CAPITOLO 7

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"Non posso, ho fatto già troppo"
Esco dalla stanzetta, piangendo ancora e pensando alle parole che mi  ha detto.
Sento una mano sulla spalla, mi giro di scatto, e vedo Gian. Anche lui è a pezzi per la notizia di Piero.
Senza che me ne accorga, si avvicina a me, con le sue labbra dolci e sensuali, mi dà un bacio, un bacio corposo, costruito, passionale, mi sento brividi per tutto il corpo, incominciamo a stringerci in un abbraccio; prendiamo un piccolo respiro e poi ci rifiondiamo ognuno sulle labbra dell'altro.
"Ha bisogno di te in questo momento" mi dice
"Non posso vederlo così "
"Abbiamo tutti bisogno dei tuoi consigli"
"Ma io"
"Ne abbiamo bisogno"
E mi guarda con quegli occhi, che anche se distrutti, pieni di speranza, passione e anche paura. Un mare in tempesta, ma basta un pizzico di rassicuratezza perché si plachi tutto.
"Anche io ho bisogno di voi"
Mi sorride, un sorriso accennato, ma pieno di felicità.
Mi mette il braccio sulle spalle e ritorniamo.
"Sono tornata per restare" gli dico
"Domani mi operano" dice Piero
Gli occhi mi si gonfiano, non posso farne a meno
"Se piangi tu piango anche io" mi rincalza Piero
Faccio un sorriso, forzato.
"Ragazzi andate a casa mia, sto io con lui" e gli do le chiavi
"E tu?"
"Dormo con lui, voi andate a casa, rinfrescatevi, riposatevi e tornate domani"
"Ma noi"
"Andate"
Escono con le chiavi e vanno a casa mia.
"Vieni sul letto con me"
"Non voglio schiacciarti"
"Non ho paura se resti qui,
Perché l'amore mi chiude gli occhi"
"L'hai voluto tu"
Lui si scansa e mi fa posto, mi abbraccia, e io lo abbraccio
"Vorrei baciarti adesso si
Vorrei che fosse così"
Ci avviciniamo entrambi, le nostre labbra si uniscono, un bacio, più di un bacio, la passione fatta in una perla. Mi sento sicura, al riparo, sento la sua paura e il suo dolore, lo sento teso, timoroso.
"Hai paura?" Mi chiede
"Andrà tutto bene"..."te lo prometto"
Mi stringe a se, appoggia poi la sua testa sull'incavo del mio collo, lasciandomi piccoli baci umidicci.
Ci addormentiamo insieme
//parla Piero//
Mi sento la spalla bagnata, mi sposto appena e vedo i sui occhi gonfi.
"Ei piccola"
"Non v" gli metto un dito sulla bocca
"È tutto ok, sarebbe successo comunque "
"Ma io"
"Niente ma, andrà tutto bene"
Annuisce con la testa, e ritorniamo a dormire, come prima.
Un infermiera ci sveglia alle 6.30, mi misura la temperatura, il battito, la pressione, mi cambia la flebo, e ci lascia il foglio dell'intervento che avremmo dovuto fare in mattinata.
//parla Elisabetta//
Vado un attimo in bagno, mi sistemo e nel frattempo arrivano i ragazzi.
"Buongiorno" gli dico
"Buongiorno Eli"
Gianluca mi dà un piccolo bacio e io lo assecondo anche se vedo lo sguardo torvo di Piero.
"Ti abbiamo portato una brioche e un cappuccio"
"Non dovevate"
"Mangia che ne hai bisogno"
Mi siedo sulla sedia, apro il sacchetto e faccio colazione.
"A che ora c'è l'intervento?"
Gli passo il foglio
"Dalle 10.30 alle 13.30" finisce la frase Gian "ma ti verranno a chiamare alle 9.45"
"Hai più di 3 ore vai a casa"
"Non lo lascio qui da solo"
"Vai a riposarti"
"Voglio esserci quando si sveglia"
"L'intervento dura 3 ore più 45 minuti prima e 2 ore dopo per l'anestesia, credi che in quasi sei ore c'è la fai?"
"Non voglio andare"
"Vai, ti avviserò quando mi sveglio" mi dice dolcemente Piero "ne hai bisogno"
"Solo perché me lo dici tu, però aspetto che ti vengono a prendere"
"Ok, ma poi..."
"Si sì vado a casa"
Si fanno le 9.45 e un'infermiera viene a prendere il suo letto, io lo accompagno fino alla sala, poi ci bloccano fuori.
"A dopo ragazzi"
"A dopo Eli"
"A dopo cucciola" e mi dà un bacio. Esco e vado a casa a sistemarmi

L'amore si muoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora