Capitolo 30

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Ed ecco a voi anche il trentesimo capitolo, (uno schifo HAHAHA. NO.)
Comunque se il capitolo vi piace votate e commentate, grazie.
***
Una luce accecante illumina l'entrata della casa e la portafinestra, ma solo dopo qualche secondo mi rendo conto che quella luce proviene dai fari della macchina dei miei genitori, e io e Sarah ci giriamo e ci guardiamo tirando un sospiro di sollievo.

Poi ad un certo punto scoppiamo a ridere...

"Certo che siamo troppo coraggiose, altro che 'Breave Heart'." Sbotta Sarah ridendo.

"Si ma pensa se fossimo state in 'Divergent' avremmo sicuramente fatto parte degli intrepidi." Dico io dando sfogo alla fangirl che è in me.

"Ma che, saremmo tipo capi fazione." Mi risponde Sarah. E allora scoppiamo a ridere ancora più forte visto che siamo dello stesso Fandom.

"Ciao Em, oh, ciao Sarah, giusto mi ero dimenticata che oggi ti fermavi da noi scusa..." Dice mia madre imbarazzata entrando in casa.

"Tranquilla, come stai?" Si rivolge Sarah a mia madre, non capisco come questa ragazza riesce a conversare con così tanta naturalezza con una persona che si e no ha visto due volte nella sua vita.

Parte poi una lunga e noiosissima conversazione tra mia madre e Sarah a quale poi stranamente si unisce anche Kate.

Dopo finalmente mezz'ora, riesco a trascinare su Sarah e andiamo in camera mia, e ci distendiamo sul letto prendendo il computer e accendendo Netflix.

"Forse è meglio se non diciamo niente a tua madre dei messaggi okay?" Dice Sarah interrompendo il silenzio.

"Non lo so, perché?"

"Boh, così non la facciamo preoccupare per stupidaggini."

"Già, okay..." E prima che riesca di finire ciò che ho da dire, mi vibra il telefono, e subito dopo vibra anche quello di Sarah. Prendo il telefono con così tanta paura e concentrazione come nei film quando c'è un attore che deve disinnescare una bomba.

Sblocco il blocco schermo, e fortunatamente vedo che qualcuno ha creato un gruppo su su Whatsapp aggiungendo me e Sarah. Guardando le foto di profilo, riconosco subito i ragazzi ovvero: Cameron, Matt, Nash, Jack&Jack, Aaron, Carter, Taylor, Cara e infine Shawn.

Imposto subito la notifica silenziosa a questo gruppo perché già so che mi arriveranno un sacco di messaggi ad ogni ora della giornata.

C'è anche il numero di un ragazzo che non conosco, ma è molto carino cioè, almeno così sembra dalla foto.
Mi addormento con ancora il telefono in mano e mentre Sarah mi fa un discorsetto troppo impegnativo per quell'ora.

*Il giorno Dopo*.
Stranamente oggi mi sono svegliata abbastanza presto, allora tocca a me svegliare Sarah e posso dire che è una grande impresa stile mission impossible.

Spalanco le finestre per far entrare più luce e anche per farle sentire freddo, so che è una vigliaccheria ma non esistono altri modi. Sarah non dà ancora nessun segnale di vita allora la afferro per le caviglie e la scaravento giù dal letto.

"Hai un deficit di intelligenza, quando morirò e ti ricorderai quanto mi hai trattata male soffrirai e piangerai tantissimo per me." Dice Sarah con la voce impastata dal sonno.
"Ma quanto siamo drammatici oggi..."
"Se dico la verità non vuol dire che sono drammatica."
"Okay, come dici tu, sbrigati che tra poco Cara e Jack passano a prenderci."
"Quale Jack?"
"Johnson."
"Oh meno male, non sarei riuscita a sopportare le battutine Di Gilinsky già di prima mattina."
"Zitta che lui è la mia scimmietta pelosa! Comunque dai preparati che dobbiamo andare e già è tardi." Concludo io la nostra intelligentissima  conversazione.
"Okay mamma, dove hai messo i miei capelli?" Mi chiede Facendo una voce da bambina e riferendosi alla sua parrucca.
"È lì sulla sedia." Le dico e le indicò la parrucca.

Mi piazzo davanti all' armadio come al solito indecisa su cosa indossare.
Alla fine scelgo una tuta dell' Adidas, anche se a me le tute non piacciono, oggi non è giornata, e per chi devo farmi carina per il vecchietto che ci insegna la matematica? Beh, no. Poi metto le superstar, e mi faccio una coda alta.

Il campanello suona il campanello ripetutamente, e Sarah si affaccia e urla dalla finestra :" Se suoni un altra volta quel campanello, ti taglio le mani con una carota! (?)"
Si, questa ragazza ha dei seri problemi.

Prima di scendere apro la porta della camera dei miei genitori che dormono ancora, strano visto che c'è una persona con problemi mentali che suona il campanello 100 volte.

Appena apriamo la porta di casa, ci ritroviamo Jack (biondo)  con un sorriso da ebete in faccia. Sarah fa un passo in avanti e li tira uno schiaffo in pieno volto. E le dice: "Questo è per farti ricordare come si suona un campanello, e anche perché indossi un maglione con le renne a Los Angeles."
"Si, ma fa freddo, e poi ha stile!" Risponde lui atteggiandosi.
"Ok basta, dov'è Cara?" Intervengo io ponendo fine al loro ridicolo litigio.
"Non si sentiva bene e quindi non le andava di venire." Risponde con un sorrisino.
"Ehm, okay..."

Saliamo in macchina dove Jack mette a tutto volume il remix di 'Panda' e tutti facciamo la DAB ai passanti.
Appena arriviamo a scuola e scendo dalla macchina, davanti a me si svolge una scena che mi lascia perplessa...

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