8.

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- Tommy, questo è Kyle.

Il ragazzino che ci aveva aperto la porta mi squadrò dalla testa ai piedi, poi puntò i suoi occhi scuri su Newt, il quale mi aveva appena presentato a lui.

- Kyle, questo è Thomas, ma puoi chiamarlo Tommy - Newt superò Kyle e mi fece cenno di entrare. Mi mossi titubante all'interno della casa, poi mi voltai verso il ragazzino, che mi stava ancora scrutando. Aveva una zazzera di capelli mori che gli ricadevano sulla fronte, era magro e anche abbastanza alto, ma non poteva avere più di dieci anni. Nei tratti del suo viso c'era qualcosa che mi ricordava lui.

- Ciao Kyle - dissi sorridendogli. - Piacere di conoscerti.

Lui si limitò a guardarmi con quei due occhi scuri così simili a quelli di Newt. - Devi dei soldi a Newt? O è lui che deve dei soldi a te?

- Cosa...no, nessuno deve dei soldi a nessuno.

- E' stato lui a menarti, non è vero? - indicò il sangue che stava ancora fuoriuscendo da un angolo della mia bocca. Mi portai istintivamente un mano sul viso e tastai il sangue ancora fresco, ritrovandomi le punte delle dita scarlatte.

- Kyle! - urlò Newt da dentro. - Smettila di fare l'interrogatorio e lascia stare Thomas!

Il ragazzino roteò gli occhi e sbuffò, chiudendo la porta. Iniziai ad avanzare all'interno della casa, osservando con curiosità ogni cosa che mi capitava davanti agli occhi. L'ingresso era praticamente inesistente e la porta d'entrata dava direttamente su un piccolo soggiorno ornato da una moltitudine di tappeti, mentre a destra una scala stretta portava al piano di sopra. Al centro del soggiorno c'era un divano marrone posto davanti a un tavolino di legno e al televisore attaccato alla parete. Tutt'intorno vi erano diverse mensole con sopra moltissimi portafotografie che attirarono subito la mia attenzione, ma non riuscii a scorgere coloro che erano dentro alle fotografie. Continuai ad avanzare e mi ritrovai in cucina, dove Newt era indaffarato a frugare dentro al frigorifero. Nel frattempo io mi accorsi che il ragazzino era sparito e prima che potessi formulare qualunque domanda, sentii qualcosa di incredibilmente freddo sulla guancia. Un brivido percorse la mia schiena, i miei peli si drizzarono e istintivamente mi scostai da quella fonte di gelo.

- Che cacchio fai, Tommy? - Newt mi sventolò davanti agli occhi una confezione di non so cosa e quando la presi in mano rabbrividii un'altra volta. Finalmente realizzai a cosa mai potesse servire quella cosa e così me la portai alla mandibola, premendola contro il punto in cui Newt mi aveva colpito. Una sensazione di sollievo si diffuse in tutto il mio corpo, facendomi sentire un po' meglio. Dopo qualche secondo la scostai dalla mia faccia e mi resi conto che avevo in mano una confezione di pesce surgelato.

- Newt, ma...ma questa è una confezione di surgelati!

- E allora? Vedi di accontentarti, Tommy, perché quella è la cosa più vicina al ghiaccio che posso procurarti - Newt sospirò e si appoggiò con un fianco al bancone della cucina, continuando ad osservarmi. Avvertii una leggero imbarazzo tra noi, forse era solo una mia fantasia, ma c'era da dire che tra noi due le cose non erano andata proprio a gonfie vele nelle ultime ore. I miei pensieri erano come i fili di una matassa disordinata: ingarbugliati, pieni di nodi, intrecciati tra loro e così dannatamente fragili da potersi spezzare in qualunque momento. Non avevo certezze, non avevo nessun appiglio su cui reggermi, anzi lo stesso terreno che avevo sotto i piedi non sembrava abbastanza stabile da reggermi.

Alzai lo sguardo su di lui, continuando a tenere quella confezione di surgelati spalmata sulla faccia.

- Lui... - la mia voce apparve così flebile che dubitai che Newt potesse avermi sentito. - Lui...lui è...

- Non è mio figlio se è questo che stai pensando - Newt incrociò le braccia al petto e storse la bocca. - Kyle è mio fratello.

- Quanti anni ha?

Distraction || Newtmas [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora