Capter twenty-seven

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Beh, quando si gira rimango allibita.

Jacob mi vuole fare del male, è lui il ragazzo di spalle nella stanza degli orrori.

Altre lacrime mi percorrono il viso, e mi irrigidisco subito quando noto l'ira nei suoi occhi.

" Micael puoi andare. " risponde con voce ferma.

Quando il suo, presumo amico, se ne va, trovo il coraggio per fargli la domanda fatale " che mi vuoi fare? "

" davvero? Sei seria? " chiede come se fosse ovvio.

" tu... Tu vuoi farmi del male? " chiedo di nuovo con voce tremante.

" no, volevo solo farti vedere che non dovevi scappare, che ti sarebbe potuta succedere una cosa del genere se io non me ne fossi accorto. Lui non ti ha fatto niente, perché lavora con me e gli avevo chiesto di farmi un favore, ma non posso comandare anche gli altri ragazzi. Non voglio vietarti di uscire, ma di essere onesta con me. " serra la mascella e alza la voce.

" scusa... " riesco solo a dire e vado ad abbracciarlo.

" torniamo a casa? " sussurra al mio orecchio con voce dolce.

Annuisco e basta e lo seguo fino ad uscire da questo schifoso locale.

***

A casa decido di dormire insieme a lui, ancora scossa dall'accaduto.

" scusa se ti ho fatto prendere tanta paura... " mi fa girare verso di lui.

" non ti preoccupare, colpa mia e della mia impulsività del cazzo. " gli do un bacio sulla guancia.

Comincia ad accarezzarmi i capelli fino al fondo schiena, poi mi lascia piccoli baci sul collo.

***

Ad interrompere il bellissimo momento che si era creato, ci si mette il telefono di Jacob che comincia a squillare.

Si stacca dal mio corpo e posa l'iPhone all'orecchio.

Annuisce due, tre volte, poi si volta verso di me e mi guarda preoccupato.

" che c'è? " ridacchio nervosa.

" tua madre torna domani, ora va nella tua stanza. " si alza dal letto e sparisce dietro alla porta del bagno.

Senza capire, mi alzo ed eseguo i suoi ordini, piena di rabbia.

Mi stendo sul mio letto e provo a chiudere gli occhi, quando il mio telefono si illumina.

Un messaggio di Cam.

Scorro il dito e guardo:

*amore sta sera ti vengo a prendere alle 8❤️*

Cosa? Lui è qui? Mi si illumina il cuore e gli rispondo subito:

*davvero? Non vedo l'ora di vederti❤️, cosa ci fai a New York?*

Lo rimetto al suo posto e cerco di riprendere sonno, molto felice dell'arrivo di Cameron.

***

Mi alzo con il sorriso verso le 10:40 e vado a farmi una doccia veloce.

Poi indosso una tuta della Nike e una maglietta con il logo della marca e le Rosh Run grigie con il baffo bianco.

Mi trucco leggermente e vado a prendere il telefono per chiamare Sof.

C'è un altro sms di Cam:

*scusa, ho sbagliato numero❤️ ci vediamo Madyson*

Una lacrima mi riga il volto e di impulso chiamo mia sorella per avere delle spiegazioni:

<< che c'è Maddy? >>
<< Mary devo sapere una cosa! >>
<< cosa? >>
<< con chi esce Cameron? >>
<< in questo momento? >>
<< no, c'è... Sì! Cioè, senti: con che ragazza esce! >>
<< esce con... >>
<< dimmelo, cazzo! >>
<< con me, ecco con chi esce... Scusa, perdonami... Io, Maddy... >>

Riattacco velocemente e sento le lacrime sfiorarmi gli occhi e non ho nemmeno voglia di trattenerle.

Digito velocemente un messaggio a Sophie ed esco di casa senza farmi sentire da nessuno.

*raggiungimi al parco, per favore*

Una volta sorpassata la finestra, mi metto a correre fino ad una panchina appartata, dove passa poca gente.

Mentre le lacrime scendono, con la vista offuscata, intravedo i capelli scuri della mia amica.

Appena mi vede mi abbraccia forte e mi massaggia la schiena per calmarmi.

" che è successo? " mi da un bacio sulla guancia.

" quelle troie di mia mamma e di mia sorella... " fremo di rabbia.

" che hanno combinato questa volta? "

" mia madre sta tornando e sta notte Jacob mi ha cacciato da camera sua. Mentre mia sorella sta con Cameron... " a dire un'altra volta quella frase mi viene ancora di più da piangere.

" cosa? Ma lei non stava con Nash? "

" non più, penso. " la abbraccio forte.

" che stronze! " sbuffa.

" ma a te di chi ti importa? " chiede con un sorrisetto preoccupato.

" di Cameron, ma anche di Jacob. " ammetto, mordendomi il labbro inferiore.

***

Dopo avermi consolato, Sof mi riaccompagna a casa e sulla soglia troviamo Jacob in giaccia e cravatta, vestito nello stesso modo della prima volta che l'avevo visto.

Saluto educatamente la mia amica ed entro in casa nel modo più disinvolto possibile, per poi recarmi in cucina a cucinarmi qualcosa da mangiare, visto che da quando mi sono svegliata non ho ancora toccato nulla.

Sento il suo respiro pesante e profondo alle mie spalle, che mi costringe a voltarmi, anche se un po' impaurita della sua reazione.

" come sei messa? Perché te ne sei andata senza avvisare? E se tua mamma fosse tornata prima e non ti avesse trovato? Io cosa le dovevo dire? " grida contro di me tutto d'un fiato.

" non lo so! Ma visto che ti piace fare tutte queste domande, perché sta notte mi hai cacciato dal tuo letto? Cosa ti ho fatto di male? "

" mi hai fatto innamorare di te, ecco cosa hai fatto. " sussurra per poi andarsene.

Rimango allibita da quelle parole, se prima non ero incasinata, ora non so come definire la mia vita, forse un disastro, oppure la sorpresa deve ancora arrivare, se arriverà.

Mi lego i capelli in una coda e, per schiarirmi le idee, scrivo a Cameron, perché mi manca e poi, devo ammetterlo, anche per cercare di allontanarlo un po' da mia sorella, la quale è cambiata davvero tanto stando in California.

*ciao* digito velocemente e non smetto di fissare lo schermo, finché non mi arriva una sua risposta.

*ehi piccola*

*quindi ti senti con mia sorella?*

La curiosità ha la meglio su di me e non posso non chiederglielo.

Ma nello stesso momento in cui arriva la risposta, suonano il campanello e io vado ad aprire, perché non credo proprio che quello scansafatiche di Jacob si sia alzato per far qualcosa a cui a lui non interessa.

Evidentemente mi sbagliavo e quando tutti e due apriamo la porta e le nostre mani si toccano lui la toglie subito e non mi degna più di nessuno sguardo, perché è troppo impegnato a fare altre cose.

Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora