-Emily.
*Che bella sensazione, mi era mancata.*
Oggi la giornata è cominciata bene. A scuola è stato tutto abbastanza tranquillo e al mio rientro mi sono ritrovata la casa tutta per me. Kathrin e papà sono usciti per fare delle commissioni e Alex non saprei.Dopo ieri sera non abbiamo più parlato ma ci siamo scambiati solo qualche occhiata. Mi hanno colpito molto le sue parole. Sarà anche un ragazzino arrogante, ma in fin dei conti ha un cuore anche lui e l'ho apprezzato per aver cercato di capirmi, non è da tutti.
Ad un tratto suona il campanello e mi affretto ad aprire, sperando che sia Mattia.
<Ah, sei tu.> dico delusa.
<So che non ti piace vedermi, ma neanch'io sono tanto felice di ritrovarti sempre in mezzo ai piedi.> ecco che ci risiamo, adesso inizio a dubitare se quello di ieri sera fosse davvero lui o no.
Entra a casa e getta il suo giubbotto sul divano, mentre io mi affretto a chiudere la porta, oggi è una giornata molto fredda.
Nota il mio borsone ai piedi della poltrona, accanto al divano, e mi rivolge un'occhiata.
<Stai cercando di scappare?> chiede divertito.
<No, ma vorrei farlo.> rispondo secca.
<Peccato, lo speravo così tanto.> si mette a ridere e per la prima volta noto il suo sorriso. La sua risata è così tranquilla, sembra così in pace con sé stesso. Lo invidio per la sua tranquillità, per il suo controllo.
<Scherzo Emily, mi sto quasi abituando alla tua esistenza nella mia vita, anche se mi dai sui nervi quasi ogni volta che apri bocca.>
<Dopo solo tre giorni?> incrocio le braccia e lo guardo con sufficienza.
<Che vuoi che ti dica? Sono uno che si abitua in fretta alle situazioni scomode.> non dico nulla ma rimango a guardarlo, per la prima volta non mi sento infastidita dai suoi atteggiamenti, anzi mi viene quasi da ridere.
<Comunque, dove vai con quel borsone?> chiede ritornando serio.
<Sto uscendo, vado in palestra con Mattia.> mento.
<Allora penso che i fidanzatini rimarranno soli.> lo guardo confusa per quello che ha appena detto. <Esco anch'io stasera.> dice ovvio.
In quel momento sento il rombo del motore di Mattia, così mi affretto a mettere il giubbotto. <Capisco.> prendo il borsone e mi avvicino alla porta. <Buona serata allora.>
Mi guarda in modo pacato. <Anche a te.> gli rivolgo un sorriso forzato ed esco definitivamente da quella casa.
Saluto Mattia e subito dopo partiamo verso la nostra destinazione. Dopo quattro ore passate al bar, il parco di fronte a casa sua e un'ottima cena da lui, si sono fatte le nove di sera. Ci sbrighiamo per andare alla pista e dopo mezzora, finalmente, arriviamo a destinazione. Entriamo e Mattia mi tiene per mano mentre si avvicina ai nostri amici.
<Emily!> sorride Benjamin appena mi vede. Siamo sempre stati ottimi amici.
<Ciao bambolina.> mi salutano in coro Jeorge e Diego. <Ciao ragazzi.> li saluto avvolgendo entrambi in un abbraccio.
<Quanto tempo, ma dov'eri finita, eh bambolina?> mi chiede Benjamin, stringendomi forte, anche lui. <Ho avuto da fare, ma adesso eccomi qui.> gli rivolgo un sorriso facendo un giro su me stessa.
Era già un anno che non venivo più qui.
<Tutto bene?> mi chiede Diego.
<Si va avanti e tu?> mi prende dai fianchi e mi fa girare per aria. <Adesso che ho rivisto la nostra bambolina, va tutto a meraviglia.> mi solletica i fianchi ed io non posso fare a meno di ridere. I ragazzi mi hanno sempre chiamata così, non ho mai capito il senso, forse perché sono la più piccola del gruppo, oltre ad essere l'unica ragazza.
<Buonasera anche a voi.> li saluta Mattia con fare offeso.
<Non mi sono dimenticato di te, mon amour.> gli corre incontro Jeorge per poi abbracciarlo.
<Meglio, iniziavo a preoccuparmi.> afferma Mattia, dandogli una pacca sulla spalla.
Scoppiamo tutti a ridere ma veniamo interrotti da una voce che proviene da un megafono. <Allora, si corre o no?>
Guardo Benjamin che tiene un casco in mano, per poi guardare tutti gli altri. <Allora femminucce, si corre o no?> chiedo dirigendomi alla staccionata. I ragazzi mi seguono impazienti, così dopo aver indossato le protezioni e aver acceso i motori, partiamo spediti percorrendo più volte tutto il tragitto della pista.
Quanto mi era mancato tutto questo!
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INSEGNAMI A VIVERE
RomanceEmily Jackson, agli occhi della gente, è una normalissima adolescente americana tanto bella quanto fortunata nella vita, ma nessuno sa cosa nasconde. Ricca e potente, dato che suo padre, Dominic, è il proprietario della famosissima Sociaty Web Magaz...