Capitolo 9

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Percorriamo il lunghissimo corridoio, che ci porta verso l'uscita dell istituto.

'Dimmi di te...' Mi chiede Sarah.

Dopo averle raccontato tutta la storiella, di dove vengo, del perché mi sono dovuta trasferire, del come mi è sembrato il mio primo giorno di scuola e del fatto del se mi mancano i miei vecchi amici ecc.

Arriviamo in pizzeria.
Vedo la grandissima insegna della Pizza Hut.
Entriamo dentro. Sento un profumino irresistibile di pizza, ma subito dopo Sarah mi chiede: 'Cosa prendi?'
' Un pezzo di pizza margherita, grazie.'
Dico alla ragazza che ci sta servendo.
Ci sediamo ad un tavolo un po più isolato, vicino ad una finestra.

'Io ti ho raccontato molto di me, ora dimmi di te.' Dico.

'Io sono nata qua. I miei genitori sono separati, e che dire, mi piace leggere, andare alle feste in spiaggia, praticamente tutte le cose che potrebbero piacere ad una normale sedicenne.' Mi risponde.

Annuisco non sapendo cosa rispondere.
'Ecco, credo che per iniziare bene un amicizia, bisogna essere sinceri...
A me piacciono molto queste cose, ma io purtroppo, non potrò mai avere una vita così...' Mi dice con amarezza.

'Perché?' Chiedo pur sapendo che è una domanda un po' maleducata.

'Sai, ora non voglio lagnarmi, ma per raccontarti di me, devo anche dirti che sono molto malata.' Mi dice senza avere nessuna espressione in faccia. ' mi hanno diagnosticato il Cancro a 11 anni, e ovviamente non voglio essere considerata una persona con un 'handicap' io vivo la mia vita nei miei limiti.' Mi dice soddisfatta.

'Mi dispiace tanto.' Rispondo.

'Comunque, oggi hanno organizzato una festa in spiaggia, vuoi venire?' Mi chiede.

'Non saprei.' Rispondo.

'Dai ti prego, ci divertiremo, e poi li ci sono tanti miei simpatici amici che puoi conoscere, dai vieni, please!' Mi dice facendomi il labbruccio.

'Okay, okay, verrò.' Rispondo alzando le mani in gesto di arresa, e lei scoppia a ridere.

'Oh, è tardi, dobbiamo tornare a lezione.' Mi dice.

Usciamo dal locale, e andiamo verso scuola.

Davanti al cancello vedo Cameron che sta con degli amici, e mi guarda ma mi ignora, e così strano.
Ci rimango un po male, perché  ridevo che fosse un mio amico, ma a quanto pare quando sta con i suoi amici si vergogna di me.

Dopo le lezioni, decido di non aspettare Cameron, ma me ne vado a casa da sola.

Percorro il tragitto, il paesaggio è bellissimo, la mattina non mi ero resa conto di che bel posto ci sia qui.
Un ampia strada affacciata sul mare, ci sono palme sia sulla destra che sulla sinistra, è proprio come nei film, e non avrei pensato di arrivare a vivere in un posto simile, ma lo stesso non mi sento ancora a casa.

Entro in casa, in cucina c'è un post-it 'tesoro, papà e a lavoro, e io devo fare delle commissioni, torno verso le sei ti voglio bene. _mamma.

Vado su e accendo Skype, chiamo Roth.
Video chattiamo un po', e ci raccontiamo tutto quello che è successo.

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Ecco il nuovo noiosissimo capitolo!!! Yeeeeeeh!
Scusate gli errori.
Se vi è piaciuto (a me no) lasciate una stellina.
Grazie per aver letto la mia storia.
Al prossimo capitolo.
_Cla

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