Capitolo 14

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《Nicole, Nicole svegliati, hei va tutto bene?》 Questa voce mi sveglia, apro lentamente gli occhi alla poca luce del tramonto che attraversa le finestre.

Veramente non va affatto bene...una parte di me non c'è più e non so come fare per rimediare, bhè, non sono io quella che deve rimediare ma lui, anche se niente riuscirà a farmi tornare da lui.

Ha fatto la più grande cazzata, l'unica cosa che non avrebbe dovuto fare, sì, mi ha tradita, e con chi poi? Con quella piccola...........

《Si scusa Luke, mi sono addormentata, da quanto sono stesa qui a terra?》 Ricordo solo gli strani pensieri di questa dormita, strani ma del tutto veri.

《Veramente mentre facevo la doccia ho sentito un tonfo, così sono sceso di corsa e ti ho trovata stesa a terra, sono tre ore che provo a svegliarti ma solo ora ci sono riuscito》 Spiega il tutto con un sorriso rassicurante ma allo stesso tempo preoccupato.

《Scusami se ti ho fatto spaventare, non era affatto mia intenzione, solo che... sono stata uccisa》 Non mi accorgo neanche delle parole che escono libere dalla mia bocca infatti Luke rimane un po' perplesso, non ha capito niente, non ne sono meravigliata, è più che normale, nemmeno io so cosa ho detto.

《Scusa l'ignoranza ma non capisco, insomma, tu sei qui, e, almeno che io non sia stato ucciso insieme a te e siamo nel paradiso, tu sei ancora viva》 Si gratta il capo e a quel gesto mi scappa un risolino, decido di spiegargli un po'la situazione e l'accaduto, non me ne vergogno, è quello stronzo di Adam che dovrebbe preoccuparsi per ciò che ha fatto. Se avesse tenuto veramente a me, come aveva dimostrato negli ultimi giorni, non avrebbe dovuto fare ciò che ha fatto, mentre se, al contrario, di me non se ne è mai importato, ha fatto la cosa giusta perché con questo gesto mi ha perso per sempre.

Insomma se non fosse stato per Hellen io non sarei mai stata al corrente di tutto ciò, mi avrebbe semplicemente nascosto tutto e avrebbe continuato a mentirmi fin quando io non lo sarei venuta a sapere in un altro modo, da qualsiasi altra persona.
Mi fa stare male il fatto che lui non se ne sia mai fregato niente di me, almeno credo, sono solo due giorni che siamo insieme. Le mie storie non sono mai durate tanto, ho un carattere difficile, e spesso per colpa di alcune divergenze le mie relazioni finivano presto, ma con Adam, anche se in soli due giorni, ho provato le  emozioni più forti di tutta la mia vita.
《No Luke, io sono morta dentro...una parte del mio cuore era stata rubata, ma sono venuta a sapere che è stata spezzata, non si è neanche sforzato...lo ha fatto con tanta facilità...》 Vengo interrotta dalle lacrime che ricominciano a scendere senza riuscire a fermarsi.
Due forti braccia mi stringono forti e lì capisco che Luke è abituato...ha sofferto molto, mi ha raccontato della sua famiglia, è solo ormai e dovrei essere io a consolarlo, non il contrario, ma io non sono forte quanto lui...e non parlo solo emotivamente...mi sta praticamente rompendo la gabbia toracica, ma non fa male, anzi, mi fa sentire molto meglio.
《Mi dispiace Nicole...ricorda che qualunque cosa io ci sarò》
Sorride e mi stringe ancora più forte dopo avermi dato un bacio sulla fronte.
《Grazie Luke》Gli sorrido e gli do un bacio sulla guancia a mia volta.
Veniamo interrotti dal mio cellulare, che ormai con lo schermo rotto, suona incessantemente.

Lo prendo e lo getto sul divano con le lacrime che riprendono ad uscire.
Luke mi prende il viso tra le mani e mi sussurra un: 《Va tutto bene》
Dopo aver preso coraggio, prendo il telefono e dopo un po' rispondo.
Non parlo per prima...aspetto che sia lui a iniziare.
《Nicole, hei come va? Ho saputo, mi dispiace tanto piccola, le mie più profonde condoglianze , mi manchi tanto...non vedo l'ora di rivederti, i tuoi mi hanno detto che sei andata a prenderti una boccata d'aria, hai fatto bene anche se qui si sta male senza te. Allora ...come va?》
Scoppio in lacrime...come può dire questo quando sa benissimo che non mi riavrà mai più. Si accorge dei miei singhiozzi anche se allontano il telefono dall'orecchio.
《Hei piccola, perché piangi? Ho per caso fatto qualcosa di sbagliato?》
Con questa frase Adam ha fatto risvegliare la belva che è in me...
《E me lo chiedi pure? Hai anche il coraggio di chiedermi se hai fatto qualcosa di male? Sei uno stronzo Adam ecco cosa sei...non osare neanche parlarmi più...ti vai a sbaciucchiare le tue amichette, e forse vai anche oltre e poi mi vieni a chiedere cosa hai fatto? Se pensavi che di te non me ne sarebbe fregato niente, pensavi male perché ho saputo tutto e tu mi hai perso Adam...non provare a richiamarmi mai più Adam.》
Lo lascio così, senza dargli il tempo di reagire. Io mi aspetto scuse e tu fai l'indifferente? E no caro mio...ormai non ci sarò più per te perché non si usano le persone.
Qui non posso che pensare a quanto stupida io sia stata. Sul serio la gente avrebbe avuto ragione se mi avesse detto qualcosa. Lo conosci da qualche ore e ti ci fidanzi, un applauso a me per la cazzata della storia, mi faccio pena da sola, ero tanto disperata? Sul serio sono scesa a questo livello? Che ingenua!
Tutto il discorso fatto ad Adam l'ho urlato ...sì...mentre piangevo però...ha fatto uscire il peggio di me, quella parte di me stessa che non sapevo neanche di possedere, che però mi ha reso forte come non mai.

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