Emily.<C'è qualcuno?> grido entrando in casa.
Sapevo che al mio rientro papà e Kathrin non ci sarebbero stati, dato che anche loro sono partiti per andare una settimana a Los Angeles.
Tutti che partono ed io sola a casa.
Questa è discriminazione!Pensavo di trovare almeno Alex ma sarà uscito con qualche amico.
Poso la mia borsa sul divano e mi dirigo in cucina per prepararmi qualcosa da mangiare, è ora di cena ed io se non mangio subito, rischio di sbranare la prima cosa che mi capita a tiro e che sia commestibile.
Ad un tratto sento un forte rumore proveniente dal piano di sopra ed emetto un gridolino per lo spavento.
Un ladro? Un impostore? Un maniaco?
Sono terrorizzata al solo pensiero!Prendo una padella dallo stipetto di fianco a me e mi dirigo nel luogo dove proviene il rumore.
È in bagno!
Ma cosa ci può fare un ladro in bagno? Non penso gli interessi rubare delle medicine, delle spazzole o degli assorbenti.
Figuriamoci della carta igienica poi.Mi appoggio alla porta e con una gomitata la spalanco. Faccio irruzione lì dentro puntando la padella di fronte a me, come se fosse una pistola.
La persona di fronte a me alza le mani in segno d'arresa e scoppia a ridere.
<Tu, tu, tu sei un emerito idiota!> sbotto isterica.
Alexander.
<Oh andiamo cosa ho combinato stavolta? E perché hai una padella? E perché me la punti addosso?> chiede divertito.
<Tu mi hai fatto spaventare, scemo!> gli tiro la padella addosso e lui la schiva benissimo.
Maledizione!Esco dal bagno e sbatto la porta.
Non ci posso credere, mi ha fatto prendere un colpo!
Quando sto per scendere in cucina, mi sento afferrare da un polso e la figura di Alex mi si presenta davanti.
<Senti, non so cosa ti è passato per quella tua testolina malata, ma mi dispiace per qualsiasi cosa abbia fatto.> si scusa ridacchiando.
Sta ancora ridendo questo cretino!
<Pensavo fosse un ladro o qualcosa di simile. Ho avuto paura.>
<Oh, la mia piccola bimba era impaurita.> mi da un bacio sulla guancia e stringe la presa sui miei fianchi.
Ho il corpo pieno di brividi e sussulto come se avessi appena preso la scossa.
Continuo ad essere imbronciata, così lui cerca di sdrammatizzare rivolgendomi un sorriso dolce e sereno.
<Guarda il lato positivo, passo da idiota a scemo. Credi che entro stasera posso ricevere un complimento da parte tua?>
Ho così tante cose belle da dirti, Alex..
<No, ma è più probabile che passi ad essere un coglione. Ops, ci sei già.> assumo un espressione da bambina innocente e stavolta sono io a ridere.
STAI LEGGENDO
INSEGNAMI A VIVERE
RomanceEmily Jackson, agli occhi della gente, è una normalissima adolescente americana tanto bella quanto fortunata nella vita, ma nessuno sa cosa nasconde. Ricca e potente, dato che suo padre, Dominic, è il proprietario della famosissima Sociaty Web Magaz...