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Il mattino seguente alle sette mi svegliai al sentire il telefono squillare. Realizzai che dovevo andare a lezione e mi accorsi che non era una chiamata ma bensì la mia sveglia. Mi alzaii e andai a sbattere contro uno scatolone alzai lo sguardo e mi ritrovai davanti Alex indaffarata a disfare tutte le sue valigie e scatole. "Buongiorno!" mi salutò con un sorriso a trentadue denti stampato sulle labbra.

Alex, il cui vero nome era Alexis, era sempre stata bella sin da piccola. Aveva i capelli castani che le arrivavano sotto il seno e dei grandi occhi color verde, il suo viso sembrava quello di una bambola, con quel nasino all'insù e le labbra carnose, per non parlare del fisico, era più alta di me di ben dieci centimetri buoni ed era molto magra.
Insomma,la ragazza perfetta.

"Buongiorno a te" ricambiai con la bocca impastata dal sonno. Quando mi guardai attorno mi accorsi che la maggior parte delle scatole erano vuote.
"A che ora ti sei svegliata?" le domandai un po' stupita -non era mai stata una persona mattiniera. "Beh, credo di essermi svegliata molto presto, perchè quando mi sono alzata stava appena iniziando l'alba", parlava senza nemmeno guardarmi, tutta presa dai suoi vestiti.
"Okay, io vado a farmi una doccia, torno subito" presi l'intimo per cambiarmi ed entrai in bagno. Era ancora estate e il caldo non sembrava intenzionato a diminuire, perciò decisi di farmi una doccia fredda così da potermi rinfrescare.

Quando uscii dal bagno Alex se n'era andata e la stanza era pulita ed ordinata come non l'avevo ancora vista, andai all'armadio e optai per dei vestiti semplici, un paio di jeans chiari e un top rosa con delle ballerine nere per stare comoda. Dopo essermi vestita mi asciugai i capelli, presi la borsa, ci misi i libri per le lezioni della mattinata ed uscii.

Nel momento in cui girai la chiave per chiudere la stanza sospirai ed i ricordi tornarono alla mia mente nitidi come se fosse appena successo tutto.
Ogni tanto mi succedeva e sembrava davvero reale.

Mi girai di scatto e mi scontrai contro qualcosa. Anzi, qualcuno.
Alzai gli occhi al cielo quando notai tutti i miei libri per terra, così mi chinai a raccattarli e quando mi alzai di nuovo la persona con cui avevo scontrato era ancora davanti a me.

"Qualche problema?" domandai torva. Sorrise e scosse la testa.
Allora levati,grazie!
"Bene, puoi spostarti? Dovrei andarmene" continuai a guardarlo male dato che non sembrava avere intensione di andarsene.
"Ehi Tyler, muoviti!" urlò un ragazzo verso questo con me. Notai che il ragazzo che lo aveva chiamato si fermò qualche secondo a fissarmi, ma distolse subito lo sguardo.

Questi si girò di scatto verso chi l'aveva chiamato e si voltò di nuovo verso di me, ma io me ne ero andata. Sentii borbottare qualcosa ma non ci feci caso.

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