2 - Sola al mondo

93 12 2
                                    

Rick, imboccò la via del porto, lasciandosi alle spalle le viuzze del centro di Sorrento.

Guardando quel fantastico panorama, sentiva ripetersi in testa il suono pungente di un mandolino napoletano, che rendeva la situazione piacevole quanto ironica.

In pochi secondi arrivò anche la voce ad associarsi all'ipotetico strumento musicale, purtroppo era quella reale e per di più stonata come poche di Giò, che a quanto pare si sentiva ufficialmente in vacanza.

<Un estate al mareee!!> iniziò ad intonare il mai così poco serio appuntato, di cui probabilmente si era impossessato qualche demone canoro.

<Per carità Giò, risparmiami la tua voce soave come una campana!> disse Rick bloccando in un attimo la vena artistica dell'amico e probabilmente anche qualche suo sogno proibito canterino.

<E dai non sarò mica così male! In un'altra vita avrei fatto il cantante probabilmente!>

<sono felice per te! Meno per i tuoi ascoltatori!> sogghignò Rick.

In pochi minuti, la punto blu raggiunse lo spiazzo antistante il dock; Rick parcheggiò frettolosamente,

<C'è un traghetto in partenza, forse lo prendiamo!>

Esclamò Giò, che aveva controllato gli orari dei natanti almeno una decina di volte, a conferma della "leggera" ansia che da sempre lo contraddistingueva.

La macchina imboccò una insperata area parcheggio che a Rick aveva evocato la stessa meravigliosa emozione provata al primo ingresso nel Colosseo,

<Un parcheggio libero! Ad Agosto! Questo è un segno divino>

Esclamò l'appuntato che quasi non stava nella pelle.

Naturalmente c'era la fregatura, il parcheggiatore comparse ai due come Houdini all'apice della sua più grande illusione, ma purtroppo per loro all'uomo gli applausi non sarebbero bastati!

Rick allungò all'avido operatore 50 euro per il parcheggio tri-giornaliero; non ebbe neanche il tempo di commentare la situazione con la sua proverbiale ironia, il traghetto sbottò, segno della partenza prossima.

<Presto Giò, credo che la navetta sia in partenza, non capisco perchè dobbiamo fare sempre le cose di fretta!> disse Rick incolpando quasi l'amico di quella corsa disperata.

Entrambi saltarono velocemente giù dall'auto, 

<le chiavi, le chiavi!! dove cavolo ho messo le chiavi!> strepitò un Rick, più sbadato che mai, chiedendo a qualche divinità come aveva fatto a perdere le chiavi che aveva utilizzato fino ad un secondo prima.

<a eccole, Giò prendi i tuoi bagagli, e corri!> disse Daveri serrando rapidamente l'auto e caricandosi velocemente dei  bagagli di parecchi chili di cui si erano premuniti per la tre giorni.

La corsa disperata che ne seguì, per loro fortuna non fu vana, il natante ritardò di qualche secondo la partenza permettendo ai vacanzieri di raggiungere la battigia e il traghetto giusto in tempo.

<il biglietto lo facciamo sul traghetto!>

esclamò Rick con vena ironica, ansimando ancora a causa della corsa appena fatta.


-

Cara Lein, si risvegliò di soprassalto, si sfrego la fronte umida, per il sudore, erano mesi che la donna non dormiva più.

Passava le nottate immersa nei pensieri, rimuginando su quello che era successo negli ultimi mesi.

La donna si alzò dal letto dirigendosi verso la scrivania, rimirò per l'ennesima volta i documenti poggiati su di essa; per un attimo gli rivennero in mente le frasi di Maria la vecchia nutrice che l'aveva cresciuta,

Leviathan, la ricerca del santuario dei cetaceiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora