Capter seven

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" come hai fatto a trovarmi? " dico terrorizzata.

Ecco che quando le persone dovrebbero essere a casa non ci sono mai e ora mi posso ritenere proprio nella merda.

" l'importante è che ti abbia trovato... " si avventa su di me e cerca di baciarmi.

" lasciala in pace! " urla una voce dietro di noi, che potrei riconoscere ovunque.

" e tu chi sei? Il suo eroe! " ride acido Trevor.

" sì, problemi? Se vuoi possiamo andare di fuori! " lo provoca Cam.

Continuo a piangere, mentre loro due litigano pesantemente, ma ancora alle mani non sono arrivati e spero che non vogliano farsi davvero male.

Ad un tratto il campanello di casa suona e tutti e tre ci blocchiamo.

Vado all'ingresso e appena apro la porta trovo la salvezza.

Oddio, grazie mille Dio.

" uhm, buongiorno. "

" salvi, ci hanno chiamati i vicini. Sentivano delle urla e minacce. " dice un uomo in divisa da poliziotto, seguito da una donna con lo stesso abbigliamento.

Entrano in salotto Cameron e Trevor, tutti e due si può dire che non erano in piena forma.

" allora, che è successo? " ripete l'uomo.

" Cameron non ha fatto nulla, mi ha solo difeso. " abbasso lo sguardo per non incrociare gli occhi iniettati di rabbia di Trevor.

" okay, grazie dell'informazione. Buongiorno. " escono i due poliziotti strattonando Trevor.

Appena chiudo la porta scoppio a piangere e Cameron mi stringe a lui.

Il suo profumo mi conforta e un'ondata di sollievo mi travolge.

Mi bacia i capelli e mi sussurra all'orecchio: non ti preoccupare, adesso con te ci sono io.

Contraccambio l'abbraccio e non posso resistere alla tentazione di non baciarlo.

Lui non dice nulla, anzi, mi asseconda e fa danzare le nostre lingue in un modo indescrivibile.

" wow... " si stacca da me e rimane scioccato quanto me.

Divento rossa e abbasso la testa per nascondermi, ma lui me lo impedisce, appoggiandomi due dita sotto il meno e baciandomi leggermente.

Ci sediamo sul divano e dopo tanti respiri profondi decido di raccontargli tutta la storia.

" lui, beh, lui... È Trevor. Una volta... In prima superiore... " prendo fiato.

" non sei obbligata a spiegarmi questa storia, insomma... Mi interessa di te, ma se non ti va, non sei obbligata. " mi ferma e mi fa un sorriso dolcissimo e bellissimo.

" ora hai un occhio viola per colpa mia, questo è il minimo che possa fare... Beh, lui ha cercato di violentare una mia amica e io giustamente l'ho difesa, ma lui se l'è presa con me. Ovviamente non mi ha mai portato a letto, perché gliel'ho impedito, ma mi ha picchiato alcune volte e mi ha anche minacciato se non lo aiutavo nei suoi piani per portarsi a casa una ragazza. Io non dicevo niente a nessuno, mi obbligava a stare zitta e tutte le sere piangevo, certe volte non mangiavo e ormai non avevo più amici. Mi isolavo da tutti, non mi fidavi più di nessuno e... " mi tornano le lacrime agli occhi.

" hai un cuore davvero grande. Sei una persona stupenda e sono felice che ora tu sia riuscita a venire fuori da questo momento della tua vita. " mi stringe a lui. "

Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora