Capitolo 3*

2.2K 142 42
                                    

Eric's POV

Mentre raggiungevo il bar che George mi aveva indicato, pensai che forse non avrei dovuto dire a Vin che avrei rivisto i nostri vecchi compagni di squadra.

Avevo deciso di uscire solo perché mi avevano assicurato che Fred non ci sarebbe stato.

Tutti erano a conoscenza di come era andata a finire l'ultima volta che per sbaglio io e lui ci eravamo trovati nello stesso locale.

Mentre camminavo verso il punto d'incontro, inviai un messaggio a Dalila.

"Hey, stasera mi vedo con i ragazzi della squadra. Pranziamo insieme domani?"

La conoscevo da quando ero piccolo. Sua madre e mia madre erano amiche da sempre. Dalila era sempre stata come una sorella per me. Per lo meno fino all'estate precedente.

Durante le vacanze estive Vin aveva deciso di non tornare a casa. Io, invece, mi ero fatto convincere dai miei a passare con loro due settimane. Mi annoiavo da morire a casa. Stavo tutto il pomeriggio in giardino, sdraiato sull'amaca a non fare niente e a rimpiangere di non essere rimasto a fare compagnia a Vin.

Le vacanze estive proseguirono così, fino a quando mia madre non mi avvisò che Dalila fosse in città. Non avevo una grande voglia di vederla, ma visto che ero stanco di starmene chiuso in casa, avevo preso in considerazione l'idea di passare a salutarla. All'epoca non ci sentivamo da circa due anni.

Quando la incontrai...beh, lei era cambiata. Non era più la ragazzina che giocava a calcio con me e Vin nel vialetto davanti a casa.

Dalila era diventata bellissima...e uscire con lei non era poi così male. Trovavo divertenti le sue battute e mi piaceva il modo in cui si stringeva a me quando camminavamo assieme verso casa la sera.

Fu così che iniziammo a vederci non più come semplici amici. 

A dire il vero, io non mi sentivo molto coinvolto da lei, ma fondamentalmente era il tipo di ragazza che avevo sempre sognato. Era gentile ed intelligente. Era perfetta ed elegante ed essere l'oggetto delle sue attenzioni mi piaceva.

Sognavo sempre...la nostra futura vita insieme.

Ero un tipo romantico, che sognava una famiglia, tanti bambini ed un cane.

Mi sentivo stupido a parlare a voce alta dei miei desideri, perché neppure Vin li capiva.

Lui non pensava mai a cosa ne sarebbe stato di lui.

Il suo obiettivo più lontano era la laurea!

Inutile dire che mia madre era contentissima di sapere che io e "sua nipote" avessimo ripreso a frequentarci...e ancora di più che stavolta fosse...in quel senso. Probabilmente non aspettava altro da quando era incinta!

Il mio cellulare squillò.

"Pensavo ti fossi dimenticato che esisto! Oggi non mi hai minimamente calcolato. Comunque invito accettato. Ci vediamo domani! Fai da bravo stasera".

"Scusa ho avuto da fare con i lavori a casa. Mi farò perdonare domani. ;) Buonanotte".

"Buonanotte"

Lessi l'ultimo messaggio, poi sorrisi e misi via il mio cellulare.

Mi accesi una sigaretta e pensai un momento a Vin e a tutto quello che mi aveva raccontato.

Ero allo stesso tempo felice e preoccupato per lui. 

Sapevo quanto sarebbe stato difficile per lui fidarsi nuovamente di qualcuno. 

Coincidenze - COMPLETA (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora