-Alexander.
Sono in cucina con mia madre che mi sta preparando i pancakes.
Dopo l'altro giorno con Emily, non ho piú resistito.
Era anni che non ne mangiavo, dopo che la mia piccolina è andata via, mi sono rifiutato anche solo di assaggiarli.
Non penso ci sia un motivo logico, ma era una tradizione tutta nostra.
Mi ricordano lei e i nostri pomeriggi.
E faceva così male.Mamma e Dominic sono tornati due giorni fa e per quanto ci hanno raccontato, si sono divertiti molto. <Che avete fatto voi in questi giorni?> mi chiede curiosa.
<Nulla di ché, mamma. Siamo stati a casa e qualche volta sono venuti Josh e Cherie.>
<Fra te ed Emily, tutto bene?> si gira a guardarmi ed io scoppio a ridere per la sua espressione.
<Che vuoi dire, mamma?>
<Oh beh, nulla.> guarda altrove.
<Eh no, furbacchiona.> mi avvicino e le faccio il solletico su un fianco. <Questo giochetto funzionava con papà, non con me.>
<Okay, okay basta però.> dice fra una risata e un'altra. <Intendevo solo se siete diventati amici.> mi guarda in modo strano, così mi poggio sul piano cottura vicino a lei. Guardo un punto indeterminato davanti a me, incrociando le braccia al petto.
<Non so cosa siamo di preciso ma non siamo amici, mamma.>
<E cosa siete?> gira un pancake per non farlo bruciare.
<Vorrei saperlo anch'io, ma non penso saremo mai amici.> sbuffo.
<Fidanzati?> sussurra appena.
A quelle parole mi irrigidisco visibilmente e mi volto dandole le spalle.
Non dico nulla per un pó, così è lei a prendere di nuovo la parola.<Alex, guardami.>
Mi giro a guardarla ma il mio corpo non si scompone piú di tanto.
Mi sorride comprensiva. <Tu sei innamorato di lei.> urla tutta felice, come fosse una ragazzina in preda agli ormoni. Sgrano gli occhi e mi allontano dal piano cottura per sedermi in una sedia. Mi gira la testa con tutte queste domande e affermazioni prevenute.<Mamma, ti stai sbagliando, io non..>
<Dici? Io non credo.> non mi lascia finire di parlare.
Vorrei dirle tutto ma non penso sia il momento opportuno. <Alex, l'ho notato da come la guardi e da come la tratti.> insiste.
Continuo a rimanere zitto. Più mi sforzo di parlare più dalla mia bocca non esce nulla.
<Ti stai prendendo cura di lei e inevitabilmente ti stai affezionando.> mi accarezza una spalla. <Penso che abbiate molto da offrirvi.> aggiunge.<Ma mamma, siamo gli opposti in tutto.> dico rassegnato. Rassegnato dal fatto che mia madre sa meglio di me cosa mi succede. Ma forse la mia era solo paura. Paura di ammettere a me stesso la verità. Rassegnato dall'effetto che quella ragazza ha su di me.
<Anche gli opposti sono strettamente legati da una relazione che inevitabilmente li rende dipendenti.> resto stupito da ciò che dice, ma continuo a farmi problemi e sfogarmi con lei. <Non sarebbe neanche una cosa sana da fare. Cosa ne penserebbe Dominic?> per me il suo parere è importante.
<Da quando in qua hai ascoltato il parere della gente? Fin da piccolo hai sempre fatto a modo tuo e come andava bene a te.> ridacchia.
<Ma Dominic non è un signor nessuno. È il padre di Emily, è il tuo compagno.>
<Ma non state commettendo un crimine, Alex. Vi siete solo innamorati.> alza la voce. È tremendamente seria adesso.
<Chi è innamorato?> irrompe Dominic nella stanza. Credo di essere sbiancato, così mi giro dal lato opposto.
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INSEGNAMI A VIVERE
RomanceEmily Jackson, agli occhi della gente, è una normalissima adolescente americana tanto bella quanto fortunata nella vita, ma nessuno sa cosa nasconde. Ricca e potente, dato che suo padre, Dominic, è il proprietario della famosissima Sociaty Web Magaz...