Capitolo 71

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Curt's POV

Entrai in cucina ancora assonnato, con James stretto tra le braccia.

Poggiai il biberon ormai vuoto nel lavandino.

-Hai dormito bene o questi dentini ti hanno fatto dannare?- gli chiesi dandogli qualche bacio.

James si aggrappò alla mia canottiera, stringendola tra le manine.

-Senti fastidio, non è vero amore mio?-

Ogni tanto si lamentava, così gli passai uno dei giochi che il pediatra ci aveva consigliato di mettere in frigo per alleviare il dolore.

Il bambino se lo portò alla bocca e prese a mordicchiarlo, dimostrandosi sin da subito più tranquillo.

Sorrisi prendendomi qualche istante per guardarlo.

James aveva i capelli leggermente meno scuri rispetto ai miei, ma c'era poco da sindacare. Assomigliava decisamente di più a sua madre.

Il pediatra mi aveva spiegato che il colore degli occhi dei neonati non fosse quasi mai definitivo e che si sarebbe stabilizzato con la crescita, ma ero sempre più convinto che uno dei suoi due occhi verdi fosse più scuro dell'altro.

Eric diceva che non dovevo preoccuparmi e che fosse una cosa relativamente comune, ma quando si parlava di James io entravo subito in paranoia.

-Papà dorme ancora. Adesso noi gli prepariamo il caffè e glielo portiamo a letto- sussurrai lasciandogli qualche bacio.

Mi diressi dritto verso la macchinetta del caffè.

Posizionai le tazzine sotto il beccuccio, inserii le cialde negli spazi appositi e la avviai.

Misi a riscaldare due cornetti alla marmellata nel tosta pane e ripresi a coccolare James mentre aspettavo.

Sorrisi quando sentii i passi di Eric sempre più vicini, prima nel corridoio e poi in cucina.

Odiava il fatto che le mie orecchie fossero allenate a captare anche il più insignificante dei rumori, perché non riusciva mai a sorprendermi quando mi stringeva da dietro.

-Buongiorno amore- sussurrò lasciandomi un bacio su una spalla, mentre io mi impegnavo a trafficare con le tazzine utilizzando una mano sola.

-Buongiorno amore mio- gli risposi girandomi verso di lui per reclamare un bacio.

Eric si sporse verso di me, coinvolgendo le mie labbra in un bacio dolcissimo.

-Buongiorno anche a te, ometto- sussurrò prendendo James in braccio, lasciandogli un tenero bacio.

James lo guardò e sorrise, per poi riprendere a mordicchiare il suo giochino.

Sistemai davanti ad Eric il suo caffè macchiato e il suo croissant, prendendo subito dopo posto accanto a lui.

-Adoro quando non lavori- sussurrò.

-Piace anche a me, perché se James fa il bravo bambino, io e te possiamo tornarcene a letto- risposi malizioso.

Eric sorrise, poi si alzò in piedi a prendere lo zucchero che puntualmente dimenticavo di mettere a tavola, visto che io il caffè lo bevevo rigorosamente amaro e, tornando al suo posto mi passò un mano tra i capelli, lasciandomi un bacio su una tempia.

-Amore...- sussurrai implorandolo di tenere le mani a posto, già che in me era già scattato qualcosa.

-Sei consapevole del fatto che non si riaddormenterà mai prima delle dieci?- mi rispose.

Coincidenze - COMPLETA (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora