Questa storia è il sequel di "Senza di Te- Harry Styles" che trovate sul mio profilo wattpad.

I personaggi famosi presenti in questa storia hanno caratteri, modi di fare e stili di vita non necessariamente rispecchianti la realtà.

Sono frutto della mia invenzione.

Termino ricordando a voi tutti che ci sono le stelline da aggiungere a ogni capitolo che trovate di vostro gradimento, e che potete commentare ogni volta che lo desiderate.

Grazie a tutte quelle persone che hanno aspettato il continuo con pazienza, mandandomi messaggi e chiedendomi quando avrei iniziato a pubblicare.

Vi voglio bene.


Non riesco a respirare.

Ogni tentativo di sentire Harry risulta vano.
Sono trascorsi appena due giorni da quando e' scappato da me, lasciandomi in quel posteggio freddo e desolato, e non ha mai risposto ai miei messaggi.
E nemmeno alle mie telefonate.
Mi sento vuota come se mi avessero deprivato di ogni mio organo interno e, persino, della mia anima.
Ogni tanto Lisa entra nella mia stanza per vedere come sto.
E i miei "sto bene!" rimbombano tra queste mura come se fossero registrati su un nastro.
Niall, all'inizio, ha provato un paio di volte a parlarmi per cercare di tranquillizzarmi.
Mi ha detto che Harry mi avrebbe chiamato.
Mi ha detto che Harry non sarebbe stato capace di mandare all'aria tutto ciò che è nato tra di noi.
Io ascoltavo le sue parole ed era come se fosse entrato in camera mia per pugnalarmi.
Io lo sapevo che ciò che niall negava, era ciò che, in realtà, stava accadendo.
E, man mano che i minuti passavano, e che le ore diventavano sempre più lunghe, l'ha capito anche lui.
Tanto che stamattina è entrato in camera senza dire una parola.
Si è diretto verso la mia finestra, l'ha aperta per far entrare un po di luce in queste mie giornate buie, ed è tornato in sala in silenzio.
Solo per un attimo i nostri occhi si sono incrociati, mentre ero distesa sul letto.
E, nei suoi occhi, ho letto tutto il dispiacere del mondo.
Non mi capacito di come Harry abbia potuto darmi tutto l'amore di cui era capace, per poi lasciarmi così, sola e inerme, in una casa troppo vuota senza di lui.
Osservo le pareti intorno a me e vorrei che Niall non fosse cosi premuroso nei miei confronti.
Vedere ciò che mi circonda mi porta in un baratro senza fine e trascino con me i ricordi e le parole sussurrate da Harry in quei momenti in cui c'eravamo solo io e lui.
Ora le cose sono cambiate.
Ci sono solo io e non credo di essere capace di affrontare tutto da sola.
Ma non voglio nessuno vicino a me.
Mi basta questo piumone troppo leggero per mettere a tacere i brividi che sento dentro di me, e questo cuscino troppo bagnato a causa delle lacrime che continuo a versare.
Chiudo gli occhi per cercare di dormire un po'.
È così che sto trascorrendo le mie giornate lontana da Harry.
Piango e, quando i miei occhi sono troppo stanchi, dormo.
Credo di non aver mangiato nulla da ieri mattina.
E il piatto pieno di patate al forno e tacchino che mi ha portato Lisa ieri sera, giace sul mio comodino, intatto.
L'odore del cibo mi da' la nausea e vorrei lanciarlo contro il muro.
Ma i muscoli delle braccia sono come intorpiditi e non ho nemmeno la forza di muovermi.
Mi sento stupida se ripenso a quando, ritornando con la mente al mio incidente, credevo che mi fosse stata data una seconda possibilita' dalla vita per permettermi di conoscere Harry e vivere con lui il più bello dei sentimenti.
Ora, invece, mi chiedo perché in quella cazzo di macchina non ci sono morta.
Mi sarei evitata tutta questa sofferenza che preme contro il mio cuore sempre con più forza.
A volte mi sembra quasi che smetta di battere ma, purtroppo, e' solo una mia impressione.
Succede continuamente che le persone si lascino.
In ogni angolo di mondo c'è qualcuno che tradisce, ferisce, lascia.
È normale.
Ma ciò che sta succedendo tra me ed Harry è diverso.
A nessuno sta capitando di essere lasciata perche' il padre del fidanzato è dentro una prigione innocentemente, solo perché l'amore del figlio ha dato fastidio a qualcuno.
Solo io, in questo momento, sto vivendo la sofferenza di vedere tutto ciò in cui avevo sperato calpestato dal senso di onnipotenza di qualcuno che crede di poter muovere, come un burattinaio, i fili delle vite altrui come più gli garba.
Apro gli occhi per un attimo, perché sento la porta della mia stanza aprirsi all'improvviso.
"Ora basta. Alzi quel culo da lì ed esci con me!" Dice Lisa, con le mani sui fianchi e i capelli scompigliati.
"Lisa, per favore!" Supplico, nascondendo il mio volto sotto la coperta.
"Guarda che non sto scherzando! Conto fino a tre e se al tre non ti alzi ti faccio alzare io!"
La sua voce mi da' fastidio e, come un flash, mi torna in mente quando Harry scherzava con me e Niall commentando quanto la voce di Lisa fosse insopportabile di prima mattina.
Ed inizio di nuovo a piangere.
Un pianto silenzioso, spezzato, che mi viene dal più profondo dell'anima.
Continuo a nascondere il mio viso, ma posso sentire Lisa avvicinarsi al mio letto e, un attimo dopo, sedersi vicino a me.
Tira giù la coperta per accarezzarmi i capelli con una mano mentre, con l'altra, afferra saldamente la mia.
"Amy, scusami se sono stata scorbutica, ma odio sapere che stai così male!"
Non dico niente.
Il silenzio è riempito solo dai miei singhiozzi sofferti.
"Non puoi chiuderti in una stanza per il resto dei tuoi giorni, OK? Devi reagire, cazzo. Me lo hai insegnato tu."
Mi ricordo quando, il giorno prima del funerale di sua nonna, ero entrata in camera di Lisa obbligandola ad andare a fare due passi intorno all'isolato.
Ma si e' tanto bravi a reagire e a parlare, quando le cose non capitano sulla propria pelle.
"Vorrei morire, per non pensarci più!" Esclamo con un sospiro.
"Non dirlo nemmeno per scherzo, Amy! Nemmeno per scherzo."
Il tono della sua voce rimane calmo, sebbene si sia alzato di un paio di tonalità, e ciò provoca in me una vergogna tale che vorrei chiederle scusa per averla fatta involontariamente testimone della più grande stupidata che potesse mai uscire dalla mia bocca.

Mi asciugo gli occhi con il dorso della mano e guardando fuori dalla finestra vedo un cielo azzurrissimo, senza nemmeno una nuvola.

"Dai, Amy. Andiamo solo a fare un giro qui intorno, poi torniamo a casa, te lo giuro!"

Io continuo a guardare il cielo, senza risponderle.

Non ho voglia di dire niente, nè di fare niente.

L'unica cosa che desidererei in questo momento è che Harry tornasse a casa e mi dicesse che era tutto uno scherzo.

Richiudo gli occhi e Lisa capisce che non è il momento per me per far finta che non sia successo nulla.

Non ho voglia di lavarmi, di vestirmi, di uscire nè di vedere il mondo intorno a noi.

Il mio mondo era Harry, ed ora sta crollando insieme a me.

Non ho mai ritenuto possibile che potessero esistere, nell'universo, dei buchi neri, regioni dello spaziotemporale così forti ed intensi che risucchiano tutto ciò che gli passa accanto.

Quando il professore di astronomia ha fatto una intera lezione a proposito, credevo che una cosa del genere non potesse mai accadere, nemmeno in un luogo lontano migliaia di anni luce da me.

Ora, in quel buco nero di cui ho sentito tanto parlare, ci sono completamente dentro, e non ho la forza di liberarmi.

Harry appare davanti a me continuamente, ma la sua immagine svanisce subito dopo.

Harry.

Sparisce.

Harry.

Sparisce.

Lisa si alza dal mio letto e si avvia verso la sala.

"Qualsiasi cosa tu abbia bisogno, mi trovi di là tesoro!" mi dice con un filo di voce, mentre si accinge ad uscire dalla mia stanza.

Sospiro.

E piango.

L'unica cosa che vorrei è Harry.

Ma nessuno potrà restituirmelo.

La luce mi dà fastidio e decido di alzarmi con gli occhi pieni di lacrime.

Chiudo la tapparella e, quando la stanza torna buia mi sento leggermente sollevata.

Ma, appena ritorno a sdraiarmi sul mio letto, il sollievo cede il posto al ricordo.

Niente, nella vita, mi aveva mai dato ciò che mi ha donato lui.

Le sue labbra...

I suoi occhi...

I suoi sorrisi...

Le sue lacrime...

Tutto quello che fa parte di lui mi tormenta come se avessi una lama conficcata nella parte più profonda del mio cuore.Harry è lontano da me, ma vorrei cancellare tutto ciò che è successo in questo periodo così fottutamente difficile, per ritornare ai momenti in cui era al mio fianco.

E più io cerco di tenerlo lontano da me, più sento che ho bisogno di lui come si ha bisogno dell'ossigeno.

Lui non lo sa.

Probabilmente non lo saprà mai.

Ma ripenso spesso a quando, dopo aver fatto l'amore, mi disse "Harry Styles sarà sempre vicino a te!"

Ed è proprio nei momenti come questo, in cui sono sola in una stanza buia, con l'oscurità intorno a me, che rimpiango di averlo conosciuto e di essermi abbandonata totalmente a lui.

Rimpiango, però, anche il fatto di averlo lasciato andare via da me, senza essere stata capace di correre più velocemente della sua maledetta auto.

Rimpiango di non aver fatto abbastanza.

Non sono stata capace di tenerlo con me.

Ed è questa la cosa che più mi tormenta.

Avevo ancora troppe cose da dirgli, troppe cose da dimostrargli.

Ed io mi sento impotente davanti a tutto questo dolore che pervade ogni parte di me.


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infinity di Matilde Styles <3




Senza Di Te- Non Posso Stare , sequel di &quot;senza di te-harry Styles&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora