CAPITOLO 8

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Torno a casa, mi faccio una doccia.
Ignazio e Gianluca hanno già sistemato casa, che dolci.
Mangio qualcosa e ne prendo un po' così che mangino anche loro.
Risalgo in macchina diretta all'ospedale.
Salgo di corsa sul reparto, li vedo parlare con un'infermiera.
"Ciao ragazzi, che succede?"
Vedo le loro facce stravolte
"Complicanze, non uscirà tra poco"
Mi sento trafiggere da dietro, come un colpo d'accetta.
"Voglio entrare"
"Non si può piccola"
"Piuttosto mi metto 300 camici e mascherine ma vi prego" guardo l'infermiera e lei mi guarda con aria dolce. Si gira e rientra in sala operatoria.
Dopo circa 10 minuti ritorna con dei camici, mascherine, bandane, guanti.
"Toglietevi tutte le cose di metallo che avete, mettetevi queste è entrate ma non fate nulla, state alla parete"
Annuiamo e facciamo quello che ci dice. Entriamo in sala, ci mettiamo in disparte.
Vedo Piero, su quel letto. Gli hanno tolto gli occhiali, ora ha gli occhi chiusi. Il tempo scorre, con il rumore del battito del suo cuore tramite la macchina.
Ad un certo punto silenzio...
...
...
Stringo forte la mano di Gianluca che si stacca, mi attacco così ad Ignazio che tiene la presa.
I dottori si muovono velocemente sul suo corpo. Provano qualche scarica
...
...
...
Si risente quel rumore assillante ma sicuro.
Tiriamo tutti un sospiro di sollievo.
"Scusate ma io esco, non riesco a reggere tutto questo " ammetto
E senza obiezioni esco dalla sala, mi tolgo tutto.
Vedo arrivare una signora, un signore e due ragazzi. Metto a fuoco e vedo i genitori di Piero e Francesco e Mariagrazia.
Corro verso di loro.
Mi guardano male ma non mi importa, mi fiondo sulle braccia di Eleonora e incomincio a piangere.
Mi stacco subito
"Mi scusi, non vol"
"Tranquilla, piacere Eleonora"
"Piacere, io sono"
"Silvia" dice Francesco "Piero ci ha parlato di te, io sono Franz"
"Io Mariagrazia"
"Gaetano"
"Come sta mio figlio"
"Non sono riuscita a rimanere dentro con gli altri, ma sa bene"
"Gian e Ignazio sono dentro?" Mi chiede Gaetano
"Si siamo riusciti ad entrare ma io sono uscita perché non riuscivo a vederlo così"
"Tranquilla"
"Scusate, Piero vi ha detto di me?"
"Si, ci ha detto che avrebbero dormito a casa tua perché l'hotel aveva cancellato la camera"
"A ok"
"E ha detto altro" dice Franz
"Tipo"
"Te lo deve dire lui"
Mi scappa un sorriso
"Mio fratello ha ragione, sei più bella quando sorridi...ops"
Divento rossa, per fortuna arriva un'infermiera
"Non ci sono complicanze, tra poco potrà uscire"
Tiriamo tutti un sospiro di sollievo.
"Avete fame?"
"Un po' dice Gaetano"
Prendo il sacchetto con dentro quello che avevo portato per Gian e Ignazio
"Non è molto, ma se volete"
"Sei gentilissima"
Ci andiamo a sedere e mangiamo quello che ho portato
"Come mai, dico... Piero è qui?" Chiede timorosa Mariagrazia
Gli racconto la verità, del locale, delle prove, del camerino, del foglio e delle pastiglie. Loro come me rimangono sbalorditi.
"È tutta colpa mia"
"Non dire così "
Mi rimetto a pingere ma Eleonora mi stringe a se
"Andrà tutto bene"
Arrivano nel frattempo Torpedine e Barbara e racconto anche a loro tutto.
Escono dalla sala Ignazio seguito da Gianluca, i loro sguardi stanchi ma sereni
"È salvo"
Gli corriamo incontro
Ci dicono che tra poco si sarebbe svegliato.
...
"Si è svegliato, se volete entrare non più di 2 alla volta" dice il medico
Entrano i genitori ma escono poco dopo
"Chiede di te" rivolti a me
"Io?"
"Si Elisabetta "
Entro nella stanzetta, ha rimesso gli occhiali
"Che bello rivederti" mi dice
"Non volevo "
"Basta scusarti, le mie corde vocali ti ringraziano"
"Ho esagerato"
"Basta ti prego, non dirlo più"
Mi sorride e io gli sorrido
"Sei bellissima quando sorridi"
Caro Barone anche tu non scherzi, il tuo viso stanco, i tuoi occhi pieni di speranza, le tue labbra perfette, da baciare. Ma subito mi vengono in mente le parole di Franz.
"Ora vado a chiamare gli altri"
"No ti prego resta, devo dirti una cosa"

L'amore si muoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora