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Quando mi risvegliai ero ancora più terrorizzata di prima.
Come ci ero finita in quel letto? Ma soprattutto...
Chi é che aveva cambiato i miei vestiti?!
Non sapevo dove mi trovavo e qualcuno mi aveva cambiata senza che io lo sapessi, quel che si dice un bell'inizio.
Ora indossavo una miglia nera e dei pantaloni grigi. Mi domandai come facessero quei ragazzi ad avere dei vestiti adatti a me, poi realizzai: erano stati loro a cambiarmi.
Bene... Non sapevano nemmeno il mio nome e già si sentivano in diritto di spogliarmi.
Mentre pensavo al tragico fatto entrarono, però questa volta erano solo in tre: il biondo, l'asiatico e il ragazzo di colore.
Non appena li vidi, saltai in piedi come una molla, presi il primo coltello che avevo sotto mano e lo puntai contro di loro.
Vedendo la mia reazione indietreggiarono e alzarono le mani in segno di resa, era chiaro che non avevano intenzione di uccidermi ma io mi sentivo più protetta con quel coltello.
- Non vogliamo farti del male- disse il biondo- fidati di noi, può darsi che non ricorderai il tuo nome e...-
- Ariana- lo interruppi:- Mi chiamo Ariana- avevo le mani sudate e il cuore mi batteva a mille, dovevo sembrare una pazza. Il biondo continuò:- Io mi chiamo Newt, e loro sono Minho e Alby- disse indicando rispettivamente l'asiatico e il ragazzo di colore.
Minho avanzò di un passo e disse:- Sappiamo come ti senti, ci siamo passati anche noi-, avanzò ancora di un passo e io impugnai piú forte il mio coltello.
Newt allora disse:- Ariana calmati, so che per te é difficile farlo in questo momento ma fidati di noi, abbassa il coltello-.
Non sapevo cosa fare: da una parte avrei dovuto diffidare di loro ma seguii ciò che diceva il mio cuore e abbassai il coltello.
Venne avanti Alby e parlò:- Ciao Ariana- quel ragazzo era più grande degli altri e trasmetteva sicurezza, si vedeva lontano un miglio.
- Io non so come farti stare meglio ma prenditi il tempo che ti serve, ora noi dobbiamo andare fuori, tu se vorrai ci potrai raggiungere quando ti sentirai pronta-.
Si vedeva che stava cercando di mettermi a mio agio, gliene ero infinitamente grata.
I ragazzi uscirono e io rimasi sola.

Dopo pochi istanti tornò Minho e sorridendo mi disse:- Se ti fa stare più tranquilla puoi tenerti il coltello ok?- mi fece l'occhiolino e uscì.
Simpatico pensai, era riuscito a farmi tirare fuori un sorriso ed era figo. Ma non era Newt.
Avrei voluto che fosse stato lui a farmi la battutina.
Non sapevo il perché ma quel ragazzo mi attirava.
Sospirando mi ributtai sul letto, ero ancora debole e avevo fame.
Decisi di prendere il tempo che volevo come mi era stato detto ma non aspettai molto prima di raggiungere gli altri: ero determinata a scoprire perché ricordavo così poco.

Maze Runner- #IGiveYouMyHeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora