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Quando vidi Minho in quello stato corsi subito da lui e Alby. Newt e Gally mi raggiunsero immediatamente.
-Cosa é successo, vi ha attaccati un Dolente?!- chiesi ad Alby aiutandolo a poggiare delicatamente Minho a terra.
- No, ci siamo arrampicati su un muro cercando una via di fuga ma siamo caduti: io mi sono ferito al braccio e lui ha picchiato la testa-
Non avrebbe dovuto dirmelo: mi allarmai subito.
-Per cominciare riposati e portiamo dentro Minho- disse Newt:- Ci racconterai tutto una volta che vi sarete ripresi-.

Eravamo in una capanna, la stessa in cui avevano portato anche me, Minho era svenuto nel letto. Da quanto ci aveva detto Alby, non aveva picchiato la testa in un modo troppo brusco ma noi non sapevamo nulla di questo genere di cose.
Avevamo curato le ferite e le avevamo lavate per evitare che si infettassero a tutti e due ma non sapevamo quanto fossero gravi e la cosa mi preoccupava.
- Ma cosa vi salta in mente?!- stava urlando Newt:- Potevate farvi male sul serio!-
-Newt cerca di calmarti- gli dissi:- Non stai aiutando per niente e poi non sei stato proprio tu a dire che si dovevano riprendere?-
-Si ma...-
-Senti andiamo a prendere una boccata d'aria- gli dissi interrompendolo e spingendolo fuori. Alby era abbastanza sconvolto e non serviva qualcuno che peggiorasse la situazione, anche se si trattava di Newt.
Quando fummo abbastanza lontani mi fermò e mi disse:- Tu lo sai che il loro comportamento é stato pericoloso e avventato, vero?-
- Si, lo so ma prima di sgridare Alby in quel modo dovresti aspettare che si tranquillizzi un attimo e lasciare il tempo a Minho di svegliarsi, così potremmo parlare con tutti a due con calma... Anche tu ti dovresti calmare un po'!-
Mi guardò un attimo prima di rispondere e poi disse:- Va bene, hai ragione...-
- Già, lo so!-

I muri si erano ormai chiusi e io e Newt avevamo preso la cena per tutti e l'avevamo portata alla capanna. Avevamo mangiato tutti insieme, anche Gally era rimasto con noi: a quanto pare l'aveva anche lui un po' di sensibilità.
Io ero rimasta vicino a Minho tutto il tempo e gli tenevo la mano anche se era ancora svenuto. Per quanto mi piacesse Newt non avevo intenzione di lasciare andare la mano di Minho nemmeno un minuto.
Alby stava dicendo di come era andata all'interno del labirinto ma io non lo ascoltavo: non vedevo l'ora che Minho si svegliasse.
-La prossima volta che entrate lí dentro dovrete stare più attenti- disse Newt che si era finalmente calmato anche se sapevo che stava cominciando ad odiare quel posto con tutto se stesso.
Avevo già capito che tipo era Newt: simpatico, gentile, solitamente calmo e che avrebbe dato tutto per i suoi amici ed era per questo che ora odiava il labirinto. Il labirinto aveva fatto del male a Minho e Alby e lui questo non lo poteva accettare e nemmeno io, in fondo loro, adesso, erano anche amici miei!
Ma cosa ci potevo fare? Di sicuro non potevo pregarli di non fare niente che potesse metterli in pericolo: quel posto era un pericolo. E ad ognuno di noi poteva succedere qualcosa in qualsiasi momento. Eravamo tutti fregati.
-Forse non dovremmo entrare dentro il labirinto come se niente fosse: dobbiamo avere un piano- dissi guardando Minho che riposava.
-Che intendi dire?- mi chiese Alby.
-Intendo dire che non possiamo entrare senza sapere cosa fare o dove cercare. Mi avete detto che il labirinto cambia tutte le notti, magari é proprio questa la soluzione. Dovremmo cominciare a scriverci tutti i cambiamenti e lavorarci su, può darsi che troviamo qualcosa-
-Ha ragione- disse Minho.
Tutti noi sbarrammo gli occhi e lo guardammo.
-Minho! Stai bene?!- chiese Newt avvicinandosi.
-Si ragazzi, sono ancora vivo- rispose debolmente ma con un sorriso.
Non resistetti: scoppiai a piangere.

Maze Runner- #IGiveYouMyHeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora