CAPITOLO 2

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//parla Gianluca//
Mi giro, verso il pubblico che non c'è, ma ecco 2 ragazze infondo che ci guardano cantare...
Si gira anche Piero, e prontamente le chiama. Loro si affrettano e lei...
Lei dai capelli mossi, spostati dal vento, così chiari ma scuri allo stesso tempo, non è un colore unico, ma sfumature, sfumature di colori bellissimi, bellissimi come lei, dal sorriso accentuato, dagli occhi profondi... Si avvicina, sempre di più, gli occhi grandi occhi sfumati, di un azzurro cielo e mare, azzurro intenso, azzurro... E poi lei eccola che sale, sale con me, con noi sul palco...
"Come ti chiami?" Le chiedo
"Elisabetta" risponde, una risposta timida ma sentita. È così stupenda, sempre più che la guardo, mi accorgo di particolari...
"Valentina", risponde l'altra
"Quanti anni hai" chiede Ignazio
"Che domande Igná, non si chiede l'età a delle signorine!"
"22, oggi è il mio compleanno"
//parla Elisabetta//
"Auguri bedda!" Mi dicono Ignazio e Piero.
Ma lui no...
Si avvicina a me, si avvicina fino a che le sue braccia si spalancano è un abbraccio corposo mi avvolge. Una forza mi travolge, le sue braccia, così sicure, mi sento protetta tra lui.
"Auguri Eli" mi sussurra all'orecchio
"Grazie Gian" gli risponde, è così dolce.
"Volete venire con noi in camerino?" chiede Ignazio.
Intanto Valentina, non aveva smesso di fissarlo ma lui non le dava molto peso, spero non ci rimanga male.
Arriviamo ad un corridoio, "Iganzio Boschetto", Ignazio entra, "Valentina vuoi venire dentro?" Lei entra...
"Barone Piero" e Piero entra...
Fino a che eccolo "Gianluca Ginoble"
"Prego, prima le signore" mi dice, io sorrido e entro.
Lui posa il cellulare sul tavolo e si siede con me su un divanetto.
Si stringe a me, ma io non lo respingo, voglio rimanere attaccata a lui, al mio Gian.
Suona il suo cellulare, si stacca da me, maledirei sul posto quella persona; prende il cellulare e va in bagno, io rimango seduta, ad aspettarlo.
// parla Gianluca//
Sento la suoneria del mio cellulare, no, non ora non voglio allontanarmi da lei. Guardo, no, non ora, vado in bagno, non voglio mi senta.
Io: pronto
M: pronto amore mio come va?
Io: ciao, a...more, non molto bene
M: che è successo Gian mio?
Io: senti, non ti arrabbiare
M: amore cosa?
Io: mi dispiace ma, non provo più nulla per te
M: - si sente piangere -
Io: non fare così
M: tu-tu-tu-tu
Dovevo farlo, è ormai da un mese che continuo questa storia per nulla...
Apro la porta... Ma la stanza è vuota
"Ely?" Non risponde...
Deve avermi sentito...
//parla Elisabetta//
Esce dalla stanzetta, entra in bagno, ma la porta è aperta...
G: ciao amore...
Come, ho potuto, come ha potuto, esco dalla stanza
Voglio avvisare Valentina che vado, ma esce dal suo camerino Piero
P: hei... Betta vero?
Io: ciao Piero
P: che hai?
Io: no niente
P: vieni dentro, e dimmi...
Entriamo nel suo camerino, ci sediamo, lui mi sta accanto
Io: ho sentito Gian parlare con la sua ragazza... Mi sentivo di troppo
P: non l'ha ancora lasciata?
Io: a quanto pare...
P: è ormai un mese che vuole lasciarla ma lui non trova mai l'opportunità...
Mi dispiace che ti abbia illuso
Io: non fa nulla, né ero abituata
P: - mi stringe a se-
Le sue braccia, mi sento sicura... Ma Gianluca....
//parla Piero//
Come può Gianluca non aver ancora lasciato Marta... Ma ora basta, non voglio he soffra... Non oggi, il giorno del suo compleanno
"Che fai oggi?" Gli chiedo
"Per cosa?"
"Per il tuo compleanno, ma che domande!?"
"È ormai da anni che non lo festeggio"
"Come?, dopo il concerto ti va di venire con me e gli altri, a fare un giro... Almeno un po di compagnia e 4 risate, almeno oggi!"
"Ok" mi sorride, è così bella anche con un sorriso accennato, gli sorrido e la stringo ancora di piú

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