7.

7.8K 642 2.3K
                                    

La giornata si prospettava meravigliosa fino a quando non allungai il braccio nell'altra metà del mio letto, accorgendomi che non c'era proprio nessuno insieme a me.

Aprii gli occhi e la luce proveniente dalla finestra subito mi accecò, così ci misi un po' a mettere a fuoco l'intera stanza, ma non ci volle molto per rendermi conto che ero completamente solo.

Cercai disperatamente il mio telefono, tastando la superficie del comodino, del letto, lanciando occhiate di qua e di là, ma non lo vidi da nessuna parte. Pensai che forse l'avevo lasciato nei pantaloni, oppure nella giacca, così fui costretto ad alzarmi per recuperarlo da quegli stracci che erano ancora disposti disordinatamente a terra.

Alla fine lo trovai in una tasca della giacca di pelle e quando lessi l'ora tirai un sospiro di sollievo. Fortunatamente era solo mezzogiorno, quindi voleva dire che avevo ancora diverse ore per rimettere a posto la casa prima del ritorno dei miei genitori.

Recuperai i miei vestiti dal pavimento e li buttai nell'armadio sbuffando, poi mi vestii come al solito e me ne andai in bagno.

Mi sciacquai la faccia più volte con l'acqua fredda, assicurandomi di pulire via tutto quel trucco che era già sbavato da prima. Quando mi guardai allo specchio non potei fare a meno di pensare a tutto ciò che era successo la sera prima e un piccolo sorriso comparve sulla mia faccia ancora impiastricciata. I segni neri del trucco erano ancora evidenti intorno ai miei occhi, ma non me ne preoccupai più di tanto e così filai al piano di sotto, preparandomi psicologicamente a trovare tutto sotto sopra.

Sorprendentemente, non era l'inferno che avevo immaginato.

Molte cose erano fuori posto, c'erano rimasugli di cibo un po' ovunque, dei vestiti erano collocati nei posti più improbabili, ma tutto sommato non era poi questo gran casino.

Il salone era illuminato da una calda luce proveniente dai finestroni, le poltrone bianche erano state spostate e la consolle di Gally era sparita. Mi avvicinai a uno dei finestroni per scrutare fuori e controllare che non ci fosse un'auto della polizia pronta ad arrestarmi per aver disturbato la quiete cittadina, quando sentii dei versi provenire dal divano. Ebbi quasi un infarto quando mi resi conto che Minho era disteso lì e si stava svegliando proprio in quel momento. Il mio amico distese le braccia e si stropicciò gli occhi, emettendo quei tipici versi da persona assonnata che si è appena svegliata.

- Minho! - esclamai col cuore in gola per via del colpo che mi ero preso. - Ma che cavolo...non mi avevi detto che avresti dormito qui!

- Buongiorno anche a te, Thomas - disse lui, sbadigliando. - Vedo che sei molto contento di avermi qui con te.

- Ovvio, ma...si può sapere perché ti sei fermato?

Minho sospirò e si tirò su, mettendosi a sedere. - Beh, non è che lo avessi proprio deciso. Ieri sera ero abbastanza ubriaco, così mi sono sdraiato su questo divano e ho chiuso gli occhi, credendo che ciò che mi servisse fosse un semplice pisolino, invece mi sono addormentato profondamente ed eccomi qua! Piuttosto, tu che cavolo di fine avevi fatto? Ti sei perso praticamente tutta la festa!

- Ehm... - quasi non mi strozzai con la mia stessa saliva. - Ero con Newt. A proposito, l'hai visto uscire di qui? Sai dove potrebbe essere?

- No, non l'ho proprio visto e non credo di poter immaginare nemmeno lontanamente dove possa essere il nostro caro Newt. Sarebbe molto più semplice trovare un ago in un pagliaio - Minho alzò lo sguardo su di me e corrugò la fronte, notando la mia espressione turbata. - Ehi, calmati. Cos'è tutta questa preoccupazione? Andiamo, mica siete andati a letto insieme!

Incrociai di nuovo il suo sguardo e vidi il suo sorriso pian piano incrinarsi, finché questo non scomparve del tutto, lasciando il posto ad un'espressione sconvolta. - Siete andati a letto insieme?

Distraction || Newtmas [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora