- Prologo -

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Il settimo anno. Il settimo anno. Il settimo anno.
Questo la grifondoro si ripeteva mentre si dirigeva al binario 9 3/4.
Era entusiasta dall'alluce dei piedi alla punta di ogni capello che si era dimenticata di spazzolare quella mattina, eppure ogni tanto sentiva dei brividi, che lei sapeva non essere di freddo: era anche preoccupata. C'era qualcosa che la turbava, anche se non riusciva ancora a capire cosa.
Ma era felice, felice di rivedere Harry e Ginny e Ron.
Non riusciva ancora a crederci.

Pensava a tutto quello che era successo e non si accorse che una rossa le stava correndo incontro urlando dalla gioia.
Se ne rese conto solo quando furono cadute per terra, e si misero a ridere come due bambine.
Arrivarono di corsa anche i due ragazzi mancanti e quando videro che le grifondoro stavano ridendo le seguirono.
Era bello essere di nuovo tutti assieme.
Hermione si alzò sistemandosi l'uniforme e abbracciò di slancio Harry, che per poco non cadde.

Le si erano già inumiditi gli occhi ma non aveva la minima intenzione di piangere. Anche se sarebbero state lacrime di gioia, ovvio.
-sono così felice di vederti...-sussurrò Harry all'orecchio della ragazza.
-lo sono anch'io- rispose lei, e si strinsero ancora di più.
Ginny, che nel frattempo si era alzata e messa di fianco a Ron, fece un colpo di tosse finto per richiamare i due che si stavano abbracciando.
Harry alzò gli occhi al cielo e lasciò un bacio sulla bocca della piccola di casa Wesley per farla stare zitta.
Hermione sgranò gli occhi e Ginny se ne accorse.
-te lo racconterò quando arriveremo-disse soltanto la rossa facendole l'occhiolino.
E si avviarono tutti al treno diretto, per loro, a casa.

Il serpeverde scese dal treno che era arrivato e prima di fare qualsiasi cosa chiuse gli occhi e inspirò rumorosamente l'aria di casa.
Si guardò intorno per vedere il panorama e scorse, tra le varie persone che erano intente a scendere dal treno, la grifondoro di cui sentiva ancora le urla nel sonno.
Una fitta gli pervase il cuore al ricordo di quelle grida, ma vedendo che lei stava bene gli comparve un lieve sorriso sul suo volto.

Ginny non la smetteva più di parlare di tutte le cose fatte durante le vacanze estive, che avrebbe voluto fare con l'amica.
Harry e Ron ne avevano le tasche piene mentre Hermione ascoltava volentieri e rideva ad ogni minima cosa buffa.
Appena il treno si fermò i due ragazzi corsero giù urlando per la felicità di non dover più ascoltare Ginny.
Le ragazze subito si misero a ridere e li seguirono con più calma.
La grifondoro appena messo piede a terra inspirò profondamente un odore che le era tanto mancato, stando attenta però a non fare rumore, e si guardò intorno cercando di vedere le cose che non erano cambiate.
Incrociò però due occhi color cielo nuvoloso, come quando sta per piovere, sorriderle. Lievemente, ma sorridevano.
Quando si accorse a chi appartenevano non riusciva a crederci.

Il ragazzo cambiò la direzione del suo sguardo il prima possibile e si diresse verso il suo migliore amico, Zabini.
Hermione aveva però visto quel lieve sorriso e non riusciva a toglierselo dalla testa.

No more word, Malfoy. || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora