CAPITOLO 18

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-Emily.

Che giornata quella dell'altro ieri!

Sono da Cherie già da due giorni, ho dormito qui. Ho preferito prendermi un po' di tempo per pensare dopo tutto quello che è successo. Ho la mente invasa da immagini, ricordi, sensazioni, non riesco più a pensare lucidamente.

Io e la mia amica siamo in cucina, lei sta preparando dei PopCorn per la stasera. 

Pigiama party tra donne. 

Cherie sta farfugliando delle parole, forse mi sta raccontando cosa le è successo ieri al supermercato ma non riesco a seguirla. Ho un mal di testa atroce, vorrei spegnere il mio cervello. Un po' di pace perfavore! Chiedo solo un po' di pace!

<Emy, Emily.> insiste.

<Cosa c'è?> sbuffo.

<Mi stai ascoltando?!> chiede infastidita.

<No scusa, pensavo ad altro.>

<Se è per il fatto di Alex, penso dovresti parlargli.> si affretta a dire.

<Questo lo sapevo già.>

<Emily...> è in difficoltà nel parlare, balbetta e il suo tono di voce è insicuro. Ho un brutto presentimento. <Per te ha significato qualcosa quel momento?> vorrei non me l'avesse mai chiesto perché non so cosa dirle.

Forse basterà la verità. <Cherie, non so cosa possa aver significato quel bacio per me, ma quello che so per certo è che lo desideravo con tutta me stessa. È come se quel momento fosse stato fatto apposta per noi.>

In soli pochi giorni sono successe così tante cose che mi hanno stravolta, mi hanno cambiata. Lui mi ha cambiata, in meglio. Spero solo che continuerà a farlo. Ne ho bisogno, ho bisogno di abbattere i miei muri.

<Secondo me ti stai innamorando.> dice entusiasta.

<Sei forse impazzita?> le urlo in faccia.

<Da quando lo conosci sei cambiata, Emily. Vivi la vita con più serenità e allegria. Penso che questo ragazzo ti faccia proprio bene, sai?>
<Non posso innamorarmi di lui, Cherie. Non posso e non voglio.>

<Ma Emily..> non la lascio finire di parlare, tanto non mi convincerò mai del contrario. <Non puoi capire, Cherie. Qui non è come le favole che tutto finisce con il lieto fine. Diventeremo una famiglia, non so quando e non so se accadrà per certo, ma mio padre ama sua madre e penso che qualcosa di concreto vogliano pur farlo, no? Non posso permettermi di creare altri problemi fra di loro, perché penso che sia ora che entrambi ricevano la felicità tanto attesa dopo anni di dolore per qualcosa persa per sempre. È il momento della loro di rinascita, non mio e di Alex> china il capo in segno di arresa e non proferisce più parola. Avrà recepito appieno il concetto.

<E poi sai quante ragazze può permettersi Alexander Stewart? Tutte quelle che vuole.> esordisco dal nulla. <Forse è per questo che è così convinto delle sue doti, non ha mai ricevuto un rifiuto questo ragazzo.> sdrammatizzo.

Cherie scoppia a ridere. <Sei sempre tu.> scuote la testa in segno di disapprovazione. Poi si fa seria. <Posso dirti un'ultima cosa?>

<Dimmi.> la osservo attentamente.

<Possibilmente è vero, può avere tante ragazze, quelle forse non gli mancheranno. Ma non saranno mai te. Quando gli ricapita più la mia amica Emily?.> accenna un mezzo sorriso.

Aspetto un po' prima di risponderle, un pò mi ha fatto sorridere ma torno subito seria. <Forse è meglio così, forse sarà una benedizione non avermi al suo fianco.>

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