Il Mio Opposto Perfetto#LoveCoupleSeries3

Staccare

Pov's Mike
-Siamo i campioniiii!!!!!!-urlarono tutti i giocatori di basket attorniati da tutto il campus e da ragazze che una volta trovavo sexy da morire ma ora...
Ad un tratto sentii Jhonny e Zack prendermi dalle gambe e sollevarmi, in quel momento avrei voluto tirare un cazzotto a entrambi ma li lasciai fare, potevo sentire applausi su applausi, facevo finta di niente e esultavo con loro ma dentro ero vuoto.

-Capitano sta sera offri da bere a tutti?!-disse Zack e tutti gli altri lo incitarono.
Scossi la testa -No dovrete festeggiare senza di me-dissi mentre mi mettevo la maglia, quando mi girai vidi tutta la squadra fissarmi sconvolta.
-Cosa? Ma abbiamo vinto la partita più importante della stagione! E tu non vieni a festeggiare?!-disse Jhonny
Feci spallucce e chiusi l'armadietto
-Potete farcela anche senza di me-detto questo mi fiondai fuori dallo spogliatoio.
Quando arrivai all'uscita vidi fuori tutti gli studenti del college che scherzavano e ridevano tra di loro e non vedevano l'ora che la squadra uscisse per esultare un ennesima volta.
Non c'è la potevo fare ad affrontare quell'ammasso di fans sfegatati.
Una volta non aspettavo altro che quel momento, uscivo e facevo le mie solite battute a cui tutti ridevano ma adesso quelle battute non erano altro che merda detta da un coglione
Mi sto commuovendo! Finalmente non devo più insultarti, ci pensi già tu!
Coscienza vaffanculo!
Ecco appunto!.
-Mike-mi sentii chiamare da dietro e mi voltai era Jhonny.
Si fermò a un metro di distanza da me
-Non esci?-disse serio indicando con il capo la folla fuori.
Mi voltai per guardarli e poi scossi la testa ritornando con lo sguardo su di lui.
-Ti manca?-chiese
Da morire... Anche se la conoscevo da poco non riuscivo a togliermi dalla testa i suoi occhi, i suoi capelli, il rossore sulle guance quando le dicevo qualcosa di un po' spinto o un semplice complimento, mi mancava la sua timidezza...cazzo mi mancava e basta.
-Un po'-dissi facendo una smorfia con il naso
Jhonny annuì lentamente e poi disse qualcosa che mi spiazzò
-Forse ti sembrerà una frase fatta ma Mike...puoi amare chi vuoi ok?! Ma più di tutti ama chi ti ricambia! E da quello che ho capito con lei non è così, ed è stupido che tu stia così male!-disse serio.
Non sapevo che rispondere, le parole oramai non valevano più un cazzo da quando Amy mi aveva detto...
Perché non mi piaci!
Scossi la testa cercando di dimenticare quella frase.
-La porta sul retro-disse distogliendomi dai miei pensieri
-Eh?-chiesi non capendo
-Esci dalla porta sul retro, qui ci pensiamo noi-disse
Mi avvicinai e mi diede una pacca sulla spalla
-Grazie Jhonny-dissi
Lui annuì e andò verso quelle porte che non avevo il coraggio di aprire.

-Ehi ma non sei a festeggiare?!-chiese Riley quando entrai nell'appartamento.
Vidi che era intento a studiare sulla poltrona con una birra in mano.
Scossi la testa e andai a prendere una birra anch'io per poi sedermi sul divano stendendo le gambe sul tavolo di fronte a me.
-Pensi a lei?-chiese ad un tratto
Bevvi un sorso di birra per poi rigirarmela sulla mano
Continuamente! Volevo rispondere.
-Si...-sussurrai
-L'hai più sentita?-chiese
Scossi la testa
Solo a lui e Jhonny avevo raccontato cosa era successo e stranamente non mi presero per il culo come al solito, questa volta erano diversi.
-Perché non provi a chiamarla?-chiese
Feci una risata amara
-Si per poi lasciarle uno stupido messaggio sulla segreteria...e sinceramente non saprei neanche che cazzo dirle dato che non le piaccio...-scossi la testa al solo pronunciare quelle parole.
Non ero sconvolto tanto dal fatto che mi avesse urlato quella frase ma dal fatto che nei suoi occhi avevo letto qualcosa di diverso da quelle stupide parole. Ero convinto che non era così ma lei...cazzo lei riusciva a farmi impazzire!
-Sai che non è così!-disse chiudendo il libro
-Oramai non so più niente...-dissi ed era vero...
Lo sentii sospirare
-Senti, Bryan ha portato a Chicago Cam, perché non ti prendi una pausa e vieni anche tu!-mi propose
-A Chicago? A fare che?-chiesi scettico
Alzò le spalle -Quello che vuoi ma almeno stacchi un po da questo posto e magari dopo ti sentirai meglio!-spiegò
Beh non aveva tutti i torti, staccare non mi avrebbe fatto male e poi di esami non ne avevo più, ma lei...
E basta!!!!
-Si perché no?!-dissi bevendo un sorso di birra.

-Mike muovi il culo o faremo tardi!-urlò Riley dalla sala.
Stavo chiudendo la valigia quando lo sentii dietro di me
-Mike muoviti!-disse ancora
-Oh ti calmi! Sei peggio di una moglie in procinto di partorire!-dissi prendendo il borsone dal letto.
Quando mi girai vidi che mi guardò sorpreso
-Hai detto la tua prima cazzata da non so quanto tempo!-disse in tono sarcastico portandosi una mano al cuore.
Alzai gli occhi al cielo
-Muoviti coglione-dissi andando verso la porta.
-Adesso chi è quello che sta per partorire?!-.

-Benvenuto a Chicago-disse spegnendo il motore della macchina.
Mi guardai intorno per poi scendere dall'auto. Era sera e tutti i palazzi erano illuminati, ma non mi sorpresi più di tanto dato che New York aveva più luci.
Ad un tratto vidi una coppia baciarsi sotto un lampione, li vidi ridere e scherzare e non resistetti alla loro felicità. Presi un po di neve che era posata su un muretto li vicino, l'appallottolai e gliela tirai ma colpì solo il lampione. I due mi guardarono come se fossi impazzito
-Andate a casa a fare quelle stronzate!-
-Mike calmati!-disse Riley piombando dietro di me
I due si allontanarono sicuramente bestemmiando
-Bestemmiate pure! Qui c'è gente che soffre-urlai verso la loro direzione
-Mike..ma che cazzo fai?!-disse Riley
Secondo te? Che facevo?! Stavo di merda, non facevo altro che pensare a lei, al nostro primo e ultimo cazzo di bacio e nel frattempo vedevo due che se non li avessi fermati sarebbero andati oltre a un bacio.
-Secondo te?! Ma li hai visti?-dissi indicando praticamente il vuoto perché quelli erano spariti
-Ok ho capito che stai di merda ma non puoi tirare palle di neve a tutti quelli che sono felici!-disse
-Se no la pianti di essere così saggio il prossimo a cui tirerò una palla di neve sarai tu!-detto questo mi avviai verso quello che per non so quanto tempo sarebbe stato il mio pseudo alloggio.