" ciao, sai dov'è Nash? "
" Nash? No, non l'ho visto... "
" okay... " si vede che ha capito che sto mentendo.
La sua fidanzatina mi squadra dall'alto al basso mettendomi in soggezione.
Mi alzo velocemente e vado via sotto gli occhi di tutti, mi sento umiliata.
E io che gli volevo chiedere scusa...
Devo chiamare Nash e farmi venire a prendere.
Digito velocemente il suo numero:
<< ehi... >>
<< stai piangendo? Che è successo? Maddy devo venire? >>
<< Nash, sto bene, però ho bisogno che mi vieni a prende, sono davanti a Starbuck. >>
<< arrivo subito! >>Mentre lo aspetto scoppio lacrime, anche se non so il motivo, ma provo un grande dolore nel petto.
***
Vedo arrivare la macchina di Nash e salgo, ci ha messo un sacco a venire.
Appena entro però, incontro gli occhi dell'ultima persona che avrei voluto vedere.
" Nash? " mormoro.
" mi ha spiegato tutto e ti volevo chiedere scusa... " si passa una mano tra i capelli.
" non capisco perché hai piantato la tua fidanzatina... "
" Giuls? Ah, perché è l'agente di Selena Gomez, con cui dovevo fare un duetto e volevo che la incontrasse anche Nash, perché sennò non mi avrebbe mai creduto che potessi cantare con Sele! " ride.
Io rimango allibita e divento subito rossa.
" e perché c'eri tu al posto di Nash? " mi guarda dritto negli occhi.
" Nash questo non te lo ha detto? "
" ehm, se lo chiedo a te vuol dire che non lo so. "
" volevo chiederti scusa, okay? E visto che non avevo il tuo numero ho chiesto a Nash se poteva chiedertelo lui e ho inventato tutto quel piano, perché tu non avresti mai volto uscire con me. Tutto qui. " distolgo lo sguardo.
" e perché io non sarei uscito con te? "
" boh, dimmelo tu. Comunque ora vorrei tornare a casa. "
Mette in moto la macchina e non mi risponde nemmeno, come sempre.
" e comunque scusa per oggi, Nash mi ha spiegato che quello era il tuo passato, ora sei un ragazzo... "
" un ragazzo? " ride.
" un ragazzo. " divento rossa per la stupida cosa che mi sono inventata.
Non ci fa caso e prende una strada, ma non la riconosco, Nash per venire ne aveva fatta un'altra.
" dove stiamo andando? " chiedo guardando fuori dal finestrino.
" tu volevi stare con me oggi pomeriggio e con me starai! " mi fa l'occhiolino Cameron.
Scoppiamo a ridere insieme e d'impulso mi avvicino a lui e lo bacio.
Lui fa incontrare le nostre lingue e io mi siedo sopra di lui, a cavalcioni.
Non chiedetemi come ho fatto a passare dal posto del passeggero a quello del guidatore, perché non lo so nemmeno io.
Mi stacco da lui per riprendere fiato e quando lui cerca di guardarmi negli occhi, abbasso lo sguardo.
" scusa... " torno al mio posto.
" sono stata sciocca, lo so che ora mi odierai e mi dirai tante cose brutte, ma non so perché l'ho fatto. " distolgo lo sguardo e mi mordo il labbro.

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Cameron Dallas
Fiksi PenggemarGli opposti si attraggono, i simili come amici si accolgono.