Chapter fourty-three

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Il suo sguardo intrigante e misterioso, non fa che attirare la mia attenzione. I suoi modi di fare, il suo viso simile al mio mi sembrano molto famigliari.
A distrarmi dai miei pensieri, è l'arrivo di Mery, carica come sempre, con il suo solito buon umore che travolge anche me. Mi stringe forte a lei e comincia a raccontarmi moltissime cose su quanto è successo durante il mio viaggio a Parigi, di cui lei non sa nulla e me la sono cavata con una scusa. Anche se lei non ci ha creduto, abbiamo subito cambiato discorso e sono stata molto felice che voglia parlare della 'nuova ragazza'.
" sì, non l'ho mai vista prima qui. Penso si sia trasferita, alcuni hanno detto che viene dalla Nord Carolina. È stata espulsa da altre scuole e  sembra sia orfana e che sia scappata da un collegio per poi essere stata trovata da una famiglia, la quale è nei casini per colpa sua. " spiega.
" e tu come sai tutto questo? " ridacchio.
" perché io, sono io! " risponde soddisfatta.
" non pensi che ti assomigli un po'? " mi squadra Meredith.
" io non mi drogo e non bevo molto... " la faccio ridere.
" esteticamente... " specifica.
" impossibile: io non ho sorelle. " rispondo non molto sicura.
" o almeno è quello che credi, parla con tua nonna appena puoi e poi raccontami tutto. Io sono Detective Conan! " fa un gesto da spia, facendomi ridere.

***

Dopo una giornata molto intensa di scuola, resa migliore dai baci di Jus durante gli intervalli, finalmente riesco a tornare a casa, ma prima mi fermo da mia nonna, mentre Justin andrà a prendere Jax. Suono il campanello, finché lei non mi fa entrare e subito cominciamo a parlare del mio succhiotto e della ragazza misteriosa.
" lo sapevo che stai con Justin! " urla per casa, alzandosi dal divano presa da una scossa di euforia.
" uff, dai dimmi di più sulla famiglia. " insisto.
Lei prende un respiro profondo e gioca con le mani dal nervosismo improvviso e la cosa mi mette ancora più ansia.
" cosa mi nascondi? " alzo il tono di voce.
" assolutamente nulla, che io sappia tu eri l'unica figlia che hanno avuto e dopo l'incidente sono venute fuori molte cose, ma tu non hai né fratelli né sorelle. Non ti mentirei mai, lo sai Cara, io ti voglio bene, tu per me sei come una figlia, ti ho cresciuta io. "
" grazie nonna... " sussurro.
Molto delusa dalle parole di nonna Sally, arrivo all'asilo di Jaxon e lo vado a prendere e dentro incontro anche Jus. Mi avvicino a lui e lo abbraccio, cercando di trovare conforto tra le sue braccia.
" che è successo? " sussurra al mio orecchio.
Gli spiego tutto, mentre aspettiamo l'uniscita di Jax, la quale sarà tra mezz'ora più o meno.
" non puoi permettere che una ragazza qualunque, appena arrivata ti scombussoli la vita. " mi spiega ed io mi limito ad annuire.

***

Finalmente Jax esce e anziché andare a casa, ci diamo tutti e tre allo shopping sfrenato in un bellissimo centro commerciale. Devo ammettere che le parole di Justin, così sicure come lui d'altronde, mi hanno tirato su il morale. Ha pienamente ragione sul fatto di quella ragazza è che le nostre somiglianze siano sono una coincidenza. Compriamo tantissima roba e vedo che anche ai fratelli Bieber piace andare a fare compere. Per finire in bellezza ci siamo fermati al Mc a mangiare e ci siamo divertiti un mondo, come una famiglia, come la famiglia perfetta che ho sempre sognato.

Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora