Fred's POV
Accarezzai i capelli di Vin, accertandomi stesse dormendo.
Era riuscito a calmarsi solo nel momento in cui mi ero steso accanto a lui e senza dire nulla, l'avevo stretto al mio petto, facendo finta di non accorgermi delle lacrime che continuavano a rigare il suo viso.
Lo avevo imparato ormai.
Vin odiava mostrarsi fragile.
Pensava che permettere a qualcuno di conoscere la parte più vulnerabile di sé, fosse come servigli su un piatto d'argento delle armi per farsi ferire.
Io ero stato così meschino da approfittarne.
Avevo fatto leva su i suoi sentimenti ed usato le sue paure contro di lui, per allontanarlo da me.
Ero arrivato a tanto, pur di non ammettere cosa mi tormentasse ogni giorno.
Nonostante ciò Vin mi aveva perdonato.
Continuava ad amarmi e si fidava nuovamente di me.
Io però non riuscivo a smettere di pensare a quello che aveva passato per colpa mia.
Avevo paura che da un momento all'altro Vin si rendesse conto di quello che gli avevo fatto e che scegliesse di allontanarmi di nuovo dalla sua vita.
Assistere al momento in cui aveva ritrovato quei fiori adagiati davanti alla sua porta di casa non aveva fatto altro che fomentare le mie paranoie.
Mi sentivo infinitamente triste ed insicuro.
La voglia di piangere stava diventando incontrollabile, ed io non avevo le forze di ribellarmi.
Perché fino a qualche ora prima, l'amore che Vin provava per me, mi sembrava qualcosa di intaccabile?
Potevo davvero aggrapparmi alla speranza che i suoi sentimenti per me non si fossero logorati in quei tre anni?
Dovevo farlo per non crollare.
Dovevo fidarmi di lui.
Sì, ma allora perché Vin non mi aveva parlato del motivo per cui con Andrew fosse finita?
Cosa l'aveva portato a voler chiudere con lui e a riprovare a stare con me solo un mese dopo?
Presi un respiro profondo e sciolsi il nostro abbraccio.
Non riuscivo più a tenere sotto controllo i singhiozzi e l'ultima cosa che volevo era far stare di nuovo male Vin a causa mia.
Mi alzai e andai a sedermi nell'ambiente adiacente.
Mi rannicchiai su un angolo del divano e ripensai infinite volte al modo in cui il mio ragazzo aveva reagito davanti a quel gesto di Andrew.
Vin aveva sperato fino all'ultimo che quei fiori non fossero destinati a lui.
Nel momento in cui invece, il bigliettino allegato gli aveva confermato i suoi sospetti, si era fatto sopraffare dal dolore.
Aveva stretto quel bellissimo mazzo di rose bianche a sé, piegandone gli steli e distruggendone i boccioli, i cui petali, bagnati dalle sue lacrime, erano caduti sul pavimento.
Mi portai le mani al viso e tentai con tutte le mie forze di calmarmi e di convincermi che quello che avevo visto non dovesse necessariamente essere interpretato come lo avevo interpretato io.
Chiusi gli occhi e poggiai la fronte sulle ginocchia, cercando si sfuggire a tutte quelle paranoie.
Respirai a più riprese, ma nonostante gli sforzi, non riuscii a smettere di pensare che quella scena non fosse altro che una sorta di metafora del legame che lui aveva con Andy.
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Coincidenze - COMPLETA (IN REVISIONE)
RomanceVin è un ragazzo piuttosto introverso. Ama il calcio, il cibo spazzatura e sogna di diventare uno scrittore, mentre cerca di lasciarsi alle spalle una colossale delusione amorosa. Vive "scortato" da Eric, il suo migliore amico da tempo immemore, e M...