CAPITOLO 24

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Sento il rumore di una chiave dentro la serratura, la maniglia si abbassa e lo vedo, neanche il tempo di farlo entrare che lo porto dentro e ci scambiamo qualche bacio.
"Voglio il bis di stanotte" lui si allontana e mi rendo conto solo ora che avevo messo al muro Ignazio e non Gianluca, lui era all'inizio del corridoio e penso ci abbia visto, mi abbia visto...
L'ombra si allontana e io le corro dietro, fino a che lo vedo correre, solo che non era Gianluca, per mia fortuna o altrettanta sfortuna, l'ombra all'inizio del corridoio era Piero. Ora mi chiedo: dov'è Gianluca? Ma sopratutto Piero farà la spia.
Allungo il passo fino a mettergli una mano sulla spalla e in qualche modo trattenerlo anche se lui cerca di andare spedito. Arrabbiata lo girò verso di me, ha una faccia sconvolta e gli occhi gonfi, aspetta perché ha una macchia blu sullo zigomo, sotto l'occhio sinistro?
"Piero ma che succede?"
"Dovrei chiedertelo io, stai con Gianluca eppure non mi sembri una santa: hai come amante me e Ignazio, sai cosa mi fai schifo!"
"Posso spiegarti, io..." Ma non mi fa finire la spiegazione che subito attacca a parlare lui.
"Non voglio tue spiegazioni: mi fai schifo e non so come ha fatto a provare qualcosa per te, sono deluso di me stesso"
Gira i tacchi e se ne va, lasciandomi sola e impalata nel corridoio, sconsolata decido di tornarmene in camera ma, Ignazio è ancora dove l'avevo lasciato.
"Senti vattene"
"Sei tu che hai incominciato a baciarmi"
"È stato tutto un errore, sono stata una cretina ma resta il fatto che io amo Gianluca"
"È vuoi dire che sia con me che con Piero non hai provato nulla"
Rimango zitta e vedo lui, il suo sguardo indignato e deluso
"Sei brava a recitare, dovresti candidarti agli Oscar. Se mi cacci da qui non chiedermi di tornare"
Ma io gli faccio solo gesto di uscire e lui se ne va, chiudo la porta e mi butto sul letto, a pensare.
Non rimango dentro per molto che la porta si apre e, finalmente, è Gianluca.
"Rieccomi"
"Ciao"
"Che hai?" Chiede lui vedendo la mia faccia tra un misto di stanchezza e solitudine
"Ho bisogno di parlarti"
"Cos'è successo?"
"Promettimi di non arrabbiarti"
"Mi stai facendo preoccupare"
"Ti prego, siediti e rilassati"
Si stende con la testa sulle mie gambe, io con la schiena su, gli passo le mani tra i capelli.
"Prima inculcati nella tua testolina che io ti amo, promettimelo, e che alla fine non dubiterai di questo"
"Ok" ma lo dice preoccupandosi e così inizio a spiegargli, di me, di noi, Piero e Ignazio.
Lui rimane calmo anche se a volte si vedeva che mi avrebbe mollato un ceffone e sia perché è un gentiluomo sia perché in qualche modo non l'ha fatto non so come ringraziarlo, finisco dicendo
"... Non so ora tu cosa possa pensare di me, se vuoi lasciarmi hai tutte le ragioni del mondo"
Lui rimane un attimo zitto poi si mette seduto, con le gambe incrociate come me, guardandomi fisso negli occhi, alzando con due dita il mio viso per la vergogna.
"Sai perché ti amo? Perché sei sincera, sei l'unica persona che mi ha detto le cose in faccia, motivandole. Hai sbagliato tu come ho sbagliato io con la madre di mio figlio, abbiamo sbagliato entrambi ma, dopotutto siamo umani e non macchine.
Ti chiedo solo che ora il nostro rapporto sia più stretto e che non ci nascondiamo più nulla perché io ti amo e non voglio più delusioni tra noi"
Rimango sbalordita alle sue parole poi ci stringiamo in un caloroso abbraccio, mi lascia qualche bacio e io faccio lo stesso, perché io ho sempre e solo amato lui. Quello che ho provato con Ignazio e Piero, si, non mento che sia stato bello ma sincerante era solo la passione del momento, se voglio costruire qualcosa di serio voglio farlo con il mio abruzzese preferito...
"Ora però mi sento in colpa, voglio chiarire con Piero e Ignazio"
"Andiamo a parlargli" si alza dal letto con me
"Il casino l'ho fatto io e devo riconquistare la loro amicizia"
"Sicura di andare sola"
"Si, è meglio così. Tu intanto fatti una doccia che quando torno andiamo a mangiare qualcosa insieme, offro io"
Detto ciò prendo coraggio e vado in cerca delle loro camere

L'amore si muoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora