Capter six

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" ciao, sai dov'è Nash? "

" Nash? No, non l'ho visto... "

" okay... " si vede che ha capito che sto mentendo.

La sua fidanzatina mi squadra dall'alto al basso mettendomi in soggezione.

Mi alzo velocemente e vado via sotto gli occhi di tutti, mi sento umiliata.

E io che gli volevo chiedere scusa...

Devo chiamare Nash e farmi venire a prendere.

Digito velocemente il suo numero:
<< ehi... >>
<< stai piangendo? Che è successo? Maddy devo venire? >>
<< Nash, sto bene, però ho bisogno che mi vieni a prende, sono davanti a Starbuck. >>
<< arrivo subito! >>

Mentre lo aspetto scoppio lacrime, anche se non so il motivo, ma provo un grande dolore nel petto.

***

Vedo arrivare la macchina di Nash e salgo, ci ha messo un sacco a venire.

Appena entro però, incontro gli occhi dell'ultima persona che avrei voluto vedere.

" Nash? " mormoro.

" mi ha spiegato tutto e ti volevo chiedere scusa... " si passa una mano tra i capelli.

" non capisco perché hai piantato la tua fidanzatina... "

" Giuls? Ah, perché è l'agente di Selena Gomez, con cui dovevo fare un duetto e volevo che la incontrasse anche Nash, perché sennò non mi avrebbe mai creduto che potessi cantare con Sele! " ride.

Io rimango allibita e divento subito rossa.

" e perché c'eri tu al posto di Nash? " mi guarda dritto negli occhi.

" Nash questo non te lo ha detto? "

" ehm, se lo chiedo a te vuol dire che non lo so. "

" volevo chiederti scusa, okay? E visto che non avevo il tuo numero ho chiesto a Nash se poteva chiedertelo lui e ho inventato tutto quel piano, perché tu non avresti mai volto uscire con me. Tutto qui. " distolgo lo sguardo.

" e perché io non sarei uscito con te? "

" boh, dimmelo tu. Comunque ora vorrei tornare a casa. "

Mette in moto la macchina e non mi risponde nemmeno, come sempre.

" e comunque scusa per oggi, Nash mi ha spiegato che quello era il tuo passato, ora sei un ragazzo... "

" un ragazzo? " ride.

" un ragazzo. " divento rossa per la stupida cosa che mi sono inventata.

Non ci fa caso e prende una strada, ma non la riconosco, Nash per venire ne aveva fatta un'altra.

" dove stiamo andando? " chiedo guardando fuori dal finestrino.

" tu volevi stare con me oggi pomeriggio e con me starai! " mi fa l'occhiolino Cameron.

Scoppiamo a ridere insieme e d'impulso mi avvicino a lui e lo bacio.

Lui fa incontrare le nostre lingue e io mi siedo sopra di lui, a cavalcioni.

Non chiedetemi come ho fatto a passare dal posto del passeggero a quello del guidatore, perché non lo so nemmeno io.

Mi stacco da lui per riprendere fiato e quando lui cerca di guardarmi negli occhi, abbasso lo sguardo.

" scusa... " torno al mio posto.

" sono stata sciocca, lo so che ora mi odierai e mi dirai tante cose brutte, ma non so perché l'ho fatto. " distolgo lo sguardo e mi mordo il labbro.

Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora