Capitolo 1

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Stamattina mi sono svegliata prima che suonasse la sveglia, non so perché, e non ho avuto voglia di fare niente, sono rimasta sdraiata sul letto a pensare, a pensare al motivo del perché esistiamo, del perché la gente giudica le persone senza nemmeno conoscerle ...
Uh, scusate non mi sono nemmeno presentata, il mio nome è Emily, e frequento il penultimo anno delle superiori, in seguito andrò al collage.
Oh mio dio sono le 7:45 è tardissimo, mi devo preparare per scuola.
Mi sto dirigendo rapidamente verso il mio armadio, quando sento che mi arriva un messaggio sul telefono... Sblocco subito lo schermo, e guardo la notifica, è un messaggio del mio ragazzo Caleb, dice che alle 8:00 passa a prendermi con la macchina per andare insieme a scuola.
Vado, e mi piazzo davanti all armadio indecisa su come vestirmi... Alla fine scelgo una maglietta grigia con un piccolo emoji di un alieno👽, e dei jeans neri con dei tagli sul ginocchio. Mi vesto molto velocemente e poi prendo le scarpe, delle Converse Bordeaux. Corro subito in bagno, e mi trucco in un modo non troppo eccesivo, perché in fondo vado a scuola, e c'è bisogno di un po' di rispetto verso i professori, per lo più, io la penso in questo modo. Comunque, mi metto la matita sopra e sotto, ed il mascara sulle ciglia. Dopo mi sistemo i capelli in due trecce alla francese, e vado subito nel posto dove ho abitudine di lasciare lo zaino. Ci infilo dentro le cuffiette, e prendo il telefono, e scendo al piano di sotto. Li trovo mia mamma che prepara ancora la colazione per la mia sorellina Kate, mentre invece c'è mio padre che lavora a qualcosa sul suo computer.
Mamma mi da il 'buongiorno' ed io faccio altrettanto. Mi dice come ogni mattina di prendere una mela, e io come al solito obbedisco. Mi si avvicina, e mi da un bacio sulla testa, ed io la stingo tra le braccia, saluto mio padre, e la mia sorellina.
Prendo le chiavi di casa, e subito mi squilla il telefono, ed è Caleb. Apro subito la porta, e vedo che davanti al mio vialetto, c'è già parcheggiata la sua auto... Affretto il passo, ed apro la portiera della sua mini Cooper blu metallica, entro, e mi siedo sul sedile davanti. Al volante c'è Caleb, e dietro c'è il suo migliore amico Cooper.
Li saluto con un normalissimo 'ciao'.
Sono arrabbiata con Caleb perché critica sempre la mia migliore amica, cosa che a me non va bene, perché secondo me le persone sono come i libri, non vanno mai giudicati dalla copertina. A proposito, la mia migliore amica si chiama Roth. Non è molto ben vista a scuola, ma posso assicurare a chiunque, che se ci si arriva a conoscerla bene, ti rendi conto che è molto simpatica.
In tanto in macchina, c'è un silenzio imbarazzante, e allora decido di spaccare il ghiaccio...
'Come va ragazzi?' Dissi.
'Bene'. Dissero quasi in coro.
'Vi siete preparati, per la verifica di chimica.' Chiese ansioso Cooper.
'Si fratello, stai tranquillo, ti faccio copiare'. Disse Caleb.
Sentii il sospiro di sollievo di Cooper, e sorrisi.
Arriviamo a scuola, scendiamo dalla macchina, e Caleb fa per prendermi la mano, e subito dopo la ritira indietro, pensando che sono ancora arrabbiata con lui. Allora li prendo la mano, lui mi guarda incredulo, e poi mi sorride e io li sorrido e le dico: 'certo che sei stupido davvero' e lui mi guarda e fa un sorriso imbarazzato. 'È solo che non sono sfacciato quanto te.' Li do un colpetto sulla spalla, e ci separiamo.
Io ho una lezione di matematica avanzata, mentre lui ha un corso di latino.
Entro in classe, e mi siedo al mio posto.
Il professore non è ancora entrato, allora Roth viene a salutarmi. Con lei c'è anche Lacey un altra mia amica.
'Come è andata ieri alla festa ?' Chiedo
'Ah niente di che... Non ti sei persa niente'. Risponde Lacey.
'Io invece mi sono divertita'. Interviene Roth.
'Peccato che non sei potuta venire... Dopo la festa siamo andati alla pizzeria di Lorenzo, la Tua preferita, quella infondo alla strada su la quale abita Cass'. dice Lacey.
'Lo so ragazze, è solo che avevo dafare in famiglia', cosa che non è affatto vera, ma è solo perché non ne avevo voglia di uscire, non lo so ma in questo periodo mi sento abbastanza distante da tutti.
Ecco, finalmente è arrivato il professor Robert. Ci alziamo tutti in piedi, come se fosse un gesto meccanico, tutti in un modo sincornizzato, diciamo 'buongiorno' in coro, e ci sediamo tutti un attimo dopo.
Le lezioni del signor Robert White, erano interminabili, era come se il tempo non scorresse più durante le sue lezioni.
Subito dopo il suono della campanella, mi alzai, e mi diressi nel corridoio, e subito dopo, Lacey, Roth e Cassie, le mie tre amiche mi seguirono.
'Vi va di andare alla Starbucks?' Proposi.
'Sii, ho bisogno di caffeina, sennò, alla prossima lezione di White mi addormento di sciuro.' Rispose Cassie in tono scherzoso.
Risii e andammo. Sul corridoio c'erano decine di studenti, persone che conoscevo, ed altre che non sapevo nemmeno che esistessero, ma non era questo il vero problema.
Prima, avevo ricevuto un messaggio dalla mamma, mi ha scritto che dovevo tornare a casa il prima possibile, perché dovevamo parlare, e so che quando mi arrivano questo tipo di messaggi, è successo qualcosa di veramente importante è serio.
Comunque andiamo alla Starbucks, ed io prendo un frappé ai mirtilli, mentre invece le mie amiche prendono dei normali caffè americani.
Alla Starbucks è andato tutto bene, ma ora devo tornare a casa, e devo ricevere la notizia. L unica cosa che posso fare, e sperare che non sia niente di triste😰
...

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