- Quindi anche Newt è gay?
Socchiusi gli occhi quando sentii Minho formulare quella domanda e avvertii un profondo senso di disagio crescere dentro di me. Lanciai delle occhiate intorno a me e affrettai il passo, tenendo sempre il telefono incollato al mio orecchio con una mano. - Minho, te l'ho già spiegato mille volte. Il fatto che sia stato con me e con un altro maschio non significa necessariamente che a Newt piacciano solo gli uomini. Voglio dire, potrebbero piacergli anche le ragazze... - sospirai e nel frattempo entrai nel parco. Percorsi il viale ombrato dai pini e nessuno sembrò fare caso a me: quattro bambini erano impegnati a giocare a pallone sul prato, una ragazza con abbigliamento sportivo faceva stretching sull'acciottolato, mentre alcune vecchiette erano sedute su una panchina e chiacchieravano amabilmente tra loro. - E comunque, perché ogni caspio di volta finiamo col parlare di Newt? Non mi stavi raccontando altro?
- Vero. Ti stavo dicendo quanto fosse impossibile una reazione chimica e tu ovviamente te ne sei uscito dicendo che sicuramente Newt l'avrebbe saputa fare - Minho ridacchiò dall'altro capo del telefono, mentre io alzai gli occhi al cielo. - Parlando di cose serie, non credo che Newt sia particolarmente interessato alle ragazze.
- Come fai a dirlo? Lui mi ha solo detto che la sua prima volta è stata con un ragazzo, ma dopo potrebbe benissimo essere stato con qualche ragazza e magari tu non ne sai niente.
- Figurati - fece lui con un tono scocciato. - Newt è l'ultima persona al mondo che perderebbe tempo per cercare di entrare nella testa di una ragazza. E anche nelle sue parti basse, aggiungerei.
Sentii le mie guance andare in fiamme e quel profondo senso di disagio che fremeva dentro di me parve crescere ancora di più, togliendomi l'aria dai polmoni. Iniziai a camminare più velocemente, tanto per scaricare tutta quella tensione che sapevo che avrebbe potuto spezzarmi in due. Mi passai una mano sulla faccia con fare disperato, attirando l'attenzione di un vecchietto che stava passando proprio in quel momento al mio fianco. - Okay, Minho. Possiamo smetterla di parlare della vita sessuale di Newt visto che è un argomento che mi imbarazza abbastanza?
Sentii il mio amico ridere. - Oh perdonami. Mi ero scordato che ora il nostro piccolo Thomas è innamorato e quindi non pensa più a queste cose volgari, ma ora gli importa solo dell'animo nobile e gentile del suo bello, condannando l'amore carnale ed esaltando invece quello spirituale.
- Hai studiato letteratura, eh, Minho? - trattenni a stento una risata sentendo il mio amico assumere quel tono da uomo saggio e acculturato.
- Finita un'ora fa e devo dire che studiare quella roba non è stato poi così male. Credo che potrebbe esserti utile conoscerla se vuoi avere almeno una chance con Newt.
- Grazie mille, ma passo - un'improvvisa folata di vento mi investì, facendomi rabbrividire. - Comunque credo che più tardi farò una visita a casa sua. Mi mancano lui e i ragazzi.
- Thomas, lo vedi ogni giorno a scuola e puntualmente ti esce la bava dalla bocca quando vai a parlarci.
- A scuola è diverso. Lì c'è tutta quella gente, lui sembra sempre così occupato e sono pochi i momenti in cui posso parlarci tranquillamente. Quando sono stato a casa sua invece...Newt è stato così responsabile e protettivo nei confronti della sua famiglia e si è anche confidato con me. Credo che stia iniziando a fidarsi di me, Minho.
- E io credo che tu ti sia già affezionato alla sua famiglia - Minho fece una breve pausa. - E ora invece che hai intenzione di dire a Teresa?
- Non lo so - alzai lo sguardo e mi resi conto che ero più vicino di quanto pensassi alla mia destinazione. - Sono quasi arrivato a casa sua e onestamente non so nemmeno con quale faccia dovrei bussare alla sua porta. So solo che devo farlo, devo parlare con lei anche a costo di essere coperto di insulti.
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Distraction || Newtmas [In revisione]
FanfictionThomas si risveglia una domenica mattina con un profondo senso di nausea e un mal di testa lancinante, senza alcuna memoria riguardo alla sera precedente. Nella sua testa vi è solo il vago ricordo di una festa, una festa scatenata a casa del suo mi...