Capitolo 3

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È giunta l ora di partite...
Stiamo in macchina, e stiamo andando all aeroporto. Non so, ma da quando siamo partiti da casa mi sento un groppo nello stomaco, e già sento la nostalgia, di casa, degli amici, può sembrare strano ma pure di quel carcer.. Volevo dire scuola e credo che mi mancheranno anche le lunghissime ed interminabili lezioni, del signor Rober White.
Invece sembra che a Kate non interessi un bel niente, anzi è molto contenta. Non capisco come una persona, che deve abbandonare casa sia così felice, mi sembra una cosa inumana.
Mi arriva un messaggio: Caleb:' mi dispiace che devi partire, io non ci riesci ad avere una relazione a distanza quindi, è giunta la nostra fine, non è colpa tua, lo so. Ti prego non ti arrabbiare, possiamo restare amici se vuoi.'

Non riesco nemmeno a risponderli. È stato un codardo, poteva dirmelo prima no? Magari faccia a faccia. Poi quel 'non è colpa tua', una scusa migliore non poteva trovarla?
Ovviamente ci rimango male perché io ci tenevo veramente bene con lui ma forse il sentimento non era ricambiato.
Questa giornata non poteva andare peggio, devo partire, lasciarmi tutto alle spalle, e pure Caleb mi abbandona. Andiamo proprio bene eh.
Arriviamo all aeroporto.

Vado a cercare un carrello per le valigie. Lo trovo, carichiamo le ingombranti borse su questo 'coso tutto arrugginito', e andiamo al terminal 3.
Facciamo io check-in, e perdiamo tempo nello shop.

Scusate se il capitolo è troppo corto🙈
E vi chiedo se potete lasciare una stellina per l ennesima volta. Grazie

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