Cameron Dallas

Chapter fourty-six

Io so che non é colpa sua, io lo amo, lo amo tantissimo.
Entro nella stanza e lo trovo seduto sul fondo del letto a piangere, come un bambino. Mi si ferma il cuore e rimango in silenzio, poi prendo coraggio e mi metto in ginocchio davanti a lui. Gli tolgo le mani con cui si copriva il viso e gli stampo un leggero bacio sulle labbra. Poi per dargli coraggio e per farlo smettere di sentire in colpa sussurro al suo orecchio un: " ti amo. ".
Dopo essersi calmato, ancora con gli occhi rossi e il viso leggermente bagnato, mi abbraccia e poi però cede di nuovo e io con lui. Per cercare di tirargli su il morale, o almeno sperando di renderlo più felice, decisi di dimostrargli quanto fosse importante per me.
Vado a chiudere la porta della sua stanza a chiave e mi siedo a cavalcioni su di lui, per poi continuare a baciarlo all'infinito. Mentre cercavo di togliergli la maglietta, lui mi blocca e mi guarda dritto negli occhi.
" sei sicura che vuoi fare l'amore? " sussurra.
Mi limito ad annuire e subito divento rossa, così Justin scoppia a ridere e va a prendere qualcosa nella tasca dei suoi pantaloni.
" merda! "
" cosa? "
" non ho il preservativo... "
" fa nulla... " vado ancora contro di lui e Jus mi accoglie a braccia aperte.

***

Dopo aver perso la mia verginità, rimango a coccolarmi nel letto insieme a Justin, il quale si è addormentato. Se due settimane fa, mi avessero detto che l'avrei persa con lui, gli avrei riso in faccia letteralmente. Appoggio la testa sulla sua spalla e lo osservo, sembra così duro, ma in realtà è dolcissimo e si fa voler bene da tutti. Adora sua madre e penso la cosa sia reciproca, visto che quando le è stata riferita la notizia si è subito precipitata qui da noi. Justin anche oggi mi ha dimostrato un grande amore, come i, giorno precedente o quello ancora. Ho notato che ha fatto molta fatica con un braccio rotto, lo zigomo pesto e le costole fratturate. Adoravo quando mi sussurrava parole dolci ogni volta che entrava dentro di me e adoravo il modo in cui l'abbiamo fatto. È stato lento e dolce con ogni movimento, mi ha fatto toccare il cielo con un dito.

***

Qualcuno urla e bussa alla porta, vedo che Jus si sta rivestendo il più velocemente possibile, così io lo aiuto e lo segui a ruota. Apriamo la porta e a Patty è preoccupatissima, ma anche un po' arrabbiata.
" buongiorno... " sussurro a testa china.
Ci osserva con un sorriso materno, ci abbraccia e poi dice: " accendete una candela, che forse si sente di meno che lo avete fatto! ".
Dopo averci fatto l'occhiolino, esce e richiude la porta alle sue spalle, mentre io divento rossa e eseguo subito l'ordine di accendere la candela. Jus si avvicina e mi lascia tanti piccoli baci, poi sussurra di nuovo: " ora sei mia in tutti i sensi, solo mia. ". Ricambio il bacio e mi abbandono tra le sue braccia.