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Mi alzai all'alba appena in tempo per salutare Alby e Gally che entravano nel Labirinto.
Nonostante tutto quello che era successo non volevamo perdere tempo prezioso così era ricominciata la ricerca di una via di fuga, ma questa volta i ragazzi avevano intenzione di annotarsi ogni piccolo dettaglio.
Io e Newt eravamo già svegli Minho invece no, però decidemmo che era meglio lasciarlo riposare.
Tra me e Newt si era creato uno strano imbarazzo dalla sera precedente, quando ero stata tutto il tempo vicino a Minho, ma non avevo tempo di pensarci: dovevamo trovare un luogo abbastanza appartato per costruire la nuova capanna.
Dopo esserci consultati per almeno due ore trovammo un posto adatto: sotto la collina del muro dei nomi, proprio vicino all'entrata di un bosco.
In quello spazio non battevano nemmeno i raggi del sole e non era sotto gli occhi di tutti: perfetto!
Tornammo da Minho che nel frattempo si era alzato e aveva mangiato qualcosa.
-Come ti senti?- gli chiesi appena lo vidi.
- Solo un leggero mal di testa, non preoccuparti-
Ero molto preoccupata, ma dopo tutto quello che gli era successo decisi che non era il caso di spaventarlo ulteriormente dicendogli che poteva aver subito un trauma cranico, il fatto che fosse in piedi bastò a farmi cacciare via quell'orribile pensiero dalla testa.
Io e Newt gli facemmo vedere il posto in cui dovevamo cominciare a costruire e ci mettemmo subito al lavoro.

Iniziammo a lavorare e Newt chiese a me e Minho:- Allora, vi state trovando bene voi due eh? Intendo che siete diventati subito grandi amici.-
Io e Minho ci guardammo perplessi... Era geloso?
Minho sembrò leggermi nel pensiero perché alzò le spalle, io dissi:- Bhe, la verità é che ieri mi ero un po' preoccupata, tutto qui-
Seguì un silenzio che mi sembrò durare un'eternità.
Alla fine l'imbarazzo scomparve del tutto: eravamo davvero impegnati sul nostro lavoro e non avevo intenzione che l'imbarazzo rovinasse i nostri rapporti, cosí ricominciammo a fare battutine e ridere.
Questa parte del carattere dei miei amici mi piaceva molto di più e poi, se Newt era davvero geloso significava che gli piacevo.
E inoltre, devo ammetterlo, ci godevo a vederlo così geloso!

Al tramonto, quando ritornarono i ragazzi, ci raccontarono di tutti i cambiamenti del Labirinto e ci fecero vedere tutte le mappe che avevano fatto.
Minho disse che, una volta che si fosse completamente ristabilito voleva ritornare lí dentro e io in un certo senso riuscivo a capire perché insistesse: non voleva lasciarsi sconfiggere da tutto questo, doveva farlo anche per se stesso oltre che per tutti noi.
Nessuno di noi obiettò.
Noi avevamo quasi finito di costruire la capanna, ci eravamo dati tanto da fare e a me non era pesato per niente: mi piaceva lavorare con Minho e Newt.
Soprattutto con Newt ma l'indomani  sarei dovuta tornare a coltivare con Minho.
Si doveva riprendere del tutto e non volevamo che facesse tanti sforzi anche se l'idea di lavorare sola con lui non mi dispiaceva per niente, mi mancava scherzare con Minho era così divertente!
E poi non potevo di certo ignorare il fatto che era un gran figo.
Non sapevo se provavo qualcosa piú per lui che per Newt ma di una cosa ero sicura: nessuno di loro due mi avrebbe mai tradita e loro avrebbero sempre potuto contare su di me in qualsiasi occasione.
In un certo senso ora eravamo tutti un grande famiglia dato che nessuno di noi si ricordava nulla del proprio passato: io avevo solo loro.

Maze Runner- #IGiveYouMyHeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora