "guerra di cibo".
Dopo un po' decidiamo di calmarci, per non svegliare così i nostri genitori.
Puliamo un po' e prepariamo i pancakes, poi corriamo a lavarci, fortunatamente non l'abbiamo fatto prima.
Indosso una felpa bordeaux e un leggins nero, con solo i calzini ai piedi.
《Nicole!》 Mi chiama Matthew.
《Mmmh?》Mugolo alzando lo sguardo dal cellulare.
《E se li svegliassimo con... un po' di casino?》 Sorride malvagio.
《Contiiiinua》Faccio con sguardo interessato.
《Pentole e cucchiai!》Batte le mani, felice della sua idea.
《E che pentole e cucchiai siaaaa》 Salto dalla poltroncina e scatto in piedi.
Adoro i miei cugini. La nostra maturità si abbassa a quella di un bambino di 3 anni quando siamo insieme.
Chiamiamo gli altri e ci dirigiamo in cucina.
Ci armiamo di pentole e mestoli e in silenzio andiamo in corridoio.
《Allora, al mio tre urliamo "Sveglia!" e iniziamo a fare rumore》Annuiamo tutti.
《1, 2...》
Bea lo interrompe iniziando a sbattere i suoi oggetti e a urlare 《Svegliaaaa!》
Ci mettiamo a ridere e la seguiamo.
La casa viene riempita dalle nostre urla. Dopo un po' ci fermiamo, pronti a sentire le lezioni e, come da manuale.... le urla degli adulti ci rompono i timpani.
Scappiamo in cucina e mettiamo a posto gli oggetti usati, per poi preparare di corsa i piatti con i pancakes.
Tutti scendono arrabbiati, ormai la scena è sempre la stessa, noi facciamo dei sorrisi innocenti, facendo ridere la nonna subito dopo.
La nostra cara nonna, che con la sua risata ci toglie sempre dai guai.
Iniziamo a ridere anche noi, seguiti dagli adulti.
《Mi chiedo se un giorno crescerete mai》Si mette le mani nei capelli ridendo zia Kylie.
《Io penso proprio di no》Sorride Matthew.
《Prevedibile》
Prendiamo tutti posto a tavola, iniziando a mangiare i magnifici pancakes cucinati, modestamente, da noi giovani.
《Programmi per oggi?》Domanda papà.
《Ciò che facciamo ogni vigilia di Natale》
Sorride Fede. Ormai ogni anno è una ripetizione di quello precedente, solo... migliore.
Le emozioni si ripetono e si moltiplicano, come i momenti con la famiglia.
Mi mancano tantissimo i miei amici e Adam, ci sentiamo ogni giorno, non è la stessa cosa, ma manteniamo i rapporti.
《Rinfrescami la memoria》 Fa zio Paul.
《Rimaniamo a casa, giochi da tavola, wii, cuciniamo qualcosa, o meglio, impasticciamo qualcosa e poi si vedrà》Continua indifferente Jason.
Luke guarda il tutto interessato, pronto a sapere cosa farà per il resto della giornata.
Mettiamo a posto i piatti per la colazione e ci dirigiamo in salotto, pronti per iniziare la nostra giornata.
È stupendo come tutti cambino quando si è in buona compagnia.
Io, che posso sembrare una ragazza abbastanza matura a casa, chiusa, intellettuale, silenziosa, qui divento l'esatto contrario.
Salgo sopra a lavare i denti e scendo subito dopo.
I ragazzi stanno già mettendo in mezzo diversi giochi, tra questi troviamo Monopoli, il gioco dell'oca, indovina chi e poi, ovviamente, i vari giochi per wii e playstation.

InfinityDove le storie prendono vita. Scoprilo ora