Pov's Amy
Era maggio e nell'aria si sentiva già odore di estate, una calda estate che avrei preferito non arrivasse. L'anno scorso a quest'ora tutti la mattina avevamo indosso una felpa o un giubbottino per ripararsi dall'aria fresca che c'era, invece adesso già la mattina si moriva dal caldo, tutti in maniche corte, pantaloncini e tante bottigliette d'acqua con se.
Lo stesso valeva per me. Dopo il colpo di grazia di poco tempo fa, ero ritornata al college, volevo finire almeno una cosa di quelle che avevo iniziato. Non stavo più andando a lavorare anche perché se l'avessi fatto Mike e Cam mi avrebbero rinchiuso in camera mia!.
Come i mesi passavano, però anche la mia malattia andava avanti, grazie alle medicine sentivo meno dolore ma faceva male ugualmente. C'erano giorni in cui le mie gambe mi lasciavano completamente e non volevano neanche sapere di muoversi. Odiavo dover chiedere aiuto a qualcuno ma purtroppo non potevo fare diversamente.
Oltre, però, al dolore fisico, c'era anche il dolore mentale che a volte faceva più male di quello provocato dalla malattia. Sapere che in un giorno qualunque me ne sarei andata...non riuscivo neanche a parlarne con Mike, talmente avevo paura.Era il primo venerdì di maggio, e di aria non c'è n'era traccia, si boccheggiava. Ero appena uscita da un esame estenuante su ecologia e non vedevo l'ora di buttarmi sotto la doccia per sentire un po' di freschezza sulla pelle. Prima però dovevo andare in biblioteca a prendere dei libri per il prossimo esame che avrei sostenuto. Se i miei genitori e i miei amici lo avessero saputo mi avrebbero trucidato, non volevano che mi stancassi così tanto.
"Amy devi riposare!"
"Amy non puoi fare sforzi!"
"Amy cerca di dormire!"
"Amy le medicine! Mi raccomando!"
Amy, Amy, amy....a volte volevo urlare a tutti contro ma cercavo di trattenermi.
Mi diressi verso la biblioteca, quando entrai fui pervasa da un silenzio che non sentivo da tanto tempo, lo amavo.
Decisi di starmene un po' li nascosta dall'ammasso di libri che quel l'edificio poteva offrire. Andai verso un piccolo corridoio in cui c'erano libri sul l'anatomia degli animali. Presi un libro che faceva al caso giusto per l'esame che dovevo sostenere e mi sedetti per terra. Appoggiai la schiena al muretto, mi misi le cuffiette e schiacciai sul cellulare play e partì la canzone dei Nickelback S.E.X, incrociai le gambe e iniziai a leggere e prendere appunti.
Sfogliavo pagine su pagine e mi appassionai subito a ciò che stavo studiando, quelli che mi guardavano mi potevano prendere per pazza, ma con la musica a palla nelle orecchie e studiare mi fece sentire una ragazza come tutte le altre. Ad un tratto alzai la testa per stirarmi il collo ma rimasi bloccata. Appoggiato allo scaffala con le gambe e braccia incrociate c'era il ragazzo più bello di cui mi ero innamorata...Mike.
Disse qualcosa che però non capii
-Cosa?-urlai
Si indicò con un dito l'orecchio e mi accorsi subito che si riferiva alle mie cuffiette. Le tolsi subito.
-Cos'hai detto?-chiesi a voce più bassa
Lui si avvicinò a me e si sedette a gambe incrociate davanti a me
-Che cosa stai facendo?-chiese
Mi guardai i libri sulle gambe e li chiusi posandoli di fianco a me
-Sto studiando per l'esame che devo dare la prossima settimana-dissi indifferente
Aggrottò la fronte e assunse un espressione che oramai vedevo sui volti di tutti
-Ma ne hai appena dato uno!-disse come se l'idea di darne un altro fosse da pazzi
-Lo so ma la prossima settimana ne ho un altro-dissi tranquillamente
Sentii un suo sospiro e mi preparai a ciò che stavo per sentire, per la centesima volta
-Amy dovresti riposare più che puoi! Dare due esami...-
Basta non ne potevo più, ero stufa di sentirmi dire quello che dovevo è quello che non dovevo fare.
-Dare due esami è il mio compito! Non posso starmene a casa incollata alla TV!-dissi alzandomi in piedi per andare a posare il libro
-Beh invece sarebbe proprio quello che dovresti fare-disse alzandosi
Mi girai per guardarlo torva
-Andiamo Amy! Lo sai che non puoi fare sforzi!-disse avvicinandosi a me
-Studiare non è uno sforzo! A me piace! Quindi lo faccio-dissi sorpassandolo per prendere la borsa che avevo lasciato per terra
-Invece non lo dovresti fare! Dovresti..-
Non c'è la facevo più a trattenermi, ero stanca e stufa di sentire tutte queste cazzate
-Dovete smetterla tutti quanti di dirmi cosa devo o non devo fare! È la mia vita e decido io quello che voglio e non voglio!-dissi con voce alta
-Lo diciamo solo per il tuo bene!-disse ad alta voce. Potevo vedere che si stava incazzando anche lui ma poco mi importava in quel momento. Doveva capire che non ero un burattino
-E lo apprezzo ok? Ma sono stanca di sentirmi dire tutte queste cose! Sto bene ok? Non vi dovete preoccupare-dissi
I suoi occhi di scatto piombarono su di me e mi sentii piccola. Sembrava volesse mangiarmi.
-Non ci dobbiamo preoccupare?! Amy ti rendi conto di quello che ti sta succedendo?!-disse ad alta voce
Ad un tratto sentimmo una signora
-Shhhh se dovete urlare fatelo fuori-disse
Presi la mia borsa e me ne andai, sentii i passi di Mike dietro di me. Quando uscimmo decisi di non voler continuare quella stupida conversazione
-Amy!-sentii urlare e mi girai
-Che vuoi?-dissi incazzata. Volevo andare via da li
-Dove vai?-chiese
-Non lo so...in giro-dissi incazzata. Volevo andare via da li
-Devi andare a casa...-
Lo interruppi urlando a squarciagola un..
-Basta!-
Mi guardò sorpreso
-Piantala di dirmi cosa devo fare! Lo so io ok? Non sono un giocattolo da telecomandare!sono umana! Quindi smettila di darmi ordini!-dissi
-Tu non capisci la situazione vero?-disse
-Quale situazione?!-chiesi ad alta voce
-La tua!-urlò
-La mia?! Sto bene Mike!-dissi urlando
-No! Tu stai morendo! Credi che io mi diverta a vederti svenire o rimettere per tutta la notte?! Fidati avevo altri progetti per noi due! E sto cercando di trattenerti il più a lungo possibile qui con me ed è per questo che mi comporto così. Ma tu non fai altro che complicarmi le cose!-disse urlando
-Beh tu complichi me invece!-dissi
-Beh scusa se voglio vederti vivere invece che vederti in una bara a cui non potrò più parlare, a cui non potrò più dire che amo più della mia stessa vita! Quindi io mi comporterò così finché sentirò ancora il tuo cuore battere! E niente o nessuno mi farà cambiare!-urlò
Quelle parole mi colpirono nel profondo. Sapevo che prima o poi si sarebbe sfogato, avrebbe detto quello che pensava e sapevo che mi avrebbe fatto male. Non per quello che mi aveva appena detto ma per quello che si sentiva dentro.
Rimasi lì a fissarlo mentre il suo respiro si regolarizzava piano piano.
Sentii una sua piccola risata amara e poi disse quello che mi ero aspettata fino a poco tempo prima
-Mi dispiace se ti senti come in gabbia, quindi forse è meglio che io ti lascia andare-disse con tono stanco
Aggrottai la fronte -Che vuoi dire?-chiesi con voce tremante
-Che io non so più come aiutarti. E se quello che sto facendo non va bene...allora forse è meglio che non faccia più niente-disse
-Vuoi dire che è finita?-chiesi con il cuore che mi batteva a mille
Scosse la testa e potevo vedere i suoi occhi lucidi -Tanto sarebbe finita ugualmente...-
No no no...
-Non è vero-dissi in un sussurro strozzato
-Tu morirai!-urlò guardandomi -Ho provato a cercare di non pensarlo ma è la realtà! È fa male...tanto-disse
-Mi dispiace-dissi.
Era l'unica cose che riuscii a dire perché il resto mi morì in gola
-Già...ma dovevi immaginarlo che sarebbe finita così-disse in tono freddo.
Lo stesso tono che avevo sentito a capodanno durante la cena.
Mi fece male e tanto...
Ci guardammo per l'ultima volta e poi lo vidi andare dalla parte opposta della mia. Se ne stava andando con la sua freddezza, portandosi con se anche il mio cuore.
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Il Mio Opposto Perfetto#LoveCoupleSeries3
ChickLitAmy è una ragazza timida, chiusa e riservata che ha un passato diverso da tutti i comuni ragazzi universitari anche se non lo da a vedere e ancora adesso la sta tormentando. Ma un giorno fa una conoscenza che le cambierà la vita. Mike il suo opposto...