-Tu sai cantare?-
Oh. Quella domanda rimase aleggiante nel silenzio.
Che fu interrotto da un poco fine:
-Che? Io? Cantare? Seriamente? Ma fammi il piacere.-
Al che, sospirai.
Ma tanto, se pensava di cavarsela con così poco, si sbagliava di grosso.L'avrei fatta cantare ad ogni costo. E quando mi impunto su una cosa, niente e nessuno possono farmi desistere.
Sorrisi allegramente.
-Sì, tu, cantare. Voglio sentire come canti.-
Mi guardò come se avessi un coleottero viola fosforescente in testa.Mi preoccupai, e di fatto mi tastai la testa in cerca di qualche insetto.
Dopo aver visto la sua faccia perplessa e essermi accertato che sui miei splendidi capelli non c'erano cosi schifosi di alcun genere, ripresi il discorso.-Non fare quella faccina seccata, Miss Alloro. Canti?-
Sì, forse stavo insistendo un poco, ma andiamo, ero deciso a sentire la sua vocina.
Fece una strana smorfia, come una specie di criceto goloso: gonfiò le guance e sporse leggermente in fuori il labbro inferiore.
Si. Un criceto goloso.
Poi, finalmente, parlò.
-E se anche acconsentissi, che cosa canterei?-
VITTORIA.
SAREI RIUSCITO A FAR CANTARE IL MIO ALLORO.
Improvvisai una macarena nella mia mente.
No, non era consigliabile mettersi a ballare di fronte quella piccola impertinente, mi avrebbe preso in giro a vita.
E se sei immortale, non è proprio la migliore delle situazioni.-Se ti dessi io un testo, canteresti?-
-Potrei provare, certo, non me lo impedirebbe nessuno. Ma chi ti dice che lo farò?- Sollevò lo sguardo verso di me, fissandomi innocentemente con quei suoi occhioni verdi.
Scossi la testa, ridendo, mentre mi dirigevo allo scaffale dove tengo i miei testi preferiti.Cioè, io li ricordo tutti a memoria, ma anche questi sono dettagli, è sempre meglio averceli, oh.
Li esaminai velocemente.
Tirai fuori un paio di fogli, trionfante.
-ECCOLA!- esclamai, sventolandolo per aria.
Era il testo di "Good Guys", un'altra canzone di Mika.Awww, quella canzone l'avevo dedicata a mio figlio Will...
Quanto vedevo bene insieme lui e il figlio di Ade, là, Nico Di Angelo.
Loro DOVEVANO mettersi insieme.
O comunque, tralasciando il mio momento da papino orgoglioso che non fucila/carbonizza/scuoia/infilza/eccetera eccetera i più-o-meno fidanzati dei figli, era una canzone bellissima.Le porsi i fogli, sorridendo vincitore al suo sguardo scettico mentre leggeva le parole.
"Almeno sa leggere" pensai tra me e me.
Quasi sentii la voce di Sunnydale che mi rimproverava dicendomi che no, non era mica un'analfabeta, insomma, il fatto che fosse nata 3.000 anni prima non cambiava nulla, o quasi.-Non ho mai detto di si.-
La sua voce mi riscosse dai miei pensieri.
-Tu DEVI cantare. Eddai, fallo per me.-
Miei dei, negli ultimi tempi supplicavo la gente un po' troppo, eww *verso di disgusto*.
Mi guardò maliziosamente.
Perché rimarrà un mistero.
-Allora se me lo chiedi così...- fece, con aria annoiata.
Sorrisi ancora, decisamente trionfante.
-Vai, ti accenno le prime note della melodia, intanto...- dissi io, mentre mi accomodavo al pianoforte e ordinavo ai magici&fighissimi strumenti volanti di piantarla di suonare roba a random.
Premetti i tasti, e come al solito l'armonia della musica mi riempì.
Davvero, quella canzone era una cosa troppo... bella. Sublime, anche un po' malinconica, forse. Ma comunque meravigliosa.
Andai avanti per un paio di minuti, e quando anche lei si sentì pronta per cantare, allora finalmente cantò.HALLELUJAH, HALLELUJAH.
Anche se questa canzone qui non c'entra niente.- It’s not the cowboys that are missing any more... that problem was already old in ’94... - iniziò, incerta.
Pian piano, l'incedere della canzone, divenne sempre più sicura.
Anche io mi lasciai trasportare, iniziando a cantare a mia volta.Ecco, ora arriva la parte che preferisco.
Lasciai il piano a suonare da solo, mentre mi alzavo e raggiungevo Dafne, intenta a leggere il testo.
Le presi delicatamente le mani, e lei fece cadere i fogli.
-Che fai?- sussurrò.
-Balla.- mormorai in risposta, facendo un passo avanti e uno indietro, a tempo con la musica.
Una piroetta piazzata lì a caso, e iniziammo a ballare veramente.
Era una specie di valzer, ma senza lo stesso ritmo, niente "un due tre, un due tre", no, niente.
Solo un puro ballo.
Naturalmente, a parte i borbottii di Dafne, che si lamentava.
Ma aveva un leggero sorriso, appena accennato, sulle labbra.
Quindi, mi dissi che le stava piacendo.Detto fra parentesi, sto diventando troppo romanzoso (?), cioè, non vorrei annoiarvi troppi con tutti questi aggettivi e roba del genere.
Comunque, andiamo avanti.Quando anche la musica finì, le feci fare un'ultima piroetta, ma OPS, guarda caso lei inciampò e di nuovo, se non fosse stato per me, sarebbe caduta rovinosamente a terra.
Me la strinsi contro.
Eravamo più o meno a tre centimetri di distanza.
Si, si, so che state inneggiando "BACIO BACIO BACIO" ma no, non ci fu nessun bacio.
Solo un gran arrossire da parte sua.
Una scusa del tipo "Ehm, devo andare in bagno, torno fra poco".
E io che rimasi da solo nella stanza, ancora leggermente sovreccitato dal ballo.
Ecco, e ancora sentii la vocetta di Sunnydale.
"Divino Apollo, lo ammetta. Lei si sta innamorando."
Gli avrei risposto qualcosa come...
"Oh, zitto, Sunny, ti trasformo in un metronomo se non la pianti di chiamarmi Divino Apollo...". Ma avrei sorriso.
Quel mio ipotetico sorriso...
Si, mi accorsi di starmi innamorando di nuovo di quella meravigliosa ragazza.
Ero deciso a conquistarla.||Angolo autrice:
Perfetto biscottini azzurri miei.
Dopo 5 giorni sono riuscita ad aggiornare.
Non uccidetemi plss😅
Eniuei, domani aggiornerò.
Poi probabilmente non avrete mie notizie, di Apollo e di Dafne fino venerdì, quando torno dal camposcuola.
So, I'm sorreh llamas.
Buonanotte (è l'una e quaranta, tra poco va detto Buongiorno...) Sweetiesss👽
~EllyOBrien💕
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One More Life ||Apollo&Dafne
De TodoCosa c'è di meglio nel rivivere la storia? Specialmente se è la propria. Molti non saranno d'accordo, certo, ma per essere un essere immortale, come me, beh... È ancora più bello. Più bello, e più importante. Per non dimenticarsi del tempo passato...