4 mesi dopo...
Attraversai il prato del campus in fretta e furia mentre la pioggia non la smetteva di scendere dal cielo, inzuppandomi da capo a piedi.
Odiavo settembre. Lo odiavo con tutto il cuore e non per via dell'inizio della scuola e quelle altre fesserie, ma per il tempo così dannatamente variabile. Quel giorno però, mi ero promesso di non sprizzare disprezzo da tutti i pori, come era mio solito. Era un giorno importante e io mi stavo facendo in quattro affinché fosse davvero speciale per qualcuno di mia conoscenza.
Sbuffai continuando ad attraversare quel prato così dannatamente verde da far vomitare, il borsone che pesava sulla mia spalla e la pioggia che mi colpiva con le sue gocce fresche. Raggiunsi finalmente la fermata del bus, mi voltai un momento verso quella moltitudine di edifici che si estendevano alle mie spalle e mi strinsi nella giacca. Quel posto era così grande da far girare la testa persino ad Indiana Jones, delle mappe del campus erano posizionate un po' ovunque, tra i campi sportivi, i prati infiniti e gli alloggi degli studenti, ma alla fine non mi era riuscito tanto difficile orientarmi all'interno di quel cacchio di college.
Ero solo ad aspettare il bus. Del resto, chi avrebbe mai scelto di andarsene a zonzo con un tempo come quello? Probabilmente la maggior parte degli studenti erano a lezione, mentre i più fortunati erano nella propria stanza o in qualche confraternita a divertirsi.
Il mio telefono iniziò a squillare, facendomi sobbalzare, così lo cercai all'interno della tasca della giacca e risposi senza nemmeno guardare il display, tanto sapevo benissimo chi fosse. - Chi è che rompe adesso?
- Ehi - sentire la sua voce mi fece sorridere e per un attimo mi dimenticai della pioggia, del mio malumore e del fatto che fossi completamente zuppo.
- Ciao, Tommy - dissi. - Allora, com'è andato il compito di matematica?
- Ehm, direi meno male del solito - dal suo tono capii che era abbastanza insicuro. - Forse è la volta buona che prendo una C.
- Wow, una C. Non starai diventando un po' troppo secchione, Thomas?
- Divertente - borbottò lui. - Guarda che non sono tutti dei geni come te. A te invece come sta andando al college?
- Considerando che non ho ancora trovato qualcuno con cui scopare, direi che va piuttosto male.
Lo sentii ridere dall'altro capo del telefono e non potei fare a meno di sorridere ancora una volta. Il suono della sua risata mi metteva sempre di buon umore, mi faceva sperare in meglio, mi dava speranza.
- Fanculo, Newt - fece lui, fingendosi arrabbiato.
- Ti amo anch'io!
Thomas rimase in silenzio per qualche istante, a corto di parole. Ad un certo punto mi chiesi se non fosse caduta la linea, ma poi lui parlò: - E' sempre bello sentirtelo dire. Se un giorno però dovessi trovare un nuovo compagno di avventure, avvertimi così vedrò di trovarmene uno nuovo anch'io.
- Tu prova a tradirmi, brutto pive del cacchio, e io giuro che ti spezzo tutte le ossa e ti stacco la testa, poi ti do in pasto agli squali. E' chiaro il concetto?
Lui ridacchiò. - Non potevi essere più chiaro.
- Bene così - dissi sorridendo. - Come va a casa mia, piuttosto?
- Oggi sono passato io a prendere Michelle dopo scuola e a momenti dovrebbero arrivare tua madre e Kyle. Stanno bene. Stiamo tutti bene, però ci manchi.
- Mi stupirei del contrario - lanciai un'occhiata alla strada e in quel momento passò una macchina che mi fece la doccia, come se non fossi già abbastanza bagnato. Borbottai talmente tanti di quegli insulti contro quel pive che aveva pensato bene di passare a tutta velocità accanto a me che Thomas ammutolì. - Maledetto. Mi sto bagnando tutto.
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Distraction || Newtmas [In revisione]
FanfictionThomas si risveglia una domenica mattina con un profondo senso di nausea e un mal di testa lancinante, senza alcuna memoria riguardo alla sera precedente. Nella sua testa vi è solo il vago ricordo di una festa, una festa scatenata a casa del suo mi...