A casa di Louis era tutto silenzioso, così decisero di guardare un film.
Louis e Harry erano accoccolati sul divano con una coperta di pile che li riscaldava. Una ciotola di pop-corn giaceva sul tavolino da caffè davanti a loro insieme alle bibite. La testa del ragazzo dagli occhi blu era appoggiata alla spalla dell'altro, finché non alzò lo sguardo quel tanto che gli bastava per guardarlo in faccia. Harry notò il suo sorrisetto, per cui aggrottò le sopracciglia non sapendo cosa volesse. Louis si mise a cavalcioni su di lui con una mossa veloce e spostò la coperta via da lì. L'altro si sorprese ma si permise di mettere le mani sul suo girovita per impedirgli di scappare. Le sue dita giocavano coi suoi boccoli.
"Questo film non mi interessa più." disse Louis con tono provocatorio. Spostò le mani sui bordi della sua maglietta e se la sfilò via.
"In verità neanche a me." gli disse Harry all'orecchio. Osservò ogni minimo dettaglio del petto di Louis, come i tatuaggi o le piccole e quasi invisibili lentiggini.
Louis sorrise compiaciuto. Si avvicinò al suo viso per baciarlo e iniziò a muoversi sul posto per provocargli piacere. La lussuria si faceva sentire anche per lui, perciò portò la testa all'indietro, trascinando il labbro inferiore contro bocca di Harry e lasciando scappare un gemito strozzato. Harry non esitò a slacciare il cordoncino dei pantaloni del pigiama di Louis e spogliarlo anche di essi, improvvisamente diventati inutili. Quest'ultimo si alzò per privare Harry dei suoi jeans. Prese il suo posto sdraiato sul divano verde muschio e lo prese per i fianchi, portandolo sopra di lui. Harry ridacchiò.
Louis accarezzò tutto il corpo dell'altro ragazzo con molta avidità e poi lo strinse in un abbraccio quando la sua intimità entrò in lui, dopo essersi spogliati completamente. Lo rassicurò con le sue labbra e Harry gemette. Quella volta, il sesso aveva qualcosa di diverso. Louis sembrò preoccuparsi per Harry, stringendolo, sussurrandogli complimenti all'orecchio, baciandolo dolcemente, come una camomilla, per tranquillizzarlo.
All'improvviso Harry prese il controllo e si liberò dalla presa di Louis, muovendosi più velocemente su di lui. Portò la testa all'indietro e qui Louis non ce la fece più. Graffiò il suo petto talmente rudemente che uscirono delle piccole goccioline di sangue. Louis raggiunse Harry mettendosi seduto e stringendolo ancora, pentendosi per averlo lasciato andare quei pochi secondi. Leccò via il sangue dal suo petto, bruciava, ma gli piaceva.
Le voci provenienti dal televisore non si sentivano più, talmente erano forti i loro ansimi.
Quando Louis raggiunse l'orgasmo, Harry emise un ultimo e profondo urlo prima di crollare sull'altro ragazzo. Riprese la coperta e ricoprì entrambi.
Le braccia di Louis erano ancora avvolte intorno al busto di Harry, ma con un dito percorreva tutta la sua schiena, su e giù, provocandogli la pelle d'oca. Il ragazzo dai capelli ricci usò il petto di Louis come cuscino e il suo corpo come materasso, accoccolandosi di più su di lui. Si addormentarono entrambi così, quasi contemporaneamente, abbracciati.
Si dice che quando una persona si addormenta quasi subito dopo il sesso, sia realmente innamorata.
-
Un cellulare che squillava svegliò entrambi dal loro breve riposino. Fortunatamente era vicino al divano, perciò Harry non dovette cambiare posizione per rispondere. "Pronto?"
Era Gemma e sembrava agitata. "Harry! Perché non hai risposto alle mie chiamate? Vabbè, non importa. Michael è tornato a casa!"
"Quindi?" la interruppe il fratello. Non si era fatto vedere in giro per un giorno intero, ma non gli sembrava una cosa importante. Capendo come era diventato, cioè un festaiolo, pensava fosse mancato per una festa.
"È tornato con gli occhi lividi e una spalla slogata!" continuò Gemma.
"Che cosa?!" Harry si alzò leggermente col busto.
"Stava facendo una passeggiata nei dintorni della scuola e all'improvviso qualcuno l'ha aggredito, mi ha detto. Non è riuscito a vedere chi è stato, il tipo aveva il cappuccio alzato e gli occhiali da sole, ma giuro che se scopro-"
"Va bene, ho capito. Torno a casa per cena, intanto portate Michael all'ospedale, sai, per la spalla." Harry non aspettò risposta e chiuse la chiamata.
Louis aveva ascoltato tutta la conversazione e a Harry pareva strano che avesse sentito nominare Michael e non avesse reagito. Anzi, aveva persino un sorrisetto in volto.
"Tu c'entri qualcosa?" disse retorico Harry, guardandolo negli occhi con le sopracciglia aggrottate."Può darsi." replicò semplicemente Louis.
"Ma come ti sei permesso! Se ti avesse visto qualcuno, cazzo!" disse ad alta voce.
Louis portò una mano sul sedere di Harry e glielo strinse leggermente. "Se l'è cercata. Ho detto che sei solo mio e nessun altro ti deve toccare in quel modo. Non sono stupido, ho capito cosa ti ha fatto."
Harry ci pensò un attimo. Michael era stato davvero meschino a fargli una cosa del genere, in un certo senso se lo meritava. Sarebbe stato zitto davanti a Gemma, poiché nessuno sapeva di lui e Louis, a parte Eleanor - più o meno.
Decise di non arrabbiarsi con Louis: era troppo furioso con Michael per appoggiarlo.
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Blood || Larry Stylinson
FanfictionIn Harry c'era qualcosa che gli altri ragazzi non avevano. Nel sangue, per intenderci.