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Arrivai all'ultima lezione con un anticipo di quindici minuti, così presi il libro che stavo leggendo da qualche giorno e ripresi la storia da dove mi ero fermata.

"Vanity Fair? Il classico anticonformista eh" una voce maschile e familiare si sedette accanto a me, alzai gli occhi dal libro e accanto a me trovai l'unico ragazzo che volevo vedere da quando ero arrivata al campus.
"Clay! Finalmente!" gli saltai al collo e lo strinsi fino a togliergli il respiro -me ne accorsi perchè appena mi staccai iniziò a tossire.

"Ops, scusa" dissi dispiaciuta, "Fa niente Lia, mi eri mancata. Come stai?" mi chiese prendendo il libro per la lezione. "Adesso meglio, tu?", "Alla grande, questa è l'ultima che ho, dopodichè ho il pomeriggio libero. Ti va di passarlo col tuo fratello preferito?" chiese ammiccando, neanche stesse cercando di conquistarmi. "Nonchè l'unico" precisai io, ridendo " e si, mi va eccome, sono tre mesi che non ci vediamo!".

Clay ed io siamo gemelli, anche se le uniche cose che abbiamo in comune sono la data di nascita, la famiglia, i lineamenti del viso e il colore degli occhi e dei capelli. Abbiamo i capelli castano scuro con riflessi biondi e gli occhi grandi quasi neri, Clay a differenza mia è molto alto, circa un metro e novanta, ha un fisico scolpito e muscoli asciutti. Le sue labbra carnose penso abbiano assaporato più ragazze di quante ne possa aver conosciute davvero, questo perchè è sempre stato il playboy della scuola che frequentavamo.

Io al suo contrario sono una ragazza non molto alta, sono abbastanza magra, ma non come quelle modelle che si vedono nei giornali per ragazze, ho i capelli che arrivono poco sopra il seno, le labbra grandi e carnose, gli occhi grandi come quelli di Clay. I ragazzi ci provano con me e dicono io sia carina ma dubito che facciano sul serio, credo che molti di quelli che sono usciti con me lo abbiano fatto per far colpo poi su Alex.

"Bene allora ti porto al Daco's a mangiare qualcosa, poi ti porto a vedere il mio appartamento che divido con Dave e poi ti riaccompagno al campus, ci stai?" propose con un sorriso smagliante.
"D'accordo ma non mi fermo molto da te, perchè devo finire di studiare per domani" bisbigliai mentre il professore entrava in aula, "Solita secchiona" disse facendomi l'occhiolino.

La lezione andò bene, più tranquilla di quanto credessi, pensandoci bene era anche la prima del semestre quindi non mi stupii più di tanto.
Uscii dall'aula accompagnata da Clay diretti alla sua auto. Ero felicissima di passare la giornata con mio fratello.

Ad un certo punto mi sentii prendere per il braccio e quando mi voltai mi ritrovai di nuovo davanti lo stesso ragazzo di stamattina. Com'era che si chiamava? Trevor? Tison?
"Ciao, che vuoi?" chiesi, incrociando le braccia sotto il seno con un'aria scocciata. Lui guardò me, poi guardò Clay, poi tornò di nuovo su di me.
In quel momento mi accorsi che non era da solo, ma con lo stesso ragazzo che lo aveva chiamato e mi aveva dato modo di sfuggire.

"È il tuo fidanzato?" disse indicando Clay, scossi la testa. "Amico?" ritentò, ma non ebbi il momento di rispondere che Clay lo fece al posto mio. "Sono suo fratello gemello, hai per caso qualche problema con Lia?" disse guardandolo storto. Lo guardai soddisfatta e notai la stessa espressione sul volto del ragazzo accanto a lui.

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