La casa era più grande di quanto l'avesse immaginata Harry. Il salone sembrava non avere una fine talmente erano tante le persone che vi ballavano. Lo odiava. Il proprietario aveva lasciato le porte aperte così che chiunque potesse entrare anche senza invito. Doveva festeggiare il fatto che ora abitava da solo, quindi perché non inaugurare casa con un festino?
Anche Michael era venuto, ovviamente. Sembrava che si fosse dimenticato di cosa successe quello stesso pomeriggio, perché faceva finta di niente.
"Balli?" chiese a Harry, invitandolo al centro della sala.Harry scosse la testa e si alzò in punta di piedi per guardargli alle spalle per cercare sua sorella. Nonostante il suo rifiuto, Michael lo prese per mano e lo trascinò con lui. Harry schivò con mosse schizzinose i corpi ubriachi che si scatenavano intorno a lui.
Attraversarono il salone arrivando poi in quella che doveva essere la cucina. Al centro della stanza c'era un tavolo con una tovaglia viola, sopra bicchieri dello stesso colore e bottiglie di alcolici di tutti i tipi, dalla birra alla vodka."Allora bevi qualcosa." lo incoraggiò Michael. Gli porse un bicchiere con del liquore dentro. Harry lo bevve tutto d'un fiato e subito fece una smorfia per il bruciore dell'alcol che gli scivolò in gola. Michael rise per sua faccia.
Di Gemma, Ashton, Luke e Calum neanche l'ombra.
"Andiamo di sopra." disse Michael.
Harry annuì soltanto perché sapeva che al piano superiore ci sarebbe stata più calma e sicuramente meno gente.
Michael prese il liquore che avevano bevuto prima e fece segno a Harry di seguirlo. Salirono le scale e trovarono una porta senza cartellino "non disturbare" e ci entrarono. Ne mise uno anche alla loro maniglia. La camera aveva l'essenziale: un letto, un armadio, una scrivania e una sedia. Pareva la stanza degli ospiti.
Harry capì che stava tramando qualcosa, per cui "Se vuoi farmi ubriacare per poi farmi fare chissà cosa, te lo dico, reggo bene l'alcol." disse ovvio. Non aveva intenzione di toccare un altro bicchiere.
"Tranquillo, sediamoci sul letto e parliamo. Abbiamo un mucchio di cose da raccontarci."
La cosa gli sembrò strana, ma non ci diede peso e si accomodò sul materasso a gambe incrociate. Appena anche Michael si sedette, continuò "In verità non voglio chiacchierare. Avevo in mente altro." guardò Harry malizioso e tirò fuori dalla tasca una bustina trasparente con dentro dei francobolli.Harry lo fulminò con lo sguardo. "Cosa sono quelli?"
Michael si portò un quadratino sulla mano e stava per portarselo alla bocca, ma Harry lo fermò. "È solo droga, stai calmo. Vuoi?" disse, poi se lo mise sulla lingua, assorbendo la sostanza di cui esso era imbevuto.
"Non ci tengo."
Harry era sorpreso nel vedere Michael a che fare con degli acidi, se lo aspettava diverso. Quando erano piccoli parlavano sempre su quanto facessero male le droghe e di non volerle mai provare.Michael incominciò a ridere e le palpebre lottarono per rimanere aperte. "Come sei innocente, Harry." disse con tono antipatico. "Guarda cosa c'è là, oh Dio!" esclamò indicando il soffitto con un sorriso ebete.
Harry alzò la testa per guardare in alto, ma non vide nulla. Cercò qualcosa con gli occhi e aprì leggermente la bocca involontariamente. Michael gli afferrò il labbro con due dita per fargliela aprire definitivamente e contro la sua volontà gli appoggiò il francobollo di LSD sulla lingua. Harry non riuscì a sputarlo perché Michael affondò le labbra sulle sue, per baciarlo. L'acido ebbe un effetto immediato, così iniziò a ridere istericamente. Vide la stanza girare, tanti colori, ogni cosa la trovava divertente. Anche il corpo nudo di Michael.
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Blood || Larry Stylinson
FanfictionIn Harry c'era qualcosa che gli altri ragazzi non avevano. Nel sangue, per intenderci.