L'ultima cosa che di certo mi sarei aspettato al primo appuntamento con Newt era di ritrovarmi in un locale che non conoscevo, senza di lui, in mezzo a persone ubriache che si dimenavano invece di ballare, e la musica sparata a palla che mi fracassava il cranio.
Okay, forse non era proprio un appuntamento. Non per lui, almeno.
Newt era arrivato a casa mia come ci eravamo accordati il giorno prima, peccato che fosse con mezzora di ritardo, ma non ci badai molto.
In realtà ero stato per tutta quella mezzora a torturarmi le mani, chiedendomi se alla fine sarebbe venuto, se forse avesse cambiato idea o se forse il giorno prima non mi avesse semplicemente preso in giro. Mi diedi quello stupido per almeno un milione di volte finché lui non era comparso sul vialetto di casa mia, squadrandomi con le sopracciglia aggrottate. Probabilmente si aspettava di trovarmi dentro, invece ero rimasto per tutto quel tempo fuori ad aspettarlo.
Il mio cuore fece una capriola quando lo vidi.
Mi drizzai in piedi alla sua vista, poi ci incamminammo insieme verso un locale che lui conosceva. Non feci in tempo a mettere piede lì dentro che fui subito risucchiato dalla folla, e in un nanosecondo mi ritrovai circondato da sconosciuti che ballavano, senza la benché minima idea di dove fosse Newt.
Girovagai per la pista da ballo scrutando ogni ragazzo che potesse somigliare anche solo vagamente a lui, ma ovviamente non lo trovai da nessuna parte.
Sbuffai facendo lo slalom in mezzo alla calca, finendo comunque addosso alle persone, le quali non mi rivolsero delle parole propriamente carine. Sembravo un disco rotto. Non facevo altro che ripetere "Mi scusi mi scusi mi scusi", mentre la gente beveva i propri drink e si scatenava.
Pensai che probabilmente la maggior parte delle persone lì dentro dovesse essere ubriaca fradicia.
Non feci in tempo a formulare quel pensiero che una ragazza mi finì addosso, anche se sarebbe meglio dire che mi si buttò letteralmente tra le braccia. Era più bassa di me, bionda e con un piercing al naso. Non riuscii a scorgere altro a causa della poca luce, ma una cosa era evidente: anche lei era terribilmente sbronza.
– Ciao! – gridò questa per sovrastare la musica ad alto volume. – Sei carino. Balliamo!
– Ma che... – La ragazza mi trascinò via, prendendomi per un polso, e io non potei fare altro che seguirla.
Si diresse verso il centro della pista, proprio dove era concentrata più gente. Proprio dove non volevo andare.
Iniziò a ballare come una pazza, alzando le braccia e urlando senza un apparente motivo, mentre io me ne stavo lì, impalato, con gli occhi sgranati e tutti intorno a me che si esibivano in quella danza bizzarra da ubriachi.
– Ehm... – Mi avvicinai a lei e alzai la voce. – Io dovrei andare! Ho perso una persona!
Lei però non diede segno di avermi sentito e continuò a ballare come se niente fosse.
– Ho perso un mio amico! – ribadii. – Mi spiace, ma devo andare a cercarlo!
– Oh! – fece lei. – Allora vai e ritrova ciò che hai perso, mio principe. Io ti aspetterò. – La ragazza si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla guancia, dopodiché la vidi allontanarsi e sparire in mezzo a quella marmaglia di gente.
Senza volere arrossii, anche se in realtà i miei pensieri erano tutti concentrati su Newt. Scossi la testa e tornai a cercarlo, non molto speranzoso.
Vagai ancora tra le persone che ballavano, quando all'improvviso vidi un ciuffo biondo che sembrava tanto il suo. Guardai con attenzione a chi appartenesse quel ciuffo, ma non mi accorsi di avere qualcuno davanti, e così ci finii addosso. Quando alzai lo sguardo, per poco non ebbi un infarto.
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Distraction || Newtmas [In revisione]
FanfictionThomas si risveglia una domenica mattina con un profondo senso di nausea e un mal di testa lancinante, senza alcuna memoria riguardo alla sera precedente. Nella sua testa vi è solo il vago ricordo di una festa, una festa scatenata a casa del suo mi...