Capitolo 2

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Stavo per tuffami in acqua, al tramonto, come in uno di quei film, abbracciata solo dal calore del vento della sera e dalle ultime luci del tramonto, quando ad un punto, davanti a me vedo una sagoma d'uomo...riesco ad intravedere poco dalla forma in controluce, una folta chioma riccia ed un fisico perfetto, quando si avvicina e sento il suo fiato sul mio collo. Provo una sensazione inspiegabile, un fuoco dentro che non so descrivere. Riesco finalmente a vedere di chi si tratti ...è...una musica mi distrae da questo bellissimo momento ...è la sveglia.

Questa musica non la sopporto più. Scaglio il mio telefono  a terra e si spacca quasi lo schermo...ora lo rompo e non ne compro un nuovo. Non è vero, non riuscirei mai a vivere tanto a lungo senza cellulare, anche se il mio fa attualmente schifo, rimane un qualcosa di cui ogni ragazza non può fare a meno. Rimango un po' nel letto e solo quando riprendo il telefono per controllare l'ora mi ricordo che è il primo giorno di scuola.  
Di solito non faccio mai ritardo e non ho intenzione di farlo adesso, solo che il sogno che stavo facendo era troppo bello per tornare ad affrontare la realtà. 
Fortunatamente metto sempre la sveglia mezz'ora prima dei miei familiari così sono sempre la prima anche se faccio ritardo. Lo so... sono un po' fissata ma odio essere rimproverata, e adoro stare da sola al mattino.
Entro nella doccia, con la musica alta di Four inizio a lavarmi, canticchiando ogni canzone, che, ovviamente, so a memoria.
Esco dalla doccia, indosso l'intimo e, dopo aver pettinato per lungo tempo i miei capelli, visto che quando si annodano sono sempre come un nido di uccelli, li asciugo.
Fortunatamente le mura della casa sono insonorizzate, o non avrei mai osato mettere la musica ad un volume così alto mentre tutti dormono.
Mi sarei ovviamente divertita, come del resto avrebbe fatto chiunque, ma a questo sarebbe seguita una ramanzina chilometrica e non sono proprio in vena. Indosso i panni preparati la sera precedente, che personalmente mi piacciono abbastanza e raggiungo il piano inferiore.
Oggi è una giornata molto soleggiata, ma fa piuttosto freschetto rispetto a ieri, così per colazione scelgo un té caldo ai frutti di bosco, il mio preferito, con dei biscotti. Adoro questo abbinamento, soprattutto in inverno.
Se dovessi scegliere una stagione preferita tra l'inverno e l'estate non so quale sceglierei.
L'inverno è quella stagione dove la sera ti rintani sotto le coperte tre ore prima del solito per leggere un libro o vedere un film, con un thè o una cioccolata calda in mano, chiami le tue amiche a dormire, parlando di tutto.
L'estate è tutto il contrario, fa caldo, si va al mare, ci si abbronza, si indossano vestiti leggeri, corti, svolazzanti, ci si rinfresca con un drink e per ultimo finisce la scuola.
Quando sono già pronta, i miei genitori si sono appena svegliati e mia sorella Bea mi saluta con uno schiaffetto sul braccio. La odio quando fa così, è piccola ma si crede più grande di me. Mi prende sempre in giro per la mia puntualità dato che lei è una ritardataria cronica.  
Io sinceramente me ne frego, sicuro non mi faccio trattare male da mia sorella piccola, semplicemente quando fa così la ignoro.
Anche se mi sforzassi, in alcuni casi è veramente insopportabile.
Esco di casa 20 minuti prima che suoni la campanella della prima ora, prendo le cuffiette, il telefono, la mia borsa ed esco. Le canzoni che sento sono molto energiche, sperando che mi facciano inziare bene la giornata: la prima canzone è I WANT dei 1D. Adoro questa canzone e senza rendermene conto inizio a canticchiare. Mi lascio prendere dalla musica e inizio a ballare saltellando e cantando a voce alta e con gli occhi chiusi, quando vado a sbattere contro qualcuno...  

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